Il Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa 2017-2019. Le esigenze operative delle Forze Armate, l’elenco dei programmi d’armamento con i relativi costi e lo stato di previsione della spesa per l’anno 2017 e per il triennio. Un documento fondamentale per capire la Difesa e verso quale direzione stia andando

Notiziario n. 89 del 19 settembre 2017 –

La Ministra Pinotti ha presentato in data 28 luglio u.s. al Parlamento, e dunque con ritardo rispetto alla scadenza prevista del 30 aprile, il “Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2017-20189” (DPP) che riassume il quadro generale delle esigenze operative delle  FF.AA., l’elenco dei programmi d’armamento con il relativo piano di copertura finanziaria  e lo stato di previsione della spesa per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019, come fissato dalla Legge di bilancio 2017.  In quanto tale, rappresenta un documento fondamentale per comprendere lo situazione finanziaria della Difesa, sia in termini consuntivi che previsionali sul triennio, e naturalmente con riferimento alle attività attualmente impegnate.

Il testo integrale del DPP 2017-2019 è pubblicato su questa stessa pagina  in allegato 1.

Il DPP di quest’anno (il quinto in ordine di tempo) risulta molto rinnovato nella veste grafica;  come il precedente,  appare molto intrecciato con il “Libro Bianco” che, come noto, rappresenta il progetto di difesa in un orizzonte quindicinale e prevede la revisione della governance, dei flussi finanziari (l’idea è quella di superare la storica tripartizione del bilancio e di prevedere una legge sessennale sugli investimenti) e, infine, dell’assetto tecnico-operativo delle FF.AA. .

Il DDP 2017-2019 si compone di tre parti: la prima (“L’impegno nazionale nel contesto di riferimento”) delinea il quadro degli impegni operativi nazionali e internazionali (30 missioni allo stato, troppe davvero a giudizio di molti osservatori!), in un contesto ritenuto complesso, conflittuale e connesso” ; la seconda (“Lo sviluppo dello strumento militare”), è dedicata alle esigenze operative e ai programmi d’investimento, quelli che già operano e quelli legati alla ricerca; la terza (“Il Bilancio della Difesa”), infine, contiene le previsioni di spesa per la “funzione difesa” e la “funzione sicurezza del territorio”,  articolate nei tradizionali capitoli (personale; esercizio; investimento). L’ultima parte del DPP, inoltre, contiene 7 allegati, che recano alcune tabelle interessanti e delle schede descrittive.

Val la pena di soffermarci un attimo sull’andamento della spesa, con riferimento alla Funzione Difesa.

Abbiamo già riferito nel precedente Notiziario n. 88 del 14.09.2017 dell’’ulteriore crescita nell’anno 2016 della spesa per il personale. Se 10 anni fa le spese per il personale pesavano per circa il 59% sul totale della Funzione Difesa  (con l’Esercizio e l’Investimento in grado di assorbire il restante 41%), oggi la situazione è notevolmente peggiorata, in quanto la spesa per il personale sfiora addirittura l’80%, immiserendo in particolare l’esercizio. E va ricordato che, a partire da quest’anno, comincerà a pesare anche la spesa per il riordino di ruoli e carriere militari (D.Lgs. 29.05.2017, n. 94), che richiederà uno sforzo economico ingente: solo per il 2017, gli oneri previsti sono pari a 198,3 mln €; per il 2018, si salirà a 365,4 mln €; e poi ancora su, sino al 2023 e ai suoi 398,6 mln; infine, a partire dal 2026, è prevista la stabilizzazione sui 388,8 mln €. Per pagare i quali oneri, si dovrà farà ricorso anche ai “risparmi”, che sarebbero dovuti andare all’esercizio.

Sempre in merito alla spesa per il personale, va detto il DPP non reca le cifre relative alla spesa 2018 e 2019, forse perchè in attesa degli effetti prodotti dal D. Lgs 94/2017. Al riguardo, segnaliamo anche una straordinaria trovata: non viene operata alcuna separazione dei costi tra personale militare e civile, perché il delta tra le due componenti è così vergognoso da scegliere di nascondere le carte. Furboni!

Per quanto attiene invece alle previsioni per l’esercizio, esse sono pari oggi a 1,3 mld,  il 52% in meno rispetto al 2008!  La situazione rimane dunque  non grave, ma gravissima, in quanto le risorse disponibili sono solo un terzo di quelle necessarie!  Infine, con riferimento all’ “investimento”, la spesa prevista per il triennio tenderà a crescere (dai 2.141,1 mln per il 2017, si va previsionalmente  ai 2164,1 mln per il 2019), ai quali in ogni caso si devono aggiungere i 2.546 stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).

Segnaliamo infine che la Commissione Difesa della Camera ha avviato il 12 set. u.s. l’esame del DPP, poi rinviato ad altra seduta. Sul ns. sito, il resoconto della seduta con la relazione dell’on. Marantelli (PD).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Testo integrale DPP per la Difesa 2017-2019

Allegato 2: Resoconto lavori Commissione Difesa della Camera 12.09.2017