RELAZIONE DEL MINISTRO SUI PROVVEDIMENTI DI RIORDINO DELLE FF.AA.

Notiziario FLP Difesa n. 36 del 07.02.2012 –

Il Ministro Di Paola e il Capo di SMD gen. Abrate

L’art. 3, comma 3, D. Lgs.  28.1.1997, n. 464, confluito nell’art. 12, comma 2, del Codice dell’Ordinamento militare recepito con D. Lgs. 15.03.2010, n. 66, prevede che annualmente il Ministro relazioni al Parlamento in merito allo stato di avanzamento del processo di riordino delle Forze Armate.

Per quanto sopra, il Ministro Di Paola, ha presentato in data 31 gennaio u.s.,  la “relazione” di che trattasi, che alleghiamo in copia al presente Notiziario per l’utile conoscenza dei colleghi interessati.

I provvedimenti di riordino adottati nel corso del 2011 hanno riguardato Esercito, Aeronautica e Arma dei Carabinieri, e il relativo dettaglio è riportato, per ciascuna delle tre Forze armate, nella “scheda A” allegata alla relazione, che è articolata in due parti,  “soppressioni” e “riorganizzazioni”.  La “scheda B”  riporta invece, solo per Esercito ed Aeronautica, il dettaglio dei provvedimenti di futura attuazione.  Notiamo, a tal riguardo, che tra di essi, non sono ricompresi i provvedimenti di soppressione dei Centri Documentali (ex Distretti Militari) dell’ Esercito conviventi nella stessa infrastruttura del sovraordinato CME (e dunque i CEDOC  di Trento, Padova, Perugia, Napoli, Potenza -Ufficio Documentale, Bari e Catanzaro), che dunque ne avrebbe assorbito le competenze in materia documentale, la cui data di attuazione era inizialmente prevista entro il 30 settembre 2011 alla quale poi non si è data esecuzione.

Come si ricorderà dalla lettura del nostro Notiziario n. 15 del 31 gennaio u.s.,  in risposta ad una nostra lettera che chiedeva di sapere se la mancata attuazione preludesse in un qualche modo ad un ripensamento del disegno ordinativo,  lo SME-RPGF aveva risposto che il ritardo nei tempi di attuazione dei provvedimenti di soppressione di quei Centri Documentali fosse riconducibile solo ad un ritardo nella promulgazione del relativo Decreto Ministeriale, posto che “rimangono invariati gli intendimenti progettuali e la tempistica” relativi al riordino dell’area territoriale dell’Esercito. Ci si chiede allora: come mai, tra i provvedimenti di futura attuazione inseriti nella “scheda B” allegata alla relazione del Ministro, non si fa per nulla cenno alla data di esecuzione dei provvedimenti che interessano i CEDOC?

Azzardiamo una possibile spiegazione: l’Amministrazione sta attualmente lavorando intorno al progetto di riduzione dello strumento militare presentato dal Ministro Di Paola, di cui abbiamo ampiamente riferito nei nostri precedenti Notiziari n. 24 del 15 e n. 26 del 16 febbraio uu.ss.: tenuto conto che nella relazione del Ministro (pg. 12, primo capoverso) si fa espresso riferimento alla necessità di contrarre la presenza territoriale delle FF.AA., è possibile che i provvedimenti dei CEDOC rientrino nel calderone generale.  Verificheremo a breve se la spiegazione da noi avanzata risponderà al vero.

Nella relazione del Ministro non si fa invece alcun accenno a provvedimenti ordinativi di interesse della Marina, perché non ne sono previsti. Questo però non significa che la Marina non stia pensando a nuovi provvedimenti:  nel corso di un suo intervento in data 12 dic. u.s.,  il Capo di SMM ha affermato che “sono allo studio alcune ipotesi che prevedono la chiusura dei Dipartimenti di Cagliari e Ancona e leventuale riorganizzazione dei Dipartimenti di Taranto e La Spezia per la costituzione di due unici Comandi territoriali, uno in area settentrionale ed uno in area Meridionale”  cui “si affiancherebbe un Comando Capitale rivisitato anche nelle dimensioni”  e “ un contestuale incremento delle funzioni svolte dalle varie Maribase esistenti che assicurerebbero la presenza e la rappresentatività della F.A. sul territorio”.  Immaginiamo che anche questi intendimenti passeranno al vaglio del Ministro e potrebbero rientrare nel quadro complessivo di riordino: anche per questo attendiamo di essere convocati, come il Ministro ha promesso su nostra richiesta, per conoscere più da vicino le linee operative del nuovo riordino.

(Giancarlo PITTELLI)

Allegato: La relazione del Ministro

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