Riunione con SME. Al centro, i provvedimenti di riordino dell’area territoriale e il riordino sperimentale dei servizi amministrativi della F.A. Le posizioni e richieste di FLP DIFESA

Notiziario n. 27 dell’8 marzo 2016 –

Palazzo Esercito, sede dello SME, vista notturna

Una suggestiva immagine notturna di Palazzo Esercito, sede dello SME

La sessione informativa periodica con SME–RPGF (Reparto Generale Programmazione Finanziaria) e DIPE (Dipartimento Impiego del Personale Esercito)  è stata dedicata all’esame di numerosi provvedimenti ordinativi, molti dei quali di limitata portata, e di quelli, afferenti all’area territoriale originati dal decreto correttivo, che si innestano anche nel riordino dei Servizi Amministrativi dell’Esercito, avviato in forma sperimentale da gennaio 2016 e le cui linee essenziali ci sono state illustrate nella precedente riunione con RPGF del 26 gennaio u.s. .

Il dettaglio dei provvedimenti è contenuto nella scheda tecnica predisposta da RPGF, che pubblichiamo su questa stessa pagina e alla quale rinviamo; per alcuni di essi, che ci sembrano degni di maggiore attenzione, forniremo in questo Notiziario ulteriori elementi,  corredati  anche delle considerazioni/richieste da noi proposte al tavolo.

AREA OPERATIVA

  • possibile la soppressione della Compagnia Genio Guastatori di Castrovillari , a impatto zero sulle due unità di personale civile, in via di trasferimento a domanda a Cosenza; l’ infrastruttura verrà verosimilmente ceduta all’Arma dei Carabinieri;
  • la soppressione del Centro Ippico Militare del Rgt. Nizza Cavalleria di Pinerolo dovrebbe accompagnarsi alla riorganizzazione del comparto equestre, finalizzata ad un suo utilizzo non solo sportivo ma anche operativo;
  • è prevista la riconfigurazione dal tipo A a tipo B del Reparto alla sede della caserma Predieri di Firenze, a volumi organici invariati (14 unità), con contestuale riconfigurazione da RCSL a RCST della Friuli.

AREA LOGISTICA

  • come già concordato a conclusione del confronto sugli schemi di DM dei Poli di Mantenimento (Piacenza; Nola; Roma e Terni), poi entrati in vigore il 1.07.2015, a conclusione del primo anno di sperimentazione, si procederà alla verifica e ad eventuali modifiche/adeguamenti della struttura a valle dei Reparti;
  • verrà ridefinito l’organico del Dipartimento Lungodegenza di Anzio, allineandolo alle professionalità presenti; FLP ha inoltre sollecitato il pieno recupero della capacità ricettiva della struttura, oggi ridotta.

AREA DI VERTICE

Trasferimento delle Commissioni avanzamento Sottuficiali (COVAS) e Graduati (COVAG) alla Caserma Boltar di Roma.

