Dismissioni immobili. Protocolli del 7 agosto con i Comuni di Roma, Milano e Torino

Notiziario n. 88 del 19 agosto 2014 –

Il Ministro Pinotti con i tre Sindaci dopo la firma

Il Ministro Pinotti con i tre Sindaci dopo la firma

I media hanno dato molto rilievo nei giorni scorsi ad una importante operazione di dismissione del patrimonio immobiliare del MD, che rappresenta la più grande dismissione immobiliare fatta in Europa.

In data 7 agosto u.s., infatti, il Ministro Pinotti ha firmato tre “protocolli d’intesa” con il D.G. dell’Agenzia del Demanio Stefano Scalera e con i Sindaci dei Comuni di Milano Pisapia, di Roma Marino e di Torino Fassino (vds la registrazione dell’evento su questa stessa pagina) , con i quali il MD dismette in totale 13 complessi immobiliari per un milione di metri quadrati complessivi, con il dichiarato obiettivo di ridurre le spese, contribuire ad abbattere il debito pubblico, far crescere l’occupazione, ridurre i fitti passivi e, infine, valorizzare e riqualificare “pezzi” importanti delle tre Città. Proprio per questo, il compito dei Comuni, da portare a termine entro 12 mesi, sarà quello di riconvertirli ad usi civili, attribuendo agli immobili una destinazione urbanistica sostenibile, promuovendo accordi di programma per la variazione degli strumenti di programmazione urbanistica per inserirli nella pianificazione cittadina, a premessa dell’immissione dei predetti beni sul mercato.

I tre protocolli del 7 agosto costituiscono la seconda tappa di una complessa operazione di dismissione di immobili ritenuti non più utili alla Difesa, che ha avuto la sua prima tappa nel “protocollo” del 17.04.2014 sottoscritto con il Comune di Firenze, di cui abbiamo riferito nel Notiziario n. 43/2014.

Ad essere interessate sono questa volta le città di:

-ROMA: trattasi di sei stabilimenti militari, per un totale di circa 334mila mq -di cui 65.600 edificati- e per una volumetria totale di 347mila metri cubi, e comprende: Forte Boccea e l’area libera adiacente in via Boccea 251, destinata a nuova sede del mercato di via Urban II; la caserma Ulivelli in via Trionfale 7400, destinata a nuova sede del Municipio XIV; la caserma Ruffo in via Tiburtina 780; la caserma Donato in via del Trullo 533; la Direzione Magazzini di via del Porto Fluviale e, infine, la sede dello stabilimento POLMANTEO di viale Angelico 19, che dovrebbe diventare una grande area di parcheggio.

-MILANO: tre gli spazi che passeranno, via Agenzia del Demanio, dal MD alla città: Piazza delle Armi in via delle FF.AA. (328mila mq di superficie) con probabile destinazione a parco; i Magazzini di Baggio in via Olivieri (58mila mq) e la caserma Mameli in via Suzzani (117mila mq), per un complessivo di 48.300 di superficie edificata, che il Comune vuole destinare a edilizia convenzionata e ad attività socio-culturali;

-TORINO: le caserme interessate sono la “Cesare Saluzzo” di via Valdocco 7, la “La Marmora” di via Asti 22, la “De Sonnaz” posta nella stessa via e il “Magazzino” di viale Bologna 190 (in totale, 74.000 mq, con 34.000 di superficie edificata) che, ha detto il Sindaco Fassino, “si prestano a finalità plurime: residenze universitarie, accorpamento di funzioni, attività culturali e sociali, housing sociale».

Occorre al contempo segnalare che è stata pure firmata una “lettera d’intenti” con l’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia) per condividere la stesura, entro il 15 settembre, di una norma di semplificazione in materia urbanistica “che faccia perno su concetti di premialità e tempi certi”. A tal proposito, il Presidente dell’ANCI Fassino ha detto che “nelle città si creeranno dei gruppi di lavoro per definire, entro un anno, le destinazioni degli strumenti urbanistici” ed ha anche osservato che “le dimensioni e l’ubicazione delle caserme consente di mobilitare capitali pubblici e privati, per costruire partnership essenziali in questo momento di crisi economica”. Va ricordato che il MD ha costituito una task force con a capo il gen. Caporotundo (contatti attualmente in corso con i Comuni di Bari e Piacenza).

La FLP DIFESA condivide e apprezza lo sforzo che il MD sta facendo, forse per la prima volta in modo serio, in materia di dismissioni. Ritiene però che questo sforzo dovrebbe essere accompagnato anche da una puntuale informazione ai lavoratori che vivono e operano in quelle strutture oggetto di dismissione. E’ il motivo per il quale abbiamo inviato al Sottosegretario Rossi la nota che pubblichiamo in questa stessa pagina.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato  1:  19.08.2014 – Lettera di FLP DIFESA al Sottosegretario Rossi

Allegato 2:   la registrazione dell’ evento