Fatto l’accordo nazionale per la distribuzione delle risorse variabili del Fondo Unico di Amministrazione dell’anno 2014

Notiziario n. 30 del 17 marzo 2015 –

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgAvviata e già conclusa in data odierna la trattativa nazionale per la distribuzione delle c.d. “risorse variabili” del Fondo Unico di Amministrazione derivanti dalla legge di assestamento del bilancio, anno 2014.

Si è trattato di una “prima volta” in senso assoluto, atteso che fino all’anno scorso gli accordi FUA prevedevano l’automatica destinazione al FUS delle risorse variabili, e quindi non erano soggette a nuova trattativa.  La “novità”, se così possiamo dire, è venuta dagli Organi certificatori (FP e MEF) che, come oramai abbondantemente sperimentato, non peccano certo di fantasia dal momento che ogni anno ne inventano una.  E infatti,  in sede di rilievi all’ipotesi di accordo FUA 2013 (si veda il Notiziario n. 8 del 30.01.2014) hanno per la prima volta affermato che, nel caso di disponibilità di risorse variabili in più rispetto all’ipotesi di accordo, le Parti avrebbero dovuto sottoscrivere un nuovo specifico accordo, come avvenuto appunto nella riunione odierna,  nella quale si è stabilita la loro destinazione.  Vediamo in che modo.

Le “risorse variabili”  2014 ammontano in toto a € 1.128.838,00  al lordo degli oneri dell’AD, di cui 45.153,52,  il solito 4%, è destinato al Fondo Unico dell’ A.I.D.  mentre la restante parte – € 1.083.684,48 – andrà ad incrementare il FUA dell’A.D., che dunque per il 2014 è pari complessivamente a € 54.315.150,08. Rispetto alle somme in gioco (€ 1.083.684,48),  la proposta del Direttore Generale è stata quella di destinare 1.000.000,00 di euro al FUS e  la restante parte (€ 83.684,48) per coprire le maggiori esigenze segnalate da vari Enti sull’istituto della reperibilità,  che – è utile ricordare – è l’indennità che,  in sede di assegnazione agli Enti dopo la ricognizione operata dalla DG. in marzo 2014, ha subito la riduzione maggiore (-16%,  contro il -8% per le PPL e il -6% per i turni).   Una scelta dunque anche giustificata,  ma che a nostro avviso – e lo abbiamo detto alla dr.ssa Preti – si pone un po’ in contraddizione con quanto affermato dalla stessa D.G. nella circolare  n. 46647 del 10.07.2014 (“l’ulteriore fabbisogno, qualora espressione di un’esigenza incomprimibile,  potrà essere finanziato dagli Enti con onere a carico del FUS, senza possibilità di attingere al FUA”).  E’ di tutta evidenza che quegli Enti che hanno scrupolosamente ottemperato a questa indicazione risultano oggi in un qualche modo penalizzati,  e con essi il loro personale, rispetto a quelli che invece hanno chiesto di coprire le maggiori esigenze con il FUA. Dobbiamo però aggiungere che queste 84mila € sottratte al FUS, verosimilmente ci rientreranno attraverso i risparmi FUA che emergeranno anche per il 2014.

L’incremento di € 1.000.000,00  del Fondo Unico di Sede,  in rapporto alle 28.502 unità di personale presente al 1.01.2014,  porterà ad un aumento di €  26,45 (lordo lavoratore) della quota media pro capite del FUS, che pertanto passa dalle 963,00 € fissate nell’accordo FUA 2014 a € 989,45, sempre lordo lavoratore. Nei prossimi giorni sottoscriveremo l’ipotesi di accordo,  e la diffonderemo non appena pervenuta dalla D.G.

Con l’occasione, informiamo i colleghi che, a seguito della sottoscrizione dell’accordo definitivo FUA 2014 (vds. Notiziario n. 19 del 13 feb u.s.), PERSOCIV ha già avviato la pratica relativa alla richiesta fondi al MEF che dovrebbe ricomprendere, oltre al FUS, le PP.OO., i 2/12 restanti di PPL, turni e reperibilità riferiti all’ anno 2014  e anche i residui FUA 2012 e 2013 (in tutto, qualche diecina di €). C’è comunque un’altra pratica di richiesta fondi in stato di maggiore avanzamento, quella relativa a PPL, turni e reperibilità 2015, che potrebbe dar corso, già prima dell’estate, al pagamento di quelle indennità riferite ai primi 5/12.

Per quanto riguarda il FUA 2015, abbiamo sollecitato l’apertura della trattativa, rispetto alla quale la dr.ssa Preti si è detta pronta, non escludendo che la proposta dell’AD possa ricomprendere anche l’accantonamento di risorse destinate a una nuova tornata di passaggi interni, come da noi richiesto.  Il punto è che per avviare la trattativa bisognerà prima chiudere la partita relativa al nuovo sistema di valutazione, su cui la nostra O.S. ha già espresso le proprie valutazioni  (vds. Notiziario n. 14 del 2.02.2015).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Bozza ipotesi di accordo risorse variabili FUA 2014 predisposta dalla D.G.

Allegato 2: Parere Organi certificatori su ipotesi accordo FUA 2013

Allegato 3: 26.03.2014 – Ipotesi di accordo FUA 2014 variabali con firme   (pervenuto da PERSOCIV il 26.03.2015)