Primo incontro, proficuo e positivo, con il nuovo Capo di S.M.M., amm. Giuseppe De Giorgi

Notiziario n. 18 del 12 febbraio 2013 –

Il nuovo Capo di SMM , amm. Giuseppe De Giorgi

Il nuovo Capo di SMM , amm. Giuseppe De Giorgi

Il nuovo Capo di Stato Maggiore Marina,  amm. Giuseppe De Giorgi, ha incontrato nella mattinata di oggi, a tavoli uniti, le OO.SS. nazionali.  E’ stato un incontro davvero molto proficuo e positivo,  che è servito a operare una prima ricognizione dei principali problemi sul tappeto e un primo scambio di opinioni.
Val la pena di sottolineare in premessa come, nella pratica consolidata delle relazioni sindacali nazionali,  non è capitato spesso (anzi, quasi mai)  alle OO.SS. di incontrare i massimi Vertici delle FF.AA. e di discutere con loro dei vari problemi e di quelli più generali della Difesa.  Che il nuovo Capo di SMM, a solo qualche giorno  di distanza dall’assunzione dell’incarico, abbia voluto incontrare le OO.SS. nazionali,  e che lo stesso abbia anche fatto con le Rappresentanze locali nel suo primo giro presso le basi navali (La Spezia),  è  cosa che denota sensibilità ed attenzione nei confronti dei civili, che non può non essere rimarcata da chi, come noi, ha spesso denunciato le gravi disattenzioni di altri settori dell’Amministrazione.
Nel suo intervento introduttivo, l’amm. De Giorgi ha ricordato innanzitutto le scelte e le finalità connesse al processo di riordino della F.A. (Direttive n. 2 del 31.12.2012 e n. 3 del 22 gennaio 2013 – vds. nostri Notiziari n. 4 e n. 16/2013)  che si collocano nel contesto disegnato dalle Leggi 135 e 244/2012,  e ha sottolineato come la riorganizzazione in atto non comporti criticità importanti sul versante dell’impiego.
Ha quindi dedicato molto spazio alle questioni attinenti al riefficientamento degli Arsenali, tema a noi molto caro;  ha segnalato alcune criticità (invecchiamento della forza lavoro e mancanza di turnover); ha proposto alcuni temi di confronto con le Parti sociali (è possibile definire regole ad hoc per il personale dell’area industriale?);  ha  indicato alcune esigenze nuove della F.A. (disporre di personale civile imbarcato per più tempo e in numero maggiore);  ha infine manifestato alcuni intendimenti precisi (una scelta decisa verso le reinternalizzazioni  e un maggiore utilizzo delle “permute”).  Ha inoltre accennato brevemente al ridisegno delle attività degli Arsenali che, con lo scorporamento delle DSD, verranno orientate verso le manutenzioni ordinarie delle Unità Navali,  atteso che la gestione degli interventi urgenti sarà affidata agli Organi logistico-operativi.   La Spezia diventerà la sede di sperimentazione della nuova organizzazione della Forza Armata che sarà poi estesa alle altre due basi navali (Taranto/Brindisi ed Augusta)
E’ poi seguito il giro di tavolo delle Parti sindacali presenti, che hanno espresso un generale apprezzamento per l’incontro odierno e per l’attenzione riservata dal nuovo Capo di SMM alle problematiche civili,  mettendo a fuoco nei diversi interventi  le questioni di maggiore rilevanza.
La nostra O.S. ha innanzitutto osservato come il tema del riefficientamento degli Arsenali sia tornato oggi finalmente  in superficie,  dopo che per tre anni è stato sistematicamente escluso da ogni confronto con le OO.SS.  Riparlare degli Arsenali significa, a nostro avviso,  affrontare finalmente i problemi irrisolti (il mancato turnover, le assunzioni bloccate dalla L.135,  le scarsissime risorse disponibili, etc. etc. ) e avviare un percorso virtuoso fatto di scelte politiche precise e di azioni concrete:  reinternalizzare tutto quello che è possibile (il mito dei risparmi di spesa è morto e sepolto);  una deroga urgente rispetto al blocco delle assunzioni intervenuto con la spending;  un piano di assunzioni straordinarie nell’arco dell’anno; l’avvio di percorsi seri di formazione e di aggiornamento, anche attraverso strumenti nuovi; il reperimento delle risorse necessarie a completare il piano Brin e a procedere nell’ammodernamento delle strutture e alla loro messa in sicurezza.  Ha infine segnalato la necessità che  venga finalmente valorizzato il lavoro dei civili (la ridefinizione degli organici sarà, sotto questo profilo,  un test decisivo)  e si attribuisca qualità e continuità al confronto con il Sindacato.  Ne vedremo gli sviluppi.

(Giancarlo Pittelli)

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