Riunione con lo SMM. Messa a punto la tabella di marcia per il riordino di Arsenali e Centri Tecnici

Notiziario n. 48 dell’ 8 maggio 2014 –

Marina militareE’ stato avviato in data odierna,  nell’incontro che abbiamo avuto su tavolo separato con lo SMM 1° Reparto, il percorso di riordino degli Arsenali e dei Centri tecnici della Marina Militare,  bruscamente interrotto nel lontano 2009;  contestualmente,  nel corso della stessa riunione,  il 1° Reparto ci ha illustrato il piano di formazione 2014 della F.A.,  ed è la prima volta che  succede in ambito M.M.   Dunque, una giornata importante,  che segna in positivo la ripresa di efficaci relazioni sindacali con MARISTAT dopo le criticità che si erano manifestate sulla partita relativa ai riordini 2014 (COMANDI MARINA e MARISTANAV), che FLP aveva denunciato a più riprese (vds. Notiziari nn. 4, 8, 16 e 18/2013 e nn. 6 e 10/2014) e che, dopo il diretto intervento del Capo di SMM amm. De Giorgi (vds. Notiziari nn. 11 e 27/2014),  erano state superate attraverso le significative aperture della F.A. in ordine alla struttura  dei nuovi Enti (uffici/incarichi ) sul fronte della c.d. “civilizzazione”  risultata alla fine molto più marcata.   Dunque, un’aria nuova nei rapporti con MARISTAT, di cui diamo atto al 1° Rep. e al suo Capo, l’amm. P. Ricca,  che ha presieduto l’incontro odierno,  di cui a seguire forniamo una sintesi per argomenti.

*   RIORDINO  ARSENALI  E  CENTRI  TECNICI  DELLA  MARINA

Dopo la fallimentare ristrutturazione Andreatta-Saragozza del 1997 (D.Lgs 28.11.1997, n. 459) e i tentativi non riusciti all’epoca  dei Ministri Parisi (studio CAID) e La Russa (progetto CRAMM) bruscamente interrotti nel 2009 con la rottura del tavolo di confronto con le OO.SS. (vds Notiziario n. 119 del 24.09.2009), la questione era stata dall’A.D. sostanzialmente riposta nel dimenticatoio nonostante le grida di allarme lanciate negli anni, ripetutamente, da FLP DIFESA a fronte delle sempre più accresciute  problematiche di quegli Enti.   Una questione ritornata recentemente in superficie alla luce delle novità introdotte dall’art. 12, comma 2259-sexies, del D. Lgs.  n. 8  attuativo della delega ex L.244 (“Enti dipendenti dai Comandi Logistici di Forza Armata”), che FLP DIFESA aveva fortemente richiesto,  e dalla Legge 27.12.2013, n. 147, art. 1, commi dal n. 37 al n. 39, che attribuisce contributi ventennali all’industria navalmeccanica e ad alta tecnologia. Novità che hanno portato la nostra O.S. a richiedere il riavvio del confronto sui progetti di riordino degli Arsenali e Centri Tecnici (C.T.) della M.M.  nella riunione con il 1° Reparto del 3.10.2013 (vds. Notiziario n. 109 di pari data),  poi ribadita nella successiva (vds. Notiziario n. 6 del 22.01.2014), e risollecitata infine in entrambi gli incontri con il Capo di SMM.  Un’azione dunque, la nostra,   ripetuta e decisa, originata dalla consapevolezza che abbiamo sempre avuto sulla centralità e strategicità degli Enti industriali (Poli; Arsenali e C.T. M.M.), anche perché è su questo terreno, in particolare,  che si misurano gli effettivi intendimenti dell’A.D. sul fronte della c.d. “civilizzazione”.   Il confronto con SME è già partito, quello con SMM si è avviato oggi.

La riunione di oggi con SMM è servita a fissare la road map di questi importanti riordini. Nel suo intervento introduttivo, il Capo del 1° Reparto amm. Ricca ha proposto la seguente tabella di marcia:

–      entro settembre p.v., MARISTAT farà pervenire alle OO.SS. una bozza di documento che, partendo dalle criticità attuali di quegli Enti (obsolescenza delle infrastrutture; carenza di operai specializzati; invecchiamento della forza lavoro; pensionamenti  nell’assenza attuale  di qualsiasi turnover),   e con riferimento agli obiettivi già indicati dal Capo di SMM (reinternalizzazioni; apertura al mercato; avvio di processi di apprendistato con possibile ritorno alle scuole allievi operai),  indichi le mission  dei diversi Enti, la loro macroorganizzazione e la struttura organica;

–    entro il successivo mese, attraverso un confronto di livello nazionale con le OO.SS., la predetta bozza dovrà approdare  a un documento auspicabilmente condiviso dalle Parti, che costituirà la base dei confronti di livello locale con OO.SS. territoriali/RSU per il riordino dei singoli Enti;

–    infine, entro febbraio 2015,  un tavolo nazionale conclusivo dovrà portare alla messa a punto definitiva del riordino di  ciascun Arsenale/C.T.,  a seguito del quale prenderà il via il percorso che dovrà portare, entro il 31.12.2015, ai Decreti Ministeriali con la nuova configurazione degli Enti.

