Il governo con una mano dà ai dipendenti pubblici, ma con due prende molto di più

Notiziario n. 52 del 19 maggio 2014 –

Il Presidente Renzi e la Ministra Madia

Il Presidente Renzi e la Ministra Madia

Riportiamo di seguito il testo del Notiziario FLP n. 17 del 13.05.2014  nel quale si segnala la pericolosità delle disposizioni contenute nell’art. 16 del D.L. n. 66/2014 (quello degli 80 €, che ripubblichiamo su questa stessa pagina), che prevede che entro il 15 lug. p.v. i Ministeri possano essere riorganizzati con un DPCM Decreto del Presidenze del Consiglio dei Ministri).

    “Sia chiaro: non siamo tra quelli che sputano sopra agli 80 euro che i lavoratori dipendenti a basso reddito troveranno nella busta paga di maggio. Pensiamo che in periodi come questo ogni euro che finisce nelle tasche dei lavoratori sia il benvenuto. Però, se questi ottanta euro diventano la foglia di fico dietro la quale continuare a sprecare, tenere ancora la pubblica amministrazione sotto il giogo della politica, non rinnovare i contratti o, peggio ancora, se si rivela una semplice “partita di giro”, abbiamo il dovere di denunciarlo con forza e provare a cambiare realmente le cose.

Con il Decreto Legge n. 66/2014, ovvero quello degli “80 euro di Renzi”, ci sembra che il Governo si stia comportando nei confronti dei lavoratori pubblici come tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi anni, dando con una mano e prendendo con due: infatti, prima il Governo, per bocca del Ministro Madia e del Presidente del Consiglio ha affermato che gli 80 euro sono più di un rinnovo contrattuale, escludendo di fatto il rinnovo di contratti scaduti da quasi cinque anni; poi ha dimostrato di procedere ad alcune nomine con il criterio della fedeltà politica anziché del buon andamento della pubblica amministrazione; e ora, anziché intervenire sugli sprechi, rispolvera i “tagli lineari” tanto cari a Tremonti – con annesse probabili chiusure di uffici, taglio di servizi ai cittadini e spese per i lavoratori pubblici – nascondendoli tra le pieghe del Decreto sugli 80 euro.

L’articolo 16 del D.L. non solo taglia da subito 240 milioni di euro ai Ministeri, rendendoli da subito indisponibili, ma prevede con una procedura semplificata l’adozione di decreti di riorganizzazione dei Ministeri entro il prossimo 15 luglio (quindi praticamente da subito) “…al solo fine di realizzare interventi di riordino diretti ad assicurare ulteriori riduzioni di spesa”.

 Insomma, alla fine, tra il mancato rinnovo dei contratti, la cosiddetta spending review che ha già provocato la chiusura di tanti uffici sul territorio e l’ulteriore riorganizzazione dettata dal nuovo decreto, la partita degli 80 euro rischia di risolversi, per i dipendenti pubblici e anche per i cittadini, in un gioco a somma negativa.  È inutile dare 80 € con una mano e chiudere Uffici sul territorio con due, costringendo i cittadini a spostarsi per ricevere i servizi e i dipendenti pubblici addirittura a riorganizzare la propria vita cambiando luogo di lavoro, con ripercussioni sul portafogli e anche sulla vita familiare.

La FLP non smetterà mai di presentare proposte per dimostrare che non è con i tagli lineari che si risolvono i problemi di bilancio ma è con la lotta agli sprechi, alla corruzione, al malaffare e agli appalti gonfiati che spesso vanno a foraggiare proprio la politica.

Sul fronte dei contratti, oltre a continuare la nostra battaglia per i rinnovi attendiamo il giudizio della Corte Costituzionale sul nostro ricorso che abbiamo denominato “Un euro per la giustizia”. Sugli eventuali tagli siamo già impegnati per modificare la norma affinché non ci siano riorganizzazioni selvagge e chiusure insensate di uffici sul territorio. Nel contempo incalzeremo i singoli Ministri e i vertici dei ministeri affinché non presentino al Presidente del Consiglio proposte di riorganizzazione senza prima sottoporle al confronto con i sindacati.

                                                                                                                            LA SEGRETERIA GENERALE FLP  “

Allegato: DL 24.04.2014, n. 66 – misure per competitivita e giustizia sociale    (l’art. 16 si trova a pg. 17)