E’ legge dello Stato la delega per la revisione dello strumento militare nazionale

Notiziario n. 7 del 19 gennaio 2013 –

Forze armateE’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale  n. 13 del 16.01.2013 la legge 31.12.2012, n. 244 recante “Delega al Governo per la revisione dello strumento militare nazionale e norme sulla medesima materia”,  il cui testo  è qui allegato . Trattasi del provvedimento che ridisegna in chiave fortemente riduttiva l’assetto delle FF.AA.,  e che abbiamo seguito in questi mesi in tutti i passaggi.

Come noto, il progetto trae origine dalle difficoltà finanziarie attuali della Difesa ed è finalizzato a riequilibrare la spesa riducendo i costi per il personale (oggi al 70%,  di cui comunque solo il 10% per i dipendenti civili)  a beneficio  del c.d. “esercizio”.   Da qui, la prevista riduzione nei prossimi sei anni del 30% (minimo) dell’assetto attuale delle Forze Armate, attraverso provvedimenti di soppressione/riorganizzazione in chiave soprattutto interforze,  e il taglio sino al 2024 di 10mila posti di lavoro civili e di 33mila militari,  la gran parte dei quali “smaltiti” attraverso l’estensione dell’ARQ a tutti e il transito nei ruoli civili.  Un progetto di riforma che a FLP DIFESA è piaciuto poco, anche perché totalmente privo di scelte nuove e significative sul versante dell’impiego civile (niente su formazione, riqualificazione, civilizzazione, etc.)  e con la non felice prospettiva di diventare la valvola di sfogo degli esuberi militari.  Per questi motivi,  FLP DIFESA si è  mobilitata da subito, con centinaia di  assemblee fatte in tutta Italia; è scesa in piazza con la straordinaria manifestazione nazionale del 6 luglio (Notiziario n.94 del 9.07.2012);  ha lavorato anche sul versante parlamentare sollecitando emendamenti, un paio dei quali andati parzialmente a buon segno (riordino Sanità militare e Stabilimenti militari).

Il provvedimento è stato votato dall’Aula del Senato il 6 novembre, e successivamente lo stesso testo ha ottenuto anche il voto favorevole della Camera dei Deputati l’11 dicembre u.s.,  a crisi di governo già aperta.   Insieme ad altri,  avevamo chiesto e sperato nel rinvio alla prossima legislatura del varo della legge,  anche allo scopo di rendere possibile una ulteriore riflessione su alcune criticità;   ma le forti pressioni venute dai Vertici politici e militari e dai c.d. “poteri forti”, in primis quelli che fanno capo alla potentissima industria della difesa,  hanno prodotto un’accelerazione mai vista e, infine, il disco verde. Ma con un compromesso, a tutti ben evidente: il Parlamento ha votato il provvedimento, ma impedendo a Di Paola di esercitare la delega nel corso del suo mandato;  ha chiesto al Ministro e ottenuto l’ impegno formale di non mandare avanti i decreti attuativi (già pronti e ora per la gran parte riposti nei cassetti di SMD)  e, per essere più sicuri, la Camera ha votato all’unanimità un ordine del giorno (primo firmatario il Presidente della Commissione Difesa, l’on. Cirielli) che impegna il Ministro a rinviare al nuovo Parlamento e al suo successore l’attuazione della riforma.   Dunque, una vittoria di Pirro per l’amm. Di Paola che però, dimentico un po’ degli impegni, sembra voler andare avanti comunque:  non si spiegano altrimenti i ritmi incredibilmente accelerati impressi in queste settimane al riordino della Sanità militare e di altri settori delle FF.AA. (nella prossima settimana, ben tre riunioni nazionali!), e gli ultimi imput sull’area centrale.

Poca cosa, comunque, rispetto al grosso che verrà certamente con la prossima legislatura. A noi questa legge delega non piace, e comunque non consideriamo conclusa la nostra battaglia per cambiarla.  La riprenderemo con forza  di fronte al nuovo Parlamento e al nuovo Ministro,  ai quali chiederemo sin da subito di rivedere alcune parti della delega e di procedere al varo dei decreti attuativi anche attraverso un  confronto preventivo, vero e serio, con le Rappresentanze del personale, e dunque anche con le OO.SS. nazionali, relegate in quest’ultimo anno ad un ruolo del tutto secondario da un Ministro che ha sempre predicato bene  (vds, buon’ ultima,  la Direttiva politica per il 2013)  ma razzolato davvero male!

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Legge 16.01.13, n. 244 – revisione strumento militare nazionale

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