Le Commissioni Difesa hanno già avviato l’esame dei decreti attuativi della delega. Importante passaggio nella relazione in Senato

Notiziario n. 112 del 15 ottobre 2013 –

Il sen. Bruno Alicata, relatore in Commissione Difesa

Il sen. Bruno Alicata, relatore in Commissione Difesa

Mercoledì 9 ottobre u.s. è stato formalmente avviato dalle Commissioni Difesa di Camera e Senato l’esame dei due schemi di decreto legislativo attuativo della legge delega 244/2012  sulla riduzione dello strumento militare, che dovrà concludersi con il  “parere” di rito entro il prossimo 1° dicembre. Ma mentre la Commissione Difesa della Camera ha rinviato alla prossima riunione l’intervento dei propri relatori,  in quella del Senato si sono già svolte le relazioni illustrative, affidate ai senn. Vattuone (PD) e Alicata (PDL) (si vedano i “resoconti” pubblicati in questa stessa pagina).

Il sen. Vattuone  si è occupato del primo dei due decreti attuativi, quello sui nuovi assetti ordinamentali. Dopo aver ricordato che l’attuazione della delega avverrà “tramite la tecnica della novella al Codice dell’ordinamento militare di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010” e le finalità in termini di riduzione e di riequilibrio della spesa (50% su personale; 25 % su investimenti e esercizio), il relatore ha ricordato innanzitutto “la novella all’articolo 15 del Codice, che, riproducendo le funzioni e i compiti attualmente previsti per il Ministero della Difesa, ne demanda infatti la ripartizione tra le aree e gli uffici a un regolamento di organizzazione”, che, lo ricordiamo,  dovrà anche ripartire le funzioni e i compiti tra le due componenti del personale con “tendenziale attribuzione di quelli tecnici e amministrativi al personale civile”. Ha poi passato in rassegna la riorganizzazione delle diverse aree delle FF.AA. e i diversi provvedimenti di riduzione, pari al 31% dell’attuale assetto, che dovranno essere ultimati entro il 2018.

Ha poi preso la parola il sen. Alicata (PDL) che ha invece relazionato sul secondo dei due provvedimenti (quello sul personale). Ha ricordato innanzitutto  i tagli previsti al 2024 (10.000 unità civili e 33.000 militari), ma anche quelli ex DL 95/2012,  già effettuati nei ruoli civili (DPCM 23.01.2013) e da effettuare nei ruoli militari al 31.12.2015 con organico fissato a 170.000 unità, e segnalando al contempo anche i tagli importanti sul fronte dirigenziale. Ha quindi affrontato la questione relativa alla gestione del personale in eccedenza, con le diverse opzioni sul fronte del personale militare, molto più rassicuranti e  garantiste  rispetto a quelle, molto meno rassicuranti, sul fronte civile che prevedono in ultima istanza anche il collocamento in disponibilità. C’è un passaggio nell’intervento del sen. Alicata che ci ha particolarmente colpito:  è quello in cui si afferma che per il personale militare non dirigente in eccedenza “sono invece previsti transiti a domanda nei ruoli del personale civile dell’amministrazione della difesa o di altre amministrazioni pubbliche (nell’ambito dei posti resi disponibili dalle amministrazioni interessate entro il limite delle relative facoltà assunzionali)”.  Dunque, ad avviso del relatore, le due fattispecie di transito (verso i ruoli civili della Difesa, la prima; verso le altre PP.AA., la seconda) sarebbero regolate in modo analogo (su istanza individuale e entro il limite delle rispettive facoltà assunzionali). Bene, ad essere franchi,  confessiamo di aver avuto una diversa impressione,  anche in considerazione della modifica del testo operato dal Consiglio dei Ministri che, all’art. 2209 quater (transiti verso i ruoli civili Difesa), aveva espunto la frase concordata con le OO.SS. “nell’ambito del 20% delle relative facoltà assunzionali”  e nella quale, va detto, non era comunque stato previsto il transito solo a domanda. Ovviamente, sosterremo a spada tratta l’interpretazione del sen. Alicata che, ove così fosse, ci risolverebbe davvero un gran problema.  Il relatore ha infine affrontato le questioni che riguardano il personale civile (rimodulazione triennale degli organici e piani di riassorbimento delle eccedenze), e ha ricordato la riserva del 15% in materia di mobilità verso altre PP.AA. e l’estensione a 60 mesi del periodo utile a fruire del collocamento in disponibilità.

Ultima annotazione:  mentre è già partito l’esame delle Commissioni Difesa, non ci sono ancora notizie in merito alla ripresa del confronto con le OO.SS., su cui il vertice politico si era impegnato a luglio.  Abbiamo pertanto inviato al Sottosegretario Pinotti la nota che alleghiamo al presente Notiziario.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Lettera di FLP DIFESA al Sottosegretario Pinotti

Allegato 2: Resoconto Commissione Difesa Senato 09.10.13

Allegato 3: Resoconto Commissione Difesa Camera 09.10.13

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