Fumoso confronto all’ARAN su un nuovo CCNQ su R.L.S. Buio pesto sui rinnovi dei CCNL

Notiziario n. 14 del 14 febbraio 2014 –

Sergio Gasparrini, Presidente dell'ARAN

Sergio Gasparrini, Presidente dell’ARAN

Riportiamo di seguito il Notiziario CSE n. 2 del 10.02.2014, in cui si da notizia dell’incontro fra le Confederazioni del Pubblico impiego  e l’ARAN convocato allo scopo di definire un nuovo Contratto Collettivo Nazionale Quadro sul Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

 ” In data 6.2.2014, dopo una prima riunione tenutasi a gennaio di carattere assolutamente interlocutorio e di “ripresa delle attività” in tema di relazioni sindacali sospese oramai da tempo immemore tenutasi,  l’ARAN ha convocato una seconda riunione con le Confederazioni maggiormente rappresentative del Pubblico Impiego allo scopo di definire un nuovo Contratto Collettivo Nazionale Quadro sul Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).

E’ appena il caso di sottolineare come l’argomento, comunque importante nel contesto legato alla materia dell’igiene e della sicurezza sui luoghi di lavoro, è regolato da un primo ed unico CCNQ datato 10 luglio 1996 e che successivamente, con il D. Lgs 81/2008, sono state inserite alcune modificazioni importanti per via legislativa che richiedevano già in allora la rivisitazione del CCNQ.

Dopo mesi e mesi di silenzio assordante del Ministro della Pubblica Amministrazione e dell’ARAN su tutte le importantissime questioni che riguardano i lavoratori del Pubblico Impiego, dalle relazioni sindacali alla spending review per non parlare del mancato rinnovo dei contratti di lavoro bloccati da oltre 5 anni, il confronto con la parte pubblica dovrebbe riprendere sulla tematica degli RLS …

Come è nostro costume abbiamo partecipato e portato il nostro contributo ad una riunione che comunque, e non ci voleva tanto a prevederlo, si è caratterizzata per i suoi contenuti assolutamente interlocutori e per l’ennesima genericità sia della proposta di parte pubblica che di molti interventi “sindacali”…

L’ARAN si è limitata a consegnare una pagina contenente l’indice degli argomenti da trattare (sono gli 11 punti che caratterizzano il precedente CCNQ ), confermando al contempo di non avere ancora ricevuto dal Ministro della Funzione Pubblica D’Alia il necessario atto di indirizzo sulla materia (della serie: intanto ci mettiamo avanti con il lavoro!!).

La CSE è del parere che bisogna andare ad un nuovo accordo che non solo adegui i contenuti del CCNQ alle sopravvenute modifiche normative, ma che soprattutto rafforzi le prerogative e le agibilità dei lavoratori nello svolgimento di tali delicate ed importanti funzioni, in una fase in cui i forti tagli lineari alle pubbliche amministrazioni riducono gli spazi ed il numero degli Uffici, la possibilità di manutenzione sulle infrastrutture, le stesse politiche della formazione e dell’aggiornamento, argomenti questi profondamente connessi con la sicurezza e la salubrità dei luoghi di lavoro, nonché con il ruolo e la funzione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza.

A nostro parere, quindi, non basta una lettura tecnica ed asettica dei testi, una  mera riformulazione astratta dei contenuti del previgente CCNQ, ma bisogna capire esattamente il mandato dell’ARAN e cosa intendono “spendere” su questa materia.

Non siamo infatti interessati al balletto di chi, per dimostrarsi comunque impegnato (e parliamo sia dell’ARAN – che deve “giustificare la pagnotta” – che di qualche altra OO.SS.), prende tempo per non essere costretto a chiedere di aprire il confronto sul rinnovo del contratto di lavoro che è l’assoluta priorità di questo momento.

La CSE invece già a maggio 2013 ha presentato alle controparti le piattaforme per il rinnovo dei contratti, ha proposto come e dove reperire le risorse necessarie, ha denunciato le iniquità insite nel blocco di contratti e del salario accessorio, ha portato per il tramite della sua Federazione FLP, che ha ottenuto l’importante ordinanza del Giudice del lavoro di Roma, la questione di incostituzionalità innanzi alla Corte Costituzionale.

Certo che parteciperemo ai momenti di “approfondimento” che l’ARAN ha preannunciato di voler calendarizzare sulla questione RLS, ci mancherebbe altro. Anche su questo faremo bene la nostra parte.  Ma sia chiaro a tutti che non ci lasceremo distrarre per un solo momento!!

Come CSE ed FLP continueremo ad incalzare le controparti e riproporremo ai lavoratori pubblici le nostre proposte ed iniziative. A partire dalla nuova giornata di mobilitazione e di lotta, a difesa del lavoro pubblico, per il rinnovo dei contratti e contro le politiche di smantellamento della PA che ci vedrà manifestare il 28 febbraio 2014 a Roma dinanzi al Dipartimento della Funzione Pubblica.

                                                                                                                       LA SEGRETERIA GENERALE CSE