“Licenziare gli statali? Botta e risposta tra Confindustria e FLP!

Notiziario FLP n. 1 del 03.01.2012

Marco Carlomagno

Giampaolo Galli, direttore generale di Confindustria, ospite di La 7, rispondendo oggi alla domanda di un giornalista sulla possibilità di licenziare i lavoratori pubblici per ridurre la spesa, ha dichiarato: “A un certo punto dovremmo porci anche questa prospettiva qui, come hanno fatto in Grecia”.

Ogni tanto Confindustria mostra la propria faccia oscura, quella più retriva, conservatrice e miope, da padroni delle ferriere. È già successo a maggio scorso quando l’assise di Confindustria, riunita a Bergamo, tributò un lungo applauso all’Amministratore Delegato della Thyssen condannato a 16 anni in primo grado per il rogo della fabbrica torinese costato la vita a sette lavoratori; si è ripetuto nell’appoggio totale al metodo Marchionne – condiviso con CISL e UIL e UGL – con il quale si sta tentando di riportare indietro di 50 anni le lancette della storia dei diritti dei lavoratori.

Sarebbe inutile ricordare a Galli che una pubblica amministrazione che funziona è volàno di sviluppo per tutto il paese, che per spesa e numero di lavoratori la pubblica amministrazione italiana è in linea con il resto dei paesi europei, che negli ultimi anni ha dovuto sopportare tagli in settori strategici come scuola, università e ricerca e che i lavoratori pubblici hanno già subito decurtazioni di salario per il blocco, operante già da due anni, degli stipendi mentre l’inflazione galoppa verso il 3,5 per cento annuo.

La posizione di Galli è infatti ideologica, come quella di Sacconi e Brunetta, che hanno tentato di distruggere la pubblica amministrazione nei tre anni di governo Berlusconi.

Preferiamo invece rispondere a Galli con le parole di Pietro Micheli, già commissario della Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) dimessosi un anno fa in polemica con il ministro Brunetta: La modernizzazione della pubblica amministrazione è una questione cruciale, non solo perché ce lo chiede l’Unione Europea, ma anche perché servizi pubblici efficienti e di qualità possono costituire un’importante risorsa per cittadini e imprese…… Uno degli errori principali del ministro uscente è stato quello di aver fondato la sua riforma sull’attacco ai dipendenti pubblici, additati come scansafatiche e buoni a nulla. In nessuna organizzazione, pubblica o privata, si sono mai visti miglioramenti sostanziali e nel lungo termine, attraverso la denigrazione della risorsa principale di cui si dispone. Speriamo che il nuovo Governo punti su innovazione, sperimentazione e valorizzazione di conoscenze”

Sull’argomento è intervenuto Marco Carlomagno, Segretario Generale della FLP: “La pubblica amministrazione è una risorsa per il Paese e se si investe su di essa i ritorni ci sono, soprattutto per le imprese che Confindustria rappresenta.

Se il dott. Galli vuole ridurre o rimodulare la spesa pubblica – ha continuato Carlomagno – proponiamo di iniziare dai 40 miliardi di euro a fondo perduto che ogni anno gravano sul bilancio dello Stato per aiuti a imprese che spesso non li meritano. Da tempo abbiamo proposto di aiutare solo le imprese che investono in ricerca e sviluppo e che nel tempo siano quindi in grado di competere sul mercato. Confindustria farebbe meglio a occuparsi delle piccole e piccolissime imprese – che ha invece abbandonato – che devono oggi fronteggiare il credit crunch.

Comunque – ha concluso il Segretario generale della FLP – chiederemo al nuovo Ministro Patroni Griffi, nell’incontro già fissato per il prossimo 13 gennaio, di esprimersi sul futuro della pubblica amministrazione. Noi vogliamo far ripartire i contratti e combattere gli sprechi e tra questi non ci sono certamente le spese per il personale”.

 

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