AREA TERRITORIALE 

  • Basi logistico-addestrative: verranno tutte riorganizzate in riduzione (soppressa solo quella di  Piane di Mocogno),  con forte contrazione nella dotazione organica (-142 posizioni) e allineamento alle presenze effettive (anche Ischia, su cui si opererà un taglio di 34 posizioni), dati corretti  rispetto alla scheda.  Le Basi perderanno il “plotone Servizi”; inoltre, a seguito di nostra richiesta, RPGF ha chiarito che non è stata ancora decisa la competenza amministrativa (transito alle D.I. o conferma su Comando Capitale Roma?);
  • Regione Militare Nord Torino: la pesante riorganizzazione al 31 marzo p.v., da alto comando di area a CME Piemonte,  comporterà la perdita di diverse competenze (in primis quelle su altri CME) e una struttura molto alleggerita (da 147 a 133 le posizioni civili, con perdita di tre posizioni/indennità di Capo U.O.); comporterà altresì il transito alle dipendenze del nascente Comando IR Multifunzione di Bolzano. Dunque, una notevole riduzione di rango, prevista dallo schema di decreto correttivo all’esame del Parlamento, rispetto al quale abbiamo ribadito alcune nostre perplessità, anche con riferimento alla nuova dipendenza;
  • Comando Militare Esercito Trentino di Trento: è prevista, anch’essa a seguito del decreto correttivo, la sua soppressione e l’innesto nel Cdo Multifunzione di Bolzano. Avrà due fasi: la prima, entro il 31.03.2016, non vedrà rilevanti modificazioni; nella seconda, entro il 31.12.2016, saranno transitate a Bolzano tutte le funzioni, ad eccezione dell’Uf. Documentale e della Sz. PRIP, in cui troveranno collocazione i 32 civili;
  • Comando Militare della Capitale Roma: sempre in base alle scelte operate dal decreto correttivo in itinere, perderà la funzione di vertice d’area e pertanto subirà anch’esso una riduzione di organico (da 81 a 55 le posizioni civili, rispetto agli attuali 41 effettivi) e di competenze (perderà la Sezione Addestramento);
  • Istituto Geografico Militare (IGM): su imput di CaSME, RPGF sta riconsiderando la dipendenza dell’Ente (da COMFODIN Padova direttamente a SME?) e, in attesa della scelta, permarrà sotto COMCAPITALE;  inoltre, ma questo lo aggiungiamo noi, IGM potrebbe perdere le attuali attribuzioni territoriali, eredità dell’ex CME Toscana, e mantenere pertanto solo quelle storiche di natura cartografica. Incredibile a dirsi: durante i diversi confronti avuti nel 2012 sulla riorganizzazione dell’Ente, FLP DIFESA aveva ripetutamente espresso forti riserve sull’ipotizzato accorpamento di attività territoriali e  industriali…..
  • Museo di Palmanova (UD): prossimo il trasferimento dalla FA alla Regione Friuli V.G.; reimpiego ovviamente ordinario, con ricollocazione prevista in Enti della Difesa del territorio provinciale.

RIORDINO DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI DELL’ESERCITO

Nella precedente riunione del 26 gennaio u.s. (vds. Notiziario n. 13 di pari data), RPGF aveva illustrato il progetto di riordino, che prevede  la costituzione a livello di Brigata, CME IR e nel Lazio (Ente/Enti non definiti) di “Direzioni di Intendenza (DI)” , titolari di tutte le funzioni amministrative a supporto degli Enti dipendenti, e, a livello di reggimento (CME, per es.) di “Nuclei di Coordinamento Amministrativo (NCA)”,  che non avranno fondi e materiali propri nè gestione finanziaria e patrimoniale, ma opereranno solo a supporto della DI sovraordinata. Il progetto è già in via di sperimentazione dal 1 gennaio u.s. in tre Enti (COMFODIN Padova e Brigata Julia Udine per gli Enti delle aree di competenza; Brigata Aosta Messina per gli Enti Esercito di tutta la Sicilia), per il primo dei quale, il solo attualmente a impiegare personale civile, ci era stata illustrata la struttura del nuovo Ufficio Amministrazione, articolato in quattro Sezioni, e la dotazione organica, da cui emergeva  che tutto il personale presente avrebbe trovato collocazione.  L’impegno assunto con noi da RPGF era stato quello di rinviare alla riunione successiva (oggi) l’illustrazione di struttura, competenze e organico dei N.C.A. afferenti alle tre D.I.  Impegno assolto per la verità solo parzialmente, e con l’aggiunta di una novità non di poco conto. La novità sta nella previsione di una nuova entità (la Sezione Amministrazione), che rappresenta il secondo elemento di organizzazione che, insieme a NCA anche se più strutturata rispetto ad esso, non avrà fondi e materiali propri nè gestione finanziaria e patrimoniale, e  opererà come NCA solo a supporto della DI sovraordinata. Ebbene, in conseguenza dei provvedimenti di riordino già attuati o da attuare e a seguito della riorganizzazione degli attuali Uf. Amministrazione,  saranno costituite Sezioni Amministrazione presso i CME Friuli, Abruzzo, Molise e Marche e il costituendo CME Sicilia, mentre NCA opereranno presso la Divisione Friuli, i CME Emilia R. e Umbria e il Presidio Militare di Venezia, Enti tutti posti alle dipendenze di COMFODIN e che conseguentemente, per quanto riguarda i servizi amministrativi, faranno capo a quella D.I.  E’ stata anche illustrata da RPGF la comune struttura delle Sezioni Amministrazione,  che, rispetto all’attuale Ufficio Amministrazione, prevede la soppressione della Sz. Contratti e acquisti e la riconfigurazione delle Sezioni in Nuclei, con dotazione organica che riproduce quella originaria degli attuali Uffici Amministrazione, senza ridefinirne la composizione in base agli effettivi e senza allineamento alle professionalità presenti, secondo un metodo in uso da tempo da parte della FA.  Perché questa diversità, ci chiediamo?  La risposta non è chiara, come non è assolutamente chiaro quale sarà la struttura base dei NCA, le loro articolazioni organizzative e dotazioni organiche, atteso che RPGF ha solo fornito i numeri delle posizioni previste, tutte peraltro confermate.

