Orario di lavoro: nota di Persociv sui “tempi tecnici”

Notiziario n. 116 del 31 agosto 2012 –

A seguito di segnalazioni provenienti da alcune nostre strutture, siamo venuti a conoscenza che alcuni Enti della Difesa hanno recentemente informato le OO.SS./RSU sulla propria intenzione di mettere mano agli accordi locali in materia di orario di lavoro al fine di modificare in chiave riduttiva la parte eventualmente presente e  relativa alla regolamentazione dei  cosiddetti “tempi tecnici”.

Cosa siano i “tempi tecnici”  è cosa ben nota ai colleghi:  l’art. 4 del CCN integrativo  dei Ministeri sulle tipologie e le articolazioni degli orari di lavoro stipulato in data 12.01.1996  prevede che “…nei luoghi di lavoro in cui si verifichino ripetute situazioni di addensamento del personale durante le operazioni di registrazione dell’entrata e/o dell’uscita presso impianti di rilevazione automatica delle presenze, si darà luogo ad un esame finalizzato ad individuare le soluzioni opportune…”,  e, proprio sulla base di detta previsione contrattuale,  in molti Enti Difesa gli accordi locali in materia di orario di lavoro prevedono una sorta di “tolleranza” sui tempi di rilevazione in entrata e/o uscita delle presenze dei dipendenti.

L’iniziativa di quegli  Enti che hanno manifestato alle Parti sociali l’intendimento di modificare gli accordi locali nella parte relativa ai “tempi tecnici”  è stata verosimilmente innescata dalla pubblicazione in data 18 luglio u.s. sul sito di Persociv di una “New” con la quale la Direzione Generale per il personale civile dava notizia che Ispedife aveva reso noto che “in sede di verifica amministrativo contabile nello scorso esercizio finanziario, l’Ispettore del Ministero dell’Economia e delle Finanze – IGF ha riscontrato presso un organismo della Difesa <<una ingiustificata attribuzione del tempo tecnico all’orario di lavoro del personale civile, comportante un’illegittima riduzione dell’orario stesso ed indebita erogazione del buono pasto>>,  circostanza questa che aveva indotto lo stesso MEF a portare “all’attenzione della Procura regionale della Corte dei conti per accertare l’eventuale danno all’erario e le conseguenti responsabilità, in considerazione della riduzione di fatto – tramite accordo locale con le OO.SS. – dell’orario di lavoro contrattualmente fissato a livello di comparto”.   A seguire,  Persociv aveva anche modificato in data 25 luglio u.s.  la relativa FAC (“domande più frequenti”) sui “tempi tecnici in entrata e/o in uscita”,  segnalando che “tempi tecnici in entrata e/o in uscita non possono essere riconosciuti perché comporterebbero di fatto una illegittima riduzione dell’orario ordinario di lavoro contrattualmente fissato a livello di comparto in 36 ore settimanali dall’art. 19 del CCNL 16 maggio 1995”,  circostanza questa che potrebbe anche configurare “un danno erariale non solo per riduzione dell’orario settimanale, ma anche per l’eventuale conseguente indebito riconoscimento del diritto alla pausa e alla correlata fruizione della mensa o, in sostituzione, del buono pasto”.

Sulla questione, Persociv  ha inoltre  inviato a tutti gli Organi programmatori (OO.PP.) la circolare prot. n. 632612 del 18.07.2012 nella quale, in relazione alla comunicazione di  Ispedife e ipotizzando  l’ “esistenza di possibili analoghe situazioni presso altri Enti”, richiama il quadro normativo esistente anche con le modifiche recentemente intervenute con l’art. 5, comma 2, del D.L. 6.07.2012, n. 95 poi convertito nella L. 135.

 In allegato, copia della richiamata circolare inviata da Persociv agli OO.PP., alcuni dei quali hanno già provveduto a inoltrata ai propri Enti (per es., SME con messaggio datato 12.08.2012).

A tal riguardo, si segnala alle nostre strutture sindacali l’utilità, nel caso si verificasse tale eventualità,  di chiedere all’Ente un incontro urgente allo scopo di trovare le più idonee soluzioni che compensino la cancellazione/riduzione dei tempi tecnici, che potrebbero consistere o in una dislocazione più favorevoli dei marcatori o in un allargamento delle fasce di flessibilità in entrata e/o uscita.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Nota di Persociv agli Organi programmatori

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