Riunione con la sen. Pinotti su mobilità interna e reimpieghi. Restano i nodi politici

Notiziario n. 4 del 20 gennaio 2014 –

Il Sottosegretario Roberta Pinotti

Il Sottosegretario sen. Roberta Pinotti

Dopo il positivo confronto durato molti mesi sui contenuti dei decreti attuativi della delega per la riduzione dello strumento militare, si è tenuto in data odierna il primo confronto con l’Amministrazione Difesa in materia di mobilità. Un confronto che molto opportunamente è stato presieduto dal Sottosegretario, sen. Roberta Pinotti, a dimostrazione che esistono nodi politici che vanno prioritariamente affrontati e risolti, cosa della quale la sen. Pinotti si è peraltro detta ben consapevole.

In previsione di questa riunione,  il Gabinetto ha inviato alle OO.SS. due documenti con le proposte dell’Amministrazione,  il primo sulla procedura di  mobilità interna a domanda e il secondo sulla procedura di reimpiego del personale in conseguenza dell’attuazione di provvedimenti di riordino degli Enti (soppressioni e riorganizzazioni), documenti che sono stati in avvio sinteticamente illustrati alle OO.SS. dal Vice Capo di Gabinetto e che sono pubblicati su questa stessa pagina.  E’ poi iniziato il consueto giro di tavolo.

La nostra O.S. ha ricordato innanzitutto che il confronto odierno seguiva quello avviato nella seconda metà del 2012 e arenatosi già alla terza riunione di fronte al nodo, tutto politico e allora non sciolto, sui pareri degli Organi Programmatori (O.P.)  sulla mobilità interna (vds. Notiziari nn. 110, 120 e 137/2012).  Un nodo che,  a leggere la proposta attuale,  si ripropone anche oggi, in modo addirittura più accentuato, atteso che viene previsto il “parere vincolante d’impiego in relazione alle esigenze funzionali di F.A. nel profilo professionale”.  E peraltro senza che vengano esplicitati nel documento attraverso quali vie e quali strumenti, oggettivi e trasparenti, verrebbero rilevate le “esigenze funzionali”, in mancanza dei quali rimarrebbe  solo la discrezionalità dell’ O.P., che abbiamo sperimentato in questi anni. Quale è stata allora la nostra richiesta?  Che l’A.D. si doti di regole precise e trasparenti, come avviene in tutte le altre Amministrazioni,  che passino attraverso quattro fasi precise(ricognizione delle posizioni e delle sedi da ripianare;  presentazione delle istanze da parte dei lavoratori interessati;  graduatorie formate sulla base di criteri convenuti con le OO.SS.; sanzione dei trasferimenti). Una procedura, questa,  senza alcun elemento di discrezionalità e dunque senza alcun parere degli O.P., cosa che peraltro recupererebbe Persociv al ruolo di soggetto pienamente gestore della mobilità, come peraltro avviene per le DD.GG. delle altre AA.PP., abbandonando quel ruolo impropriamente “notarile” che oggi riveste.

Sulla seconda partita,  quella relativa alla mobilità collettiva (c.d. reimpieghi post provvedimenti di riordino), la proposta venuta dall’A.D. pone problemi ancor più stringenti, che toccano il ruolo attribuito alle Parti Sociali.  Prassi ultraventennali e norme del CCN Integrativo Difesa assegnavano sinora al Sindacato un ruolo fondamentale di interlocuzione, sia sul piano nazionale che su quello locale, che era chiamato a definire insieme all’O.P. il piano definitivo di reimpiego. Un ruolo sostanzialmente confermato anche nella proposta 2011 dell’AD (si veda il documento pubblicato sul nostro sito), ma che invece  nella proposta attuale viene annullato in quanto manca qualsiasi richiamo alla contrattazione decentrata e le fattispecie di relazioni sindacali richiamate  sono “esame congiunto” a livello locale e “partecipazione” dei piani di reimpiego a livello nazionale, in una parola la cancellazione di fatto della contrattazione. Non si comprende, ha poi proseguito la nostra sigla, da cosa origini questo giro di valzer, atteso che in questi venti anni non ci sono stati problemi e che il quadro normativo non si è modificato dal 2012 a oggi. Qui, il nodo politico è ancora più marcato, perché riguarda il ruolo di interlocuzione effettiva delle Parti Sociali, ed è un nodo che, per noi,  va sciolto prima di ogni discussione su criteri, fattispecie e numeri.  Altra nostra annotazione ha riguardato il ruolo preponderante assegnato a SMD, che limita quello degli OO.PP.

In replica, la sen. Pinotti ha detto di aver ben compreso i problemi posti, sui quali, dopo i dovuti approfondimenti, fornirà le risposte richieste nel corso della prossima riunione (entro 2/3 settimane).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Proposta A.D. 2014 – mobilità interna volontaria

Allegato 2: Proposta A.D. 2014 – mobilità collettiva reimpieghi

Allegato 3: Proposta AD 01.04.2011 su mobilità del personale civile