I contenuti del d.d.l. stabilità 2015 per l’Amministrazione e il personale civile e militare della Difesa

Notiziario n. 112 del 27.10.2014 –

Il Presidente Renzi e il Ministro Padoan in Parlamento

Il Presidente Renzi e il Ministro Padoan in Parlamento

La vicenda, lunga complessa e per certi versi contraddittoria,  legata alla definizione del disegno di legge di stabilità (DDL) 2015 e che ha occupato le cronache politiche dal dopo ferragosto a oggi,  sembra finalmente arrivata a conclusione. Dopo il via libera da parte del Consiglio dei Ministri (CdM) del 15 ott u.s. (FLP DIFESA ha pubblicato la bozza entrata in CdM,  che ha registrato  quasi 4.500 contatti  su questo nostro sito!)  e dopo i rimaneggiamenti successivi oramai usuali nei dopo CdM,  il testo messo a punto dal Ministero dell’Economia è stato prima “bollinato” dalla Ragioneria,  poi è stato firmato dal Presidente della Repubblica e infine è stato assegnato alla Camera, dove a breve inizierà l’esame del testo e la sessione di bilancio (in allegato su questa stessa pagina, il testo del DDL)

Come ampiamente noto, trattasi di una complessa e corposa manovra di 36 miliardi di euro, che sul fronte delle entrate incide, in particolare,  su deficit (10,4 mld),  riduzioni di spesa pubblica (15 mld, di cui oltre 6 a carico dei Ministeri, 767 mln a carico del M.D. ) e lotta all’evasione fiscale (3,8 mld),  mentre sul fronte delle uscite, anche qui in particolare, assicura (9,5 mld) la stabilizzazione del bonus fiscale di 80€,  opera un taglio (5 mld) sulla componente lavoro dell’IRAP e defiscalizza per tre anni  i nuovi contratti a tempo indeterminato (2 mld).

Come al solito, una parte considerevole della manovra si scaricherà sul pubblico impiego (art. 21 del DDL) e sul Ministero della Difesa (art. 31),  ed è proprio su queste scelte del DDL di bilancio 2015 che desideriamo soffermarci in questo Notiziario, segnalando le disposizioni di maggiore interesse, diretto o anche solamente indiretto, dei lavoratori della Difesa, e più in generale della nostra Amministrazione.

PUBBLICO IMPIEGO E PERSONALE FORZE ARMATE (art. 21 del DDL)

  • Proroga del blocco economico dei contratti di lavoro del personale pubblico a tutto il 31.12.2015;
  • Estensione al 2018 della norma che prevede  il computo dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC)  in godimento al 31.12.2013, e dunque conseguente blocco del suo pagamento per il 2015.
  • Blocco degli automatismi stipendiali per il personale non contrattualizzato (dunque, anche FF.AA.) previsti dalla L. 448/1998, e pertanto il 2015 non sarà utile ai fini della maturazione di classi/scatti.
  • Abrogazione delle norme che prevedono per il personale delle FF.AA. la promozione il giorno precedente la cessazione del servizio.
  • Riduzione dal 70 al 50% dell’indennità di ausiliaria, calcolata quale differenza tra il trattamento di quiescenza e quello del parigrado in servizio.
  • Riduzione del 50% delle indennità per piloti (Ufficiali in SPE) e di quella per i controllori di volo (Ufficiali e Sottufficiali in SPE).
  • Abrogazione per i militari pensionati della possibilità di percepire in un’unica soluzione il valore corrispondente alle rafferme biennali non contratte per raggiungimento dei limiti d’età.
  • Riduzione (-119 mln €) dell’autorizzazione di spesa relativa al riordino delle carriere del personale non direttivo/dirigente delle FF.AA., con trasferimento al bilancio dello Stato dei residui 2011-2014.
  • Rideterminazione al 50% (da 1:500 a 1:250) dell’attuale composizione delle Rappresentanze militari (COCER, COIR e COBAR) e limitazione delle loro spese al 50% di quelle sostenute nell’anno 2013.

Dunque, vengono sbloccate per il personale del comparto sicurezza e difesa (anche FF.AA.) gli aumenti derivanti da promozioni, assegni di funzione, indennità operative, scatto parametro; parimenti, parrebbe rimosso il blocco delle retribuzioni al 31.12.2010 del personale contrattualizzato, e dunque anche dei dipendenti ministeriali, disposto dall’art.9, comma 1, del DL 78/2010 per il quadriennio 2010-2013,  e successivamente esteso anche al 2014.

MINISTERO DELLA DIFESA (art. 31 del DDL)

  • Abrogazione dell’indennità di trasferimento in patria di personale FF.AA., pari a trenta diarie intere di missione per il primo anno e del 30 % per il secondo, dopo l’impiego in Enti/organismi internazionali
  • Prolungamento da tre a quattro anni, con rallentamento degli avvicendamenti (-330 annui), del personale trasferito all’estero e riduzione del 10% degli organici del personale civile;
  • Riduzione del 20% del personale assegnato agi Uffici di diretta collaborazione del Ministro;
  • Abrogazione dei c.d. “stage difesa” nell’ambito delle iniziative di pubblicizzazione delle FF.AA..
  • Medaglie mauriziane, concesse al personale militare con 10 lustri di servizio, non coniate solo in oro.
  • Vietata la possibilità di esperire nuove gare o rinnovare i contratti in scadenza al 31.12.2014 per l’affidamento a terzi del servizio di trasporto collettivo del personale del MD mediante linee bus.
  • Energica riduzione del numero di alloggi ASIR (di rappresentanza), dagli attuali 55 a soli 6, che saranno assegnati ai Vertici militari (Capo SMD; Capi SS.MM; Segr. Gen. e Cte Gen. Arma CC), con contestuale recupero ai fini della loro valorizzazione degli alloggi oggi in uso a Cti territoriali e altri.
  • Riduzione degli Organi della Giustizia militare, con soppressione del Tribunale mil. e dell’Ufficio mil. di Sorveglianza, le cui funzioni verranno trasferite alla Corte mil. d’Appello, e soppressione delle Procure e Tribunali mil. di Verona e Napoli con contestuale istituzione di un Tribunale e di una Procura mil. per l’Estero, entrambi con sede a Roma, che avranno competenza