L’incontro con la Ministra Madia del 15 febbraio u.s.. Avvio del percorso per i rinnovi contrattuali, superamento del precariato, modifica delle norme Brunetta e ripristino di un corretto ed equilibrato sistema di relazioni sindacali al centro dell’incontro. La prossima settimana l’esame in Consiglio dei Ministri

Notiziario n. 22 del 17 febbraio 2017 –

Si riporta di seguito il testo del comunicato stampa diffusoso dalla Confederazione dei Sindacati Europei a conclusione dell’incontro con la Ministra Madia in merito allo schema di decreto attuativo della legge delega 124/2015 recante il c.d. “Testo Unico sul Pubblico Impiego” (T.U.P.I).

 “Nel corso dell’incontro la Ministra Madia ha presentato gli schemi dei decreti legislativi sul riordino del lavoro pubblico in vista dell’imminente presentazione nel pre-consiglio dei ministri e ha dichiarato di volersi muovere secondo tre direttrici di azione:

  • superamento del precariato;
  • avvio del percorso per i rinnovi contrattuali previe le necessarie modifiche dell’impianto normativo che ne permettano l’effettivo rinnovo;
  • ripristino di un corretto ed equilibrato sistema di relazioni sindacali.

Affermazioni che per CSE sono assolutamente condivisibili.

Il problema è verificare se alle dichiarazioni corrisponderanno i fatti.

Da una prima lettura degli schemi legislativi consegnati a inizio riunione emergono invece notevoli contraddizioni e criticità.

Il superamento delle norme punitive di Brunetta sulla valutazione e le fasce è ancora assolutamente insoddisfacente, come permangono i vincoli e le rigidità sulle progressioni economiche, sui passaggi tra le aree, sulla costituzione e l’utilizzo dei fondi di amministrazione, sulle materie da riportare al CCNL ora destinate a riserva di legge.

Resta inoltre non condivisibile l’approccio nei decreti legislativi sulle assenze dal servizio e l’ulteriore inasprimento delle sanzioni disciplinari.

I lavoratori che sbagliano, quelli infedeli vanno puniti in modo esemplare, e siamo noi i primi a dirlo, ma vanno respinte al mittente

le operazioni di criminalizzazione e delegittimazione di milioni di lavoratori che ogni giorno servono con impegno e dedizione il Paese.

Ci aspettiamo quindi in questa direzione una esplicita inversione di tendenza da parte del Governo.

È necessario rinnovare i contratti che debbono ridiventare gli strumenti principali di regolazione del rapporto di lavoro, per ridare dignità e diritti al lavoro pubblico, per recuperare il danno subito da quasi un decennio di blocco di salari e retribuzioni.

Accettiamo la sfida, ministra Madia.

Lei ha dichiarato che sui contenuti dei decreti legislativi prima della loro definitiva approvazione in consiglio dei ministri, terrà conto delle osservazioni e delle valutazioni delle organizzazioni sindacali su tutti gli aspetti oggetto del confronto.

Le confermiamo che daremo da subito e fino in fondo il nostro contributo per superare gli evidenti limiti e contraddizioni contenute nell’accordo pre-elettorale del 30 novembre firmato da Cgil, Cisl e Uil che, come è del tutto evidente, ad oggi non ha portato alcun risultato, ne a livello economico, ne su quello di sostanziali modifiche normative.

Lo faremo nell’interesse dei lavoratori, del lavoro pubblico, del Paese.

Ufficio Stampa CSE “

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