Dunque, come si vede, una illustrazione ancora complessivamente parziale, e comunque non ancora utile a comprendere bene il progetto nei suoi contenuti operativi e negli effetti che produce sul personale. Crediamo che questa parzialità sia frutto di un processo di riordino in costruzione e non ancora chiaro alla stesso SME.  Avvertiamo comunque un rischio,  di cui abbiamo già fatto cenno in precedenti Notiziari: che questo riordino possa essere portato avanti attraverso una sostanziale “decivilizzazione”, espellendo dagli Uffici professionalità che vi operano da anni e “militarizzando” incarichi e funzioni. Sarebbe una scelta incomprensibile, anche per la natura del settore che rappresenta  il core business della presenza civile in FA. Per questo, seguiremo da vicino questa sperimentazione,  monitorandone costantemente gli sviluppi anche sul livello locale, e cercando di ostacolare improvvidi tentativi di mortificare la presenza civile e di limitare il confronto con le Parti interessate. E, su questo, abbiamo richiamato l’attenzione dello SME.

PROVVEDIMENTI LEGATI ALLO SCHEMA DI DECRETO CORRETTIVO IN ITINERE

Come già riferito nel Notiziario n. 24 del 29 u.s., il Consiglio dei Ministri, nella riunione di venerdì 26 u.s., ha “approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi del 28 gennaio 2014 nn. 7 e 8,  adottate ai sensi dell’articolo 1, c. 5, della legge 31 dicembre 2012, n. 244”, che ora sarà sottoposto, ai fini del previsto parere nel termine massimo dei  60 gg., all’esame delle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Che sarà interessante vedere come si esprimeranno anche in ordine ai 24 mesi previsti per l’esercizio della delega,  che risulta già superato dal 26 febbraio u.s.

Le disposizioni integrative e correttive appaiono, sotto il profilo ordinamentale,  tutto sommato modeste nei numeri (complessivamente, i provvedimenti passano da 368 a 374)  e riguardano in grandissima parte l’Esercito.  In primis, sulla base della positiva esperienza di COMFODIN durata due anni, è prevista la creazione di tre strutture di comando di livello intermedio a connotazione multifunzionale (operativa, territoriale e di gestione infrastrutturale),  la cui denominazione con decorrenza 31.12.2016 non dovrebbe più essere “COINT”, come inizialmente previsto,  ma “Comandi di Corpo d’Armata”, e situarsi nelle sedi di Bolzano (4° C.A.), Padova (5° C.A.) e Napoli (10° C.A.). Ognuno di queste macrostrutture interregionali avrebbe tre Vice Comandanti, uno per ogni livello di funzione (Operativo; Territoriale e Infrastrutturale).  Per quanto riguarda i compiti attribuiti a questi Enti, si rinvia alla relazione illustrativa (pp.gg. 5, 6 e 7) che accompagna lo schema di provvedimento, e che è pubblicata sul nostro sito come allegato del Notiziario 24 (link sopra).

Fatta questa premessa, e tornando ai contenuti della riunione odierna, dobbiamo innanzitutto informare i colleghi che, stante il ritardo accumulato e la non praticabilità di prevedere ulteriori differimenti di data per i provvedimenti di riordino, nelle more dell’entrata in vigore del Decreto legislativo correttivo, è già all’attenzione di SMD il Decreto Ministeriale attuativo dei provvedimenti in vigore dal 31 marzo p.v., e della cui conferma di data,  RPGF darà comunicazione a giorni agli Enti interessati con una propria nota.

I provvedimenti di riordino  sono quelli contenuti a pg. 7 e 8 della relazione illustrativa precedentemente richiamata,  e che RPGF ha in ogni caso riassunto nella propria scheda tecnica. Sono previsti in sintesi:

  • soppressione del Cdo 2° FOD di S. Giorgio a Cremano e transito di funzioni a COMFODIS Napoli;
  • riconfigurazione del Comando Divisione Aqui nella stessa sede e transito di alcune competenze a COMFODIS;
  • riorganizzazione degli attuali Comandi Autonomi Sicilia e Sardegna rispettivamente in CME Sicilia e Sardegna;
  • transito di dipendenza a COMFODIN Padova per i CME Marche, Abruzzo e Umbria (da IGM) e al Cdo Truppe Alpine Bolzano per i CME Liguria, Lombardia e Uf.ATP Valle d’Aosta (dal sopprimendo Cdo RMN Torino)

La data di decorrenza di tutti questi provvedimenti è appunto confermata al 31 marzo p.v..  Delle configurazioni, articolazioni organizzative e organici  di questi Enti riordinati se ne parlerà più in avanti.

In ordine ai reimpieghi del personale,   ad eccezione di Pinerolo, Palmanova e COVAG,  abbiamo concordato con DIPE la procedura semplificata di reimpiego, trattandosi di cambi di denominazione e/o dipendenza.

Va detto infine che, molto lodevolmente, da qualche tempo, RPGF conclude le proprie schede tecniche,  appositamente predisposte per le riunioni, con l’elencazione  delle ipotesi di riordino allo studio. L’ultima scheda fa riferimento a ipotesi di riorganizzazione in corso per: Scuole Militari Nunziatella e Teuliè; COMSUP; COMFOT/COE; COMLOG; Comparti C4 e AVES.  Queste indicazioni escluderebbero allo stato la fondatezza delle voci relative ad altre ipotesi di riordino (in particolare,  Enti del settore logistico della FA), che anche recentemente ci sono state segnalate con preoccupazione da alcune nostre strutture.

A conclusione della riunione, abbiamo richiamato la necessità, di fronte a questo profondo processo di riordino, di corrette relazioni sindacali  soprattutto sul fronte informativo e della necessaria attenzione nei confronti delle professionalità civili. Quanto sopra anche in ragione di alcune criticità, che  in alcune sedi permangono,  e in altre ci vengono segnalate come situazioni nuove e  preoccupanti (Perugia, per es.) anche sotto il profilo delle relazioni sindacali, che porteremo, come sempre, all’attenzione del Capo di SME

Ci scusiamo per la particolare lunghezza del Notiziario, ma gli argomenti erano davvero tanti, e i colleghi che ci seguono sanno che noi vogliamo sempre far comprendere bene i contenuti e gli esiti delle riunioni.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Scheda tecnica predisposta da SME-RPGF