Audizione di FLP/CSE in 1^ Commissione della Camera sulla c.d. riforma Madia. Molta attesa per l’udienza della Corte Costituzionale sul ricorso FLP

Notiziario n. 57 del 3 giugno 2015 –

Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP CSE

Marco Carlomagno, Segretario Generale FLP CSE

Riportiamo di seguito il Comunicato stampa FLP/CSE diffuso in data odierna con il quale vengono anticipate le nostre posizioni estremamente critiche sul DDL Renzi-Madia di riforma della P.A.

” Si terrà stasera  presso la Camera dei Deputati  – 1^ Commissione Affari Costituzionali, l’audizione della nostra Organizzazione sindacale  nell’ambito dell’ indagine conoscitiva relativa al disegno di legge  A.C. 3098, recante deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, in discussione alla Camera dopo l’approvazione dell’altro ramo del Parlamento.

Sarà l’occasione per evidenziare la posizione di forte dissenso della nostra Confederazione, maggiormente rappresentativa nel comparto del pubblico impiego, su molti aspetti di un provvedimento omnibus, adottato senza alcun reale confronto con le parti sociali, che vuole regolamentare, mediante l’istituto della legge delega ( con indicazioni in molti casi generiche  che lasciano di fatto mani libere al Governo sui reali contenuti della stessa) i più rilevanti aspetti della funzionalità della pubblica amministrazione (accessibilità, digitalizzazione, semplificazione, organizzazione, dirigenza, rapporto di lavoro.)

Materie in buona parte già disciplinate con i provvedimenti normativi che si sono succeduti nell’ultimo decennio e che vengono riprodotti, in molti casi , senza grande originalità, nel disegno di legge in esame.  In particolare abbiamo denunciato come l’approccio sia, in piena continuità con i Governi precedenti, ancora una volta quello non di riformare ma di “tagliare” e depotenziare servizi e funzioni essenziali per la collettività, in ossequio ad un logica di contenimento dei costi che non tocca i veri sprechi quali le consulenze , gli appalti e le esternalizzazioni, ma solo il reddito e la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici del pubblico impiego.

A fronte del blocco che dura da ormai sei anni dei contratti nazionali di lavoro e di quelli integrativi, su cui la Corte Costituzionale il 23 giugno p.v. si esprimerà a seguito del ricorso della nostra Federazione FLP che ha visto il Tribunale di Roma condividerne i contenuti e trasmetterne gli atti alla Suprema Corte per la pronuncia di incostituzionalità, nel disegno di legge si  riducono ulteriormente  i livelli di contrattazione decentrata e le materie che si possono discutere a livello territoriale, riconducendo tutto il rapporto di lavoro nell’ambito delle prerogative datoriali, dalla valutazione delle prestazioni, al riconoscimento del merito, dall’orario di lavoro al telelavoro, alle pari opportunità etc.

In buona sostanza si vuole “riformare” il lavoro pubblico rafforzando l’idea tanto cara ai poteri forti che per fare funzionare meglio la PA bisogna dare più poteri ai dirigenti, (oggetto di una riforma che li rende più precari e ricattabili) affinchè questi, godendo della piena agibilità su risorse umane sottopagate e prive di prospettive professionali,  possano rispondere in proprio dei risultati da raggiungere.

La FLP/CSE proporrà  alla Commissione di modificare gli aspetti controversi e penalizzanti del DDL, riconoscendo il ruolo e le proposte dei lavoratori e dei loro rappresentanti, ai fini di una riforma della P.A. che possa essere veramente fattore di crescita e modernizzazione del Paese.

                                                           LA SEGRETERIA GENERALE CSE “

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA