Roma, 28 novembre 2013. I lavoratori civili in piazza contro il depotenziamento di PREVIMIL e PERSOMIL preannunciato dal Capo di SMD

Notiziario n. 127 del 28 novembre 2013 –

Parziale della piazza durante la manifestazione

Parziale della piazza durante la manifestazione

Nella mattinata di oggi, in piazza S. Bernardo in Roma, nei pressi di via XX Settembre, si è tenuta la manifestazione indetta da FLP DIFESA e UNSA DIFESA alla quale hanno partecipato circa duecento lavoratori , in gran parte di PERSOMIL e di PREVIMIL, che, nonostante la giornata freddissima, sono scesi in piazza per protestare contro il tentativo di sottrarre competenze e lavoro alle due Direzioni Generali per trasferirle alle Forze Armate.  Una operazione avviata attraverso il lavoro del “Gruppo di progetto”,  tenuto sinora sottotraccia, ma che oggi è stata resa evidente a tutti a seguito dalle affermazioni venute direttamente dal Capo di SMD nel corso della sua ultima audizione parlamentare (“Serve una diversa ripartizione di compiti tra SMD e SGD. …… La parte innovativa del presente riassetto, il suo punto chiave,  è dunque la  <<governance>> del personale, che va gestita dalle FF.AA. e posta alle dirette competenze dei Capi di S.M.,  eliminando l’accentramento che c’è stato sinora su SGD e l’approccio burocratico che l’ha caratterizzata in questi anni”  (si veda il nostro precedente Notiziario n. 126 del 23.11.2013).  E’ stata una bella manifestazione, forte e decisa nei contenuti, la cui piattaforma era stata votata all’unanimità dalla assemblea dei lavoratori delle due DD.GG. convocata dalle due RSU il 31 ott. u.s., e in merito alla quale tutte le OO.SS. presenti avevano espresso piena condivisione . Peccato che il quadro si sia poi modificato.

Una delegazione composta da membri delle due RSU e da esponenti nazionali e territoriali di FLP DIFESA e da UNSA DIFESA sono state ricevute dal Vice Capo di Gabinetto, dr.ssa Antonietta Fava, alla quale hanno illustrato le ragioni della protesta e le richieste dei lavoratori.  Nel suo intervento, la FLP DIFESA ha ricordato di aver posto sin da luglio scorso il problema relativo al depotenziamento dell’area tecnico-amministrativa,  nel cui contesto va comunque inquadrata l’ipotesi di riduzione delle competenze delle due DD.GG., con attribuzione a gestioni separate delle FF.AA. materie quali disciplina, stato giuridico, formazione, dinamiche salariali e previdenza, che dovrebbero invece essere mantenute in un ambito rigorosamente unitario. Ha riproposto pertanto la richiesta di un tavolo di confronto sull’argomento e su quello connesso alla riscrittura post DPCM 23.01.2013 della struttura di Segretariato, DD.GG. e UTT, avanzata sin dalla riunione con il Sottosegretario Pinotti del 23 ott. u.s. (si veda il Notiziario n. 116 di pari data).  Infine, tenuto conto dei problemi che si stanno evidenziando in ordine al rinvio al “Regolamento”  ex art.15 nov. COM per la individuazione delle attribuzioni di SGD e SMD, e in considerazione delle criticità che ancora permangono nei decreti attuativi (transiti nei ruoli civili; mobilità regionale; reimpieghi; etc.) ha chiesto che venga presa in esame l’ipotesi di un proroga della delega per i necessari, ulteriori confronti.

I rappresentanti della RSU, oltre a concordare con quanto esposto dalle OO.SS.  e ribadire la loro totale avversione a ogni ipotesi di attribuzione dei  compiti e funzioni delle due DD.GG. all’area tecnico operativa, hanno espresso forte preoccupazione per l’intervento del Capo di SMD nell’audizione del 21 novembre. Entrando nel merito del lavoro svolto,  hanno poi rappresentato in maniera dettagliata le attività di PERSOMIL e PREVIMIL che negli anni si sono uniformate ad ogni innovazione del procedimento amministrativo (ultime il protocollo digitale e le procedure concorsuali online), cosa che ha consentito alle stesse di assolvere perfettamente e nel pieno soddisfacimento dell’utenza ai loro compiti istituzionali. E’ stato rappresentato l’elevato numero di pratiche trattate (solo PERSOMIL ca. 600.000 protocolli annui tra entrata/uscita), il carattere interforze delle stesse, la loro complessità  e la professionalità di funzionari e assistenti acquisita in anni di lavoro nei settori di competenza. Tutto questo non può essere vanificato con un colpo di mano dei vertici militari. I lavoratori non potrebbero tollerarlo.

La dr.ssa Fava, preso atto di quanto rappresentato, si è impegnato a riferirne al SSS, sen. Pinotti.

(Giancarlo Pittelli)