Primo e positivo confronto del Capo di SME gen. Claudio Graziano con le OO.SS. nazionali

Il Capo di SME, gen. Claudio Graziano

Il Capo di SME, gen. Claudio Graziano

Notiziario n. 55 del 10 maggio 2013 –

Nella mattinata di oggi, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, gen. Claudio Graziano,  ha incontrato le OO.SS. nazionali.  Si è trattato del primo confronto con il Capo di SME,  davvero proficuo e cordiale, che è servito a un primo giro d’orizzonte sulle principali questioni sul tappeto che interessano il personale civile.

Il confronto è stato avviato dall’intervento introduttivo del gen. Graziano che ha ricordato il momento difficile che il Paese sta attualmente attraversando, nel cui contesto si iscrive anche la riforma dello strumento militare, finalizzata a migliorarne l’assetto complessivo in termini qualitativi e ad adeguarlo agli intervenuti mutamenti geostrategici.  Ha ricordato i tagli di personale da qui al 2024 (-33.000 militari e -10.000 civili) e  l’impegnativo riordino strutturale (-30% minimo in sei anni), con le accelerazioni impresse dalla “spending review”.  Una profonda riforma del suo assetto operativo, dunque, è quella che attende nei prossimi anni la F.A. , rispetto alla quale il Capo di SME ha segnalato la necessità di una piena valorizzazione delle professionalità civili e di un rapporto di collaborazione  con le Parti sociali. E’ poi seguito il consueto giro di interventi di tutte le OO.SS. presenti al tavolo, che sono apparsi abbastanza convergenti tra di loro.

Nel proprio intervento, la FLP DIFESA ha riproposto gli stessi argomenti già posti all’attenzione degli altri Vertici militari. La prima questione, la più importante, riguarda l’imminente riordino delle FF.AA. in attuazione della legge delega voluta dall’ex Ministro Di Paola,  con il connesso rosario di provvedimenti che troveranno posto nei Decreti delegati di prossima adozione. L’Esercito sarà, di gran lunga, la F.A. maggiormente interessata, e anche, per questo,  abbiamo segnalato anche al gen. Graziano la necessità di un coinvolgimento a monte e non a valle delle scelte connesse ai provvedimenti di riordino. Immaginare di procedere prescindendo da questo aspetto,  significa a nostro avviso muovere con il piede sbagliato, convinti come siamo che riforme di tale portata viaggino molto meglio attraverso la ricerca di “soluzioni condivise”  e inclusive, piuttosto che attraverso soluzioni imposte, percorsi autoritativi  ed esibizioni  muscolari, che a volte  sembrano orientare l’azione di qualche nostro Dirigente. Recenti accadimenti, su cui abbiamo richiamato l’attenzione del tavolo, ci convincono che esiste oggi un rischio di questa natura, il che preoccupa.  Analogamente, abbiamo  sollecitato un coinvolgimento delle OO.SS.  anche per quanto attiene la imminente rivisitazione delle dotazioni organiche, con la connessa rideterminazione degli assetti organizzativi degli Enti e degli incarichi: trattasi di una partita decisiva, le cui scelte avranno riflessi importanti su più versanti (FUA/FUS; progressioni; mobilità; reimpieghi), sui quali ultimi abbiamo richiamato la necessità di una puntuale osservanza delle procedure del CCNI.

Abbiamo infine sollecitato l’attenzione del Capo di SME sul problema relativo al progressivo invecchiamento delle professionalità civili (l’età media è vicina ai 56 anni!), questione particolarmente importante per i Poli, e per questo abbiamo segnalato la questione relativa all’assunzione dei vincitori di concorso nei termini già posti all’attenzione del Capo SMD (vds. Notiziario 53).

Il Capo di SME ha preso atto degli argomenti sollevati, riservandosi su alcuni di essi un successivo approfondimento, in particolare sulle problematiche dei Poli, il cui potenziamento, ha detto  il gen. Graziano,  rappresenta comunque per la F.A. una priorità rispetto a tante altre (anche agli stessi F35).  Infine, il Capo SME si è detto  disponibile ad ulteriori confronti e ha ribadito l’intenzione di coinvolgere le OO.SS. nei processi di riordino, confermando comunque il progetto di accorpamento delle aree territoriale e infrastr.

Il confronto di oggi chiude il ciclo di incontri con i Vertici militari, che ha certamente rappresentato un fatto nuovo e positivo nelle relazioni sindacali nazionali, e che ci auguriamo abbia un seguito in futuro.

 Di seguito, pubblichiamo come allegato  la “Direttiva tecnica” emanata da  SME sulla formazione del personale civile  dell’anno 2013.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Direttiva tecnica dello SME per la formazione del personale civile – anno 2013

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