SMD. Messaggio su conflitto interessi e proroga gruppo di lavoro su funzioni SMD e SGD

Notiziario n. 92 del 4 settembre 2014 –

untitledIn data 29.01.2014, sono stati approvati dall’allora Ministro Mauro  il “Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013– 2016”  e il “Codice di comportamento dei dipendenti del Ministero della Difesa” (che ripubblichiamo entrambi su questa stessa pagina), in ottemperanza alle disposizioni di cui alla Legge 6.11.2012, n .190  e con l’obiettivo  quelli di “assicurare la prevenzione di fenomeni di corruzione”.

Ciò premesso,informiamo che in data 5 agosto u.s. è stato trasmesso da SMD  il “messaggio del referente per la prevenzione della corruzione e la trasparenza area s.m.d. – comunicato n° 1/2014” , che riportiamo in forma integrale per l’ opportuna conoscenza dei lavoratori degli Enti dell’area operativa:  

 “ Dal 2014 sono in vigore il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.C.P.) ed il Codice di Comportamento del Ministero della Difesa, che costituisce parte integrante del suddetto P.T.C.P. Tale codice ha lo scopo di integrare e di specificare le disposizioni contenute nel Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici, i cui principi, unitamente alle norme di disciplina militare, hanno valore anche per il personale militare (D.P.R. n. 62/2013).Tra le norme di comportamento, contenute in tali documenti, risulta di assoluta rilevanza quella riguardante l’obbligo di astensione del dipendente in caso di conflitti di interesse. In ossequio ai principi d’imparzialità e d’indipendenza di giudizio, ogni responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale debbono astenersi in caso di conflitto di interessi pubblici con interessi personali o privati. Tale obbligo intende prevenire il pericolo che l’Amministrazione assuma decisioni che possano essere influenzate, durante l’iter di formazione della volontà, da dipendenti che si trovino in situazioni di conflitto di interessi. Il conflitto di interessi si concretizza in una circostanza in cui un interesse privato o personale interferisce (conflitto reale) o potrebbe tendenzialmente interferire (conflitto potenziale) con la capacità del dipendente militare o civile di agire in conformità ai suoi doveri e responsabilità ostacolando il corretto perseguimento dell’interesse pubblico. Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura, anche non patrimoniali, come quelli derivanti dall’intento di voler assecondare pressioni politiche, sindacali, di superiori o di terzi. Il soggetto si deve astenere dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale, ovvero di soggetti od organizzazioni con cui egli o il coniuge abbia causa pendente o grave inimicizia o rapporti di credito o debito significativi, ovvero di soggetti od organizzazioni di cui sia tutore, curatore, procuratore o agente, ovvero di enti, associazioni anche non riconosciute, comitati, società o stabilimenti di cui sia amministratore o gerente o dirigente. L’interessato deve astenersi in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza. In tali casi, il dipendente ha l’obbligo di segnalare, con immediatezza, al proprio superiore gerarchico, ogni situazione di conflitto reale o potenziale. Sull’astensione decide il responsabile dell’ufficio di appartenenza.  F.to il Referente per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza- Gen. F. Marsiglia “

 Con l’occasione, informiamo i colleghi che con nota n. 0096006 04-08-2014 (che pubblichiamo su questa stessa pagina) a firma dello stesso gen. F. Marsiglia in questo caso in veste di Capo del 1° Rep. SMD,  è stata  procrastinata dal 30 settembre 2014  al 30 giugno 2015  la data del mandato del  “Gruppo di Progetto  per lo studio di una diversa ripartizione delle funzioni, tra area T/A e T/O, attinenti alla gestione del personale”,  che peraltro avrà un nuovo Presidente nella persona dell’Amm. Sq. Marzano Donato.

Come interpretare questo differimento di data?  Sulla importantissima questione,  legata in ogni caso al redigendo “Regolamento”  ex art. 1 del  D. Lgs. n. 7/2014  e  i cui obiettivi ed effetti in negativo la nostra O.S. ha avuto modo di denunciare  da tempo e a più riprese, avremo modo di ritornare presto.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: SMD – atto di proroga Gruppo di progetto

Alleagto 2: Piano triennale prevenzione corruzione 2013-2016

Allegato 3: Codice di comportamento dei dipendenti del Ministero della Difesa

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