Questa la road map  indicata dall’amm. Ricca, che la nostra O.S. ha condiviso, anche perché muove da una idea positiva di coinvolgimento delle forze sociali, ai diversi livelli, nei processi di riordino di uno dei pezzi più importanti della Difesa. Anche da qui si avverte l’aria nuova nei rapporti con M.M.

Nell’esprimere  piena concordanza al riguardo, FLP DIFESA ha comunque segnalato al 1° Reparto la necessità che la F.A. si attivi sin da subito per ottemperare a quanto previsto dalla norma precedentemente richiamata del D. Lgs. n. 8 (analisi, individuazione e classificazione dei settori di spesa improduttiva; quote crescenti di lavorazioni da internalizzare; destinazione risparmi al riefficientamento).  Ha inoltre ricordato la disposizione dell’art. 1 del D. Lgs. n. 7/2014 sull’attribuzione di compiti e funzioni al personale civile e le linee programmatiche della Ministra Pinotti sull’impiego del personale civile, chiedendo che gli organigrammi degli Enti riordinati siano improntati a dette previsioni

Infine, FLP DIFESA ha ricordato che il riefficientamento degli Enti industriali ha una premessa necessaria ed indifferibile, quella di procedere all’assunzione dei vincitori di concorso (la richiesta di Persociv giace da tempo in F.P.) e al varo di una piano straordinario di assunzioni per l’area industriale, allo scopo di dare un po’ di ossigeno a Enti in condizioni di grave sofferenza, prossima al non ritorno.

*  FORMAZIONE  2014

L’amm. Ricca ha segnalato la riduzione delle disponibilità finanziare al riguardo (dai 412.000 € del 2005 ai 74.500, pari all’81%, pur a fronte di una riduzione di personale pari solo al 16%), che hanno fatto precipitare la quota pro capite destinata alla formazione dai 35 € del 2005 a 7,5 € di oggi. A fronte di queste  disponibilità,  le richieste pervenute dagli Enti sono pari circa a 450.000 €, di cui 285.000 € in materia di sicurezza e prevenzione e 40.000 € per l’addestramento obbligatorio in poligono del personale di vigilanza, su cui SMM ha anticipato una prossima e specifica  riunione con le OO.SS. Rispetto alle necessità di cui sopra,  e a quelle aggiuntive riferibili ai corsi di alta formazione,  è di tutta evidenza l’esiguità delle risorse disponibili, ancorchè  implementate da 20.000 € derivanti da permute che il Capo di SMM ha deciso vengano destinate alla formazione. L’altra novità del 2014 è che la F.A. ha deciso di implementare la parte formativa di carattere generale, amministrativa e tecnica.

Nel suo intervento, la nostra O.S. ha ricordato come, a fronte della centralità della formazione stabilita dai CCNL, l’A.D. nel suo complesso abbia in questi anni destinato poca attenzione al tema, con risorse estremamente limitate, l’assenza di piani di formazione definiti con le OO.SS. come avviene in altri Ministeri  e gestioni separate per organo programmatore.  Fortunatamente, si avverte oggi una sensibilità finalmente diversa, e il confronto di oggi ne è una prova, e questo è punto di soddisfazione per FLP DIFESA che, unica e sola O.S., nel corso di questi anni ha segnalato e risegnalato il problema. In merito al piano 2014, abbiamo convenuto sulla necessità di implementare la formazione di carattere generale (giuridica/linguistica/informatica), fatto nuovo  in una F.A. che sinora ha fatto essenzialmente solo formazione  sulla sicurezza del lavoro,  e chiesto di coinvolgere in misura maggiore il personale civile, sinora penalizzato rispetto ai colleghi militari.  Infine, abbiamo consegnato al Capo del 1° Reparto il documento da noi elaborato con le nostre “idee e proposte sulla formazione”, già consegnato a SGD.

*  NUOVE  DOTAZIONI  ORGANICHE  DELLA  MARINA

A similitudine di quanto già fatto, e con esiti positivi, in precedenti riunioni con SME e SMA, abbiamo chiesto che, a valle rispetto all’emanazione del DM sui nuovi organici del M.D., si promuova un tavolo nazionale per discutere sui criteri ispiratori posti a base  della rideterminazione degli organici di Ente.

Infine,  a conclusione dell’incontro, abbiamo segnalato a SMM: a)  alcune criticità presenti in Arsenale Brindisi innescate dal rinvio dell’accorpamento della SSSD nella MARISTANAV e che dovranno trovare rapida soluzione;    b)  le forti preoccupazioni innescate in loco in conseguenza dei rilievi mossi a seguito di una ispezione MEF eseguita in Arsenale Taranto, sulle quali abbiamo richiesto l’interessamento dello SMM.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato:  FLP DIFESA – Proposte sulla formazione – 9 ott 2013