Chiuso il reimpiego degli Enti della Sanità. Le decisioni ultime a SMD, le OO.SS. si tirano fuori. Serve una profonda riflessione..

Notiziario n. 46 del 22 aprile 2013 –

Il DMML di CHIETI, cancellato dal 19 aprile

Il DMML di CHIETI, cancellato dal 19 aprile

Il riordino della Sanità militare è oramai giunto alla tappa conclusiva del suo tormentato percorso. La conferma è venuta direttamente dal Sottosegretario Magri il quale, nel corso dell’ultima riunione al Gabinetto del 17 u.s.,  in risposta a precisa domanda di FLP DIFESA, ha reso noto che il Ministro ha incaricato SMD di dare attuazione ai piani di reimpiego predisposti dagli SS.MM. a seguito dei tavoli locali. 

A questa conclusione, che ha saltato completamente l’esame nazionale sulle proposte di reimpiego messe a punto dagli SS.MM., si è giunti a seguito del disinteresse” (chiamamolo così) manifestato da altre sigle sindacali e in particolare da CGIL-CISL-UIL.  Infatti, a differenza di FLP DIFESA che  in data 4 u.s. ha chiesto al Gabinetto di “non dar corso agli intendimenti preannunciati”  e di fissare “la riunione nazionale” per l’esame,   le  altre  OO.SS.  non hanno dato riscontro alcuno agli intendimenti manifestati dal Gabinetto nella nota n. 11907 del 29.03.2013 (”trascorse due settimane dalla presente comunicazione, si darà corso ai successivi adempimenti per dare concreta esecutività ai piani di reimpiego”,  dunque ai trasferimenti.    Con il seguente, scontato risultato: cancellare il confronto conclusivo nazionale, dando così il sostanziale via libera ai reimpieghi del personale sulla base delle “proposte” unilaterali elaborate dagli SS.MM., sulle quali sarebbe stato invece quanto mai necessario un ulteriore esame.  Un esempio per tutti: il MAGASAN di S.Maria Capua a Vetere (Caserta), la cui proposta di reimpiego prevede che una quindicina di lavoratori venga destinata al “Nucleo Stralcio”,  senza indicare per gli stessi la destinazione finale a fine Nucleo. Sarebbe stato necessario che l’A.D. ne discutesse con le OO.SS., e con esse definisse le destinazioni definitive.  Il non averlo fatto,  produrrà l’effetto che  sarà unilateralmente SMD a sceglierne la destinazione definitiva, cosa mai avvenuta, come ci è stato espressamente chiarito nella riunione del 17 u.s. dal Capo del 1° Reparto.  Col risultato di eludere il caposaldo che ha sempre governato negli ultimi vent’anni i reimpieghi: che le destinazioni, tutte le destinazioni, siano definite d’intesa con le OO.SS. e con i percorsi previsti dal CCNI.

            Naturalmente, non possiamo prendercela con l’A.D., che con la richiamata nota del Gabinetto del 29 marzo u.s. era stata molto chiara;  se siamo arrivati a questo punto, lo dobbiamo evidentemente a chi ha ritenuto di non alzare il dito per fermare una conclusione già anticipata. E’ di tutta evidenza, infatti,  che se a richiedere l’esame nazionale è una sola sigla sindacale, quel confronto e quell’esame non si faranno mai.

            Una riflessione, a questo punto, si impone  a tutti noi.  Sappiamo bene che la legislazione di questi anni (Legge Brunetta in primis) ha spiazzato su molti terreni il Sindacato, e sappiamo tutti quanto sia presente il tentativo di marginalizzarci il più possibile. Ebbene, se invece di contrastare decisamente questi tentativi, le OO.SS. ne aiutano indirettamente la loro concretizzazione,  allora gli effetti e le ricadute sono evidenti. Riflettiamo molto su quanto avvenuto nel riordino della Sanità: provvedimenti decisi dal Ministro al netto finanche di qualsiasi informazione preventiva alle OO.SS.; confronti  locali avviati in tutta fretta (durante il periodo natalizio!!!) per chiudere gli Enti il prima possibile e senza che fossero chiarite  le motivazioni di quelle chiusure;   infine, i piani di reimpiego definitivi messi a punto dagli SS.MM., con le OO.OO. nazionali in veste di semplici (e disattenti) osservatori.  Ce n’è davvero abbastanza, per auspicare una profonda riflessione, tenuto anche conto di quello che ci attende nei prossimi mesi dopo l‘adozione dei Decreti attuativi della delega (L. 244), che prevede la soppressione da qui al 2018 del 30% minimo degli Enti Difesa.

             Dal 19 u.s. gli Enti Sanità in soppressione hanno cessato di vivere e stanno per arrivare i dispacci di trasferimento, e tutto questo mentre si alzano ancora le grida di protesta di OO.SS./RSU.  Sul nostro sito: gli ultimi documenti pervenuti da CH e PA,   e il msg con la  marcia indietro di COM LOG  a seguito della nostra iniziativa sulla modifica d’autorità degli orari di alcuni Enti (vds. Notiziario n. 36 del 25 mar 2013).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 11.04.2013 – Comunicato unitario RSU DMMl e OO.SS. Chieti      Allegato 2: 18.04.2013 – Articolo del quotidiano Il CENTRO

Allegato 3: 12.04.2013 – Nota RSU DMML di Palermo

Allegato 4: Determina 27.03.2013 del CaSMD sulle nuove competenze delle Commissioni Mediche

Allegato 5: 15.04.2013 – 15.04.2013 – Messaggio del COM LOG ES.   di rettifica della lettera 14.03.2013 – Lettera Com Log Sud sugli orari

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