Riunione con il Sottosegretario. Il gap enorme delle nostre retribuzioni, le quattro soluzioni prospettate e l’impegno di A.D. per l’incremento del nostro salario accessorio.

Notiziario n. 47 del 20 aprile 2016 –

Il Sottosegretario alla Difesa, on. D. Rossi

Il Sottosegretario alla Difesa, on. D. Rossi

A seguito della richiesta di FLP DIFESA (vds. nota allegata al Notiziario n. 42 dell’11 u.s..), il SSS on. Rossi ha illustrato oggi alle OO.SS. “i risultati” del Gruppo di lavoro costituto con D.M. 16.06.2015 (vedi l’allegato pubblicato sul questa pagina).

Detti risultati, tutti riferibili all’anno 2013, evidenziano  il notevole gap esistente tra i trattamenti economici in essere in A.D. e quelli operanti in altre AA.PP.  All’interno del comparto Ministeri, il differenziale massimo negativo si rileva con il Ministero della Salute (- 21% per i dirigenti e  -27% per il personale non dirigente); con riferimento invece all’intero P.I. contrattualizzato, mediamente il trattamento economico nel MD presenta un differenziale negativo di -9% sui dirigenti e di -15% sui non dirigenti.

Con riferimento all’intero P.I., le differenze retributive riguardano in misura minore il trattamento stipendiale (differenze oscillanti intorno al -3/4%) e invece in modo molto più corposo l’accessorio: per quanto attiene il personale delle aree funzionali, il differenziale negativo si attesta mediamente sul –34% (più precisamente: -25% per l’area 3^, -30% per l’area 2^ e -28% per l’area 1^). Sul fronte dei dirigenti, il differenziale risulta invece positivo per chi lavora all’interno dell’A.D. (+ 11%).

Di fronte a queste evidenti criticità, il Sottosegretario ha prospettato quattro possibili soluzioni:

– la prima, prevede la costituzione di un fondo integrativo aggiuntivo, sul tipo di quello in essere presso il Ministero della Salute, con risorse provenienti in parte dal MD e in parte dal MEF, allo stato comunque non quantificate;

– la seconda, prevede la costituzione di una sezione contrattuale ad hoc per il Ministero della Difesa nell’ambito del nascente comparto delle funzioni centrali di cui all’ipotesi di CCNQ da poco siglato;

– la terza prevede un significativo incremento della nostra Indennità di Amministrazione da ottenersi in sede di prossimo rinnovo contrattuale, e dunque attraverso il confronto negoziale all’ARAN;

– l’ultima soluzione prospettata riguarda l’uscita dall’area contrattuale e il transito nelle categorie speciali ex art. 3  D. Lgs. 165/2001, che il Sottosegretario ha giudicato comunque la meno percorribile.

Rispetto a queste possibili soluzioni, l’on. Rossi ha chiesto il parere al riguardo delle OO.SS., prima di riferirne alla Ministra Pinotti a cui spetta la decisiva iniziativa politica e il coinvolgimento del Governo.

La nostra O.S. ha rappresentato innanzitutto come le criticità evidenziate, peraltro ben note a tutti da tempo, portino dritto alle responsabilità storiche della classe politica che ha governato negli anni il MD, da sempre più attenta alle retribuzioni del personale militare che infatti sono lievitate considerevolmente (da ultimo, gli 80€ attribuiti con la legge di stabilità 2016) e che presumibilmente lieviteranno ulteriormente a seguito della equiordinazione con le Forze di Polizia, di cui alla Legge 9/2016.

In merito alle quattro ipotesi prospettate, abbiamo evidenziato l’impossibilità allo stato di esprimere una nostra valutazione precisa in considerazione del fatto che non ci è stato fornito alcun documento con i dati di raffronto rilevati, le analisi operate e gli studi di fattibilità in merito a tutte e quattro le ipotesi.

Di primo acchitto, ci sembra che la prima delle ipotesi sia comunque la più percorribile, un po’ meno le due intermedie che obbligherebbero ad un non facile via libera in sede ARAN anche alla luce delle problematiche connesse alla riduzione dei comparti e alla limitatezza delle risorse,  mentre l’ultima soluzione (il transito nelle categorie speciali) dovrebbe essere accompagnata da precise garanzie sul fronte economico e  su quello del nuovo assetto giuridico normativo, ad oggi del tutto inesistenti.

Attesa l’importanza primaria che questa questione riveste per i lavoratori civili, abbiamo rappresentato all’on. Rossi la necessità della massima trasparenza sulle scelte e di un monitoraggio costante e realistico sugli sviluppi delle iniziative che verranno intraprese, allo scopo di non ingenerare facili attese e ottimismi.

Tabella equiparazione, performance e compiti/funzioni civili: se ne parlerà entro il 15 maggio p.v.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Decreto Ministeriale 16.06.2015