Arrivato al capolinea il disegno di legge di riduzione dello strumento militare voluto dal Ministro Di Paola

Notiziario n. 170 del 10 dicembre 2012 –

Il Ministro della Difesa amm. Gianpaolo Di Paola

Il disegno di legge delega (d.d.l.d.) di riforma della Difesa fortemente voluto dal Ministro Di Paola è avviato ingloriosamente al capolinea,  e a questo punto appare praticamente impossibile la sua traduzione in legge dentro l’orizzonte di questa legislatura.

A questo situazione si è arrivati a seguito della recente presa di posizione di una forza politica della maggioranza, che ha deciso di togliere il proprio sostegno al Governo, cui è seguita la risposta del prof. Monti che ha annunciato le irrevocabili dimissioni dell’Esecutivo dopo l’approvazione della legge di stabilità, situazione questa che provocherà verosimilmente lo scioglimento del Parlamento entro dicembre e il voto a febbraio.

Siamo ovviamente preoccupati per le ovvie ricadute negative di questa nuova crisi politica;  lo siamo invece molto di meno,  anzi a dire il vero per nulla,  per lo stop al progetto di Di Paola,  che, mal concepito e poi anche mal gestito, non è mai stato amato dai lavoratori determinando dure prese di posizione delle Rappresentanze, e che avrebbe potuto davvero “affondare la Difesa” secondo il grave giudizio del COCER  I.F. .

Ricordiamo le ultime tappe in Parlamento:  dopo le modifiche, in alcuni casi anche significative (per es., su area industriale e sanità militare), e la successiva approvazione da parte del Senato avvenuta in data 6 novembre u.s.,  il d.d.l.d. è passato alla Camera. La Commissione Difesa, cui il provvedimento era stato assegnato,  ne ha fatto un esame davvero sbrigativo dedicandovi complessivamente solo 8 ore e 44 minuti di lavoro, in pratica meno di una giornata,  accompagnato dal solito rituale di audizioni (anche quelle delle OO.SS. nazionali) che non hanno però spostato di una sola virgola l’orientamento della “strana maggioranza” (PDL-PD-UDC) che in data 29 u.s. ha bocciato frettolosamente tutti (sottolineiamo: tutti)  gli emendamenti presentati (oltre 50) e ha quindi licenziato positivamente il d.d.l.d,   il tutto al solo fine di arrivare alla più rapida approvazione del provvedimento da parte dell’Aula, come chiedeva Di Paola.

La discussione generale era iniziata in Aula il 4 dic. u.s. ed era proseguita il giorno successivo, nel quale si era registrato l’intervento rassicurante del Ministro Di Paola. Il quale, in ordine alla possibilità che l’adozione dei decreti attuativi della delega potesse avvenire a Camere sciolte e dunque senza il fondamentale controllo del Parlamento sui provvedimenti di riordino (l’obiezione era stata sollevata dalla nostra O.S. in sede di audizione,  vds. Notiziario n. 159 del 20.11.2012),  aveva dato la propria parola che “i decreti, non saranno da me proposti in assenza delle Camere e quindi, approfittando del silenzio assenso” (i resoconti di entrambe le sedute d’aula  sono pubblicati sul nostro sito web www.flpdifesa.org).   

La ripresa della discussione generale sul d.d.l.d.  era in calendario per martedì 11 dicembre p.v., e il voto finale sul provvedimento era previsto entro il 20 p.v., anche se l’imminente arrivo in aula del c.d. “decreto sviluppo” avrebbe potuto farlo slittare di qualche giorno.  In ogni caso, l’intendimento fermo era quello di approvare il provvedimento prima di Natale nello stesso testo votato dal Senato,  il che avrebbe comportato la conclusione dell’iter legislativo, cui sarebbe poi seguito la firma del Capo dello Stato, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e infine  l’entrata in vigore della legge delega. Tutto in linea con gli auspici più volte espressi da Di Paola e fatti propri anche dal recente Consiglio Supremo di Difesa tenutosi in data 28 nov. u.s. (vds. comunicato stampa anch’esso pubblicato sul nostro sito web).

La crisi politica in atto, del tutto imprevista, complica forse irrimediabilmente questo percorso, rendendo  oramai impraticabile il varo della legge.  Dunque, con buona pace dell’amm. Di Paola, di riforma della Difesa se ne riparlerà nella futura legislatura, se il nuovo Ministro lo vorrà, ma ripartendo da zero!

Vi invitiamo a partecipare al sondaggio sul nostro sito, esprimendo un giudizio sullo stop al d.d.l.d.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Resoconto Commissione Difesa Camera 29.11.2012

Allegato 2: Resoconto Aula Camera 04.12.2012 (vds. da pg. 115)

Allegato 3: Resoconto Aula Camera 05.12.2012

Allegato 4: Comunicato Consiglio Supremo Difesa del 28.11.2012

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