RIORDINO AREA TERRITORIALE: RITARDO O RIPENSAMENTO?

NOSTRA INIZIATIVA PRESSO LO STATO MAGGIORE ESERCITO – R.P.G.F.

Il riordino dell’area territoriale dell’ Esercito è stato al centro delle ultime quattro sessioni informative che si sono tenute a Palazzo Esercito nelle date 29.07.2009, 16.12.2009, 9.06.2010 e 19.04.2011 (si vedano i Notiziari nn. 106, 175, 71 e 49 di rispettiva pari data) tra lo Stato Maggiore Esercito – Reparto Programmazione Generale Finanziaria (SME-RPGF) e le OO.SS. nazionali.

La c.d “area territoriale dell’Esercito” è quella dell’ex settore della “Leva, Reclutamento e Mobilitazione”, che è stata riorganizzata a seguito della sospensione della leva obbligatoria disposta con il D. Lgs. 8.05. 2001 n. 215, in ottemperanza ai criteri fissati dalla legge delega 14.11.2000, n. 331, sospensione poi anticipata di due anni (1.1.2005) dalla c.d. legge Martino (legge 23.08.2004, n. 226).

Il disegno ordinativo che ci era stato illustrato nell’ultima riunione prevedeva una configurazione dell’area così articolata: un comando di vertice (Comando Territoriale Esercito-Comando della Capitale, come previsto dal razionale del DM 30 novembre 2010); n. 4 Comandi Militari Esercito Interregionali (CME IR di Torino, Padova, Firenze e Palermo) per trasformazione dei Comandi CME esistenti; n. 1 Comando Militare Autonomo (Cagliari), già esistente; infine, n. 12 Distaccamenti Territoriali Esercito per riconfigurazione riduttiva dei restanti CME. Inoltre, in linea con il processo di accentramento degli archivi, era prevista la soppressione dei Centri Documentali (CEDOC) secondo la seguente tempistica:

– entro settembre 2011: soppressione dei CEDOC conviventi nella stessa infrastruttura del sovraordinato CME (e dunque i Centri Documentali di Trento, Padova, Perugia, Napoli, Potenza -Ufficio Documentale-, Bari e Catanzaro) che dunque ne assorbirà le competenze in materia documentale;

– entro il 2014: soppressione dei rimanenti Centri Documentali in armonia con il processo di accentramento degli archivi cartacei in quattro poli di riferimento nelle sedi di Bologna (Cas. “Ex Stamoto”), Caserta (Cas. “Tescione”), Palermo (Cas. “Bichelli”) e Cagliari (Cas. “Mereu”), soluzione questa in linea con quanto già previsto dal progetto di digitalizzazione degli archivi della Difesa gestito dall’Agenzia Industrie Difesa (si veda il Notiziario n. 96 del 28.11.2011) che prevede la realizzazione di un centro unico di conservazione cartacea presso lo Stabilimento Grafico Militare di Gaeta.

Dunque, entro il già trascorso mese di settembre era prevista la soppressione dei CEDOC insistenti nella stessa infrastruttura dei sovraordinati CME (ripetiamo: Trento; Padova; Perugia, Napoli, Potenza (Uf. Doc.), Bari e Catanzaro), che ne avrebbero pertanto assorbito le relative funzioni/competenze attraverso l’inserimento di un “Ufficio Documentale” nell’ambito dello proprio S.M. Deve in ultimo aggiungersi che i provvedimenti in questione non avrebbero arrecato particolari disagi al personale civile, essendo prevista la ricollocazione di tutto il personale civile nell’ambito del CME accorpante ed insistente nella stessa infrastruttura, con la sola eccezione del CEDOC di Bari per il quale era previsto il reimpiego di n. 12 unità in altri Enti della F.A., comunque ubicati nella stessa città.

Ebbene, per quanto a noi risulta, i provvedimenti in questione allo stato non sono stati resi ancora operativi. Perché, ci siamo chiesti? Per un ritardo burocratico, magari legato al mancato perfezionamento del provvedimento? O, invece, per una scelta precisa della F.A. originata da un ripensamento del disegno ordinativo che ci era stato illustrato nell’ultima riunione e dall’intendimento di procedere in modo diverso, e magari più radicale, rispetto alle modalità e alla tempistica a noi note?

Per quanto sopra, siamo già intervenuti presso lo SME-RPGF con la nota che segue al presente Notiziario, riservandoci successive comunicazioni dopo la risposta della F.A.

* * * * *

Prot. n. 122/CND Roma 9 dicembre 2011

Oggetto: riordino area territoriale.

A STATO MAGGIORE ESERCITO

RPGF-Ufficio Organizzazione delle Forze

c.a. sig. Capo Ufficio

(Trasmissione fax al n. 06. 47357841)

e, p.c.: GABINETTO DEL MINISTRO

c.a. sig. Capo di Gabinetto

(Trasmissione fax al n. 06. 47352406)

Nel corso della riunione del 19 aprile scorso, codesto Ufficio ha illustrato alle OO.SS. nazionali la nuova tappa del ridisegno ordinativo dell’Area Territoriale della Forza Armata, che aveva già visto tre precedenti riunioni informative sullo stesso argomento (29.07.2009; 16.12.2009 e 9.06.2010).

In particolare, i provvedimenti illustrati nella riunione del 19 aprile 2011 prevedevano, presumibilmente entro il 30 settembre 2011 e comunque a premessa dell’emanazione di un nuovo D.M.:

– la ridenominazione del Comando Militare della Capitale in Comando Territoriale Esercito/Comando Militare della Capitale anche in ragione di quanto già previsto dal razionale del DM 30 novembre 2010, che ne prefigurava un potenziamento funzionale;

– la revisione dell’organizzazione intermedia, alle dirette dipendenze del predetto Comando, mediante l’accentramento di talune competenze in 4 Comandi Militari Esercito Interregionali (TORINO, PADOVA, FIRENZE e PALERMO) ed il Comando Militare Autonomo Sardegna (CAGLIARI);

– inoltre, per quanto attiene agli organismi esecutivi, sempre entro settembre del corrente anno, la soppressione dei Centri Documentali che convivevano nella stessa infrastruttura del sovraordinato CME, ossia relativamente alle sedi di Trento, Padova, Perugia, Napoli, Potenza (Ufficio Documentale), Bari e Catanzaro,

in merito ai quali provvedimenti, sempre nel corso della stessa riunione, ci erano state illustrate le nuove previsioni organiche e gli effetti sul personale civile effettivo, anche con riferimento alle procedure di reimpiego (semplificata o contrattuale con le ipotesi di ricollocazione).

In relazione a quanto precede, tenuto anche conto che dalla F.A., e in particolare da codesto Ufficio, non sono pervenute a tutt’oggi alle OO.SS. nazionali comunicazioni relative a intervenute modifiche del quadro illustrato in precedenza mentre, di contro, ci sono giunte segnalazioni di segno diverso da parte di nostre strutture sindacali delle sedi interessate, si chiede di conoscere con cortese urgenza:

– se sia stata data attuazione ai provvedimenti di cui sopra e se sia stato emanato il D.M. relativo;

– in caso negativo, se il processo di riordino subirà delle modificazioni ed eventualmente quali, sia per quanto attiene alla tempistica sia per quanto riguarda il loro contenuto;

– se, in attesa di dare esecutività ai nuovi provvedimenti, la struttura ordinativa e funzionale continuerà ad essere, e con quale presumibile orizzonte temporale, quella in essere, anche con riferimento alle competenze e attribuzioni del personale civile e, in particolare, dei Vice Capi CEDOC.

 Si resta in attesa di cortese riscontro, segnalando che la questione riveste per la scrivente particolare urgenza.

IL COORDINATORE GENERALE

F.to Giancarlo PITTELLI

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