LE AUDIZIONI DEL CAPO DI SMD E DEL SEGRETARIO GENERALE IN MERITO AL PROGETTO DI RIDUZIONE DELLO STRUMENTO MILITARE

Notiziario n. 79 del 5 giugno 2012 –

Il Capo di SMD, gen. Biagio Abrate

Proseguono in Commissione Difesa del Senato le audizioni in merito al progetto di riduzione dello strumento militare: nella scorsa settimana, è stata la volta del Segretario Generale e del Capo di SMD.

L’ intervento del Segretario Generale, gen. Claudio Debertolis (vedi allegato)  ha fatto l’excursus storico dei precedenti processi di riorganizzazione cui è andata incontro l’area tecnico-amministrativa; ha quindi illustrato l’attuale articolazione dell’area;  infine, ha espresso un giudizio positivo sulla novità prevista dal disegno di legge delega (DDLD) che autorizza il Ministero a svolgere attività contrattuale per conto di altri Paesi per l’acquisto di armamenti prodotti dall’industria nazionale e/o per fornire supporti, che potrebbero assicurare una opportunità di crescita alla nostra industria.

Molto più interessante, dal nostro punto di vista, l’intervento del Capo di SMD, gen. Biagio Abrate (vedi allegato)  il quale, memore forse delle critiche venuta al Capo di SME (vds. Notiziario n. 74 del 28 u.s.), ha chiarito subito in apertura  che il DDLD era da Lui condiviso pienamente per finalità e contenuti”.  E’ quindi partito dalla critica situazione finanziaria della Difesa, che grava in particolar modo sul c.d. “esercizio”,  che impone una decisa cura dimagrante che però, ha chiarito, non modificherà in alcun modo né i compiti delle FF.AA. né il  modello professionale.  Si è poi soffermato su quelli che, a suo avviso, sono i quattro “pilastri” su cui si regge la riforma. Il primo pilastro dovrebbe essere la “stabilità finanziaria”  intesa come certezza di poter contare nei prossimi anni su risorse ridotte, ma sicure: solo un auspicio però, a nostro avviso, se solo si ricorda che l’AS 3271 non reca la disposizione originariamente presente nel testo entrato in Consiglio dei Ministri che prevedeva che, fino al 2024, fosse assicurato alla Difesa “un flusso finanziario costante minimo annuo non inferiore a quello previsto per l’anno 2014”: perché allora è stata cassata questa parte?.  Il secondo pilastro sarebbe la “flessibilità di bilancio”  prevista nel DDLD,  ancorchè (è bene ricordarlo) sotto l’attento controllo del MEF, condizione questa anch’essa non prevista dal testo iniziale.  Il terzo pilastro riguarda la riduzione al 2024 del personale, sia militare (33.000, il 30% nella componente dirigenziale ) che civile (10.000 posizioni), che,  assicura il Capo di SMD, “continuerà ad essere una componente essenziale, vitale e complementare di quella militare” e che costituisce “una preziosa risorsa specialistica che non potrà che essere esaltata e valorizzata dall’operare all’interno di una struttura moderna ed efficiente”  (lo speriamo davvero, ma, per la verità,  nel DDLD non c’è nulla in questa direzione…: e sta proprio qua,  la nostra prima e sostanziale critica…).  Il quarto pilastro, infine,  sta nella salvaguardia della capacità operativa dello strumento militare,  alla cui base per il Capo di SMD ci dovranno essere i due seguenti criteri:  il riordino (“la razionalizzazione”) in chiave interforze e la “riduzione dei Comandi e della cosiddetta “sovrastruttura”: Stati Maggiori ed Organizzazioni territoriale, logistica e scolastico-addestrativa”.  Per il gen. Abrate, “il progetto di revisione delle strutture e delle infrastrutture richiede, infatti, una necessaria ottimizzazione dell’impiego e della “movimentazione” del personale che dovrà essere ridislocato dalle infrastrutture ritenute non più essenziali a quelle che rimarranno in vita”  e “in tale ottica, rappresenta un obiettivo anche la concentrazione delle attività in “poche basi” . Parole, queste ultime, che fanno pensare,  e che lasciano immaginare un futuro fatto di traslochi e di esodi di massa, che però sono cose che costano…( ma il DDLD prevede che la riforma non debba determinare per la finanza pubblica “nuovi  o maggiori oneri”).

Infine, dal capo di SMD,  un ultimo accenno al settore infrastrutturale “per il quale sono previste anche nuove procedure per la valorizzazione, la dismissione e la permuta degli immobili militari…” .

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Intervento del capo di SMD

Allegato 2: Slides illustrazione intervento Capo di SMD

Allegato 3: Intervento del Segretario Generale

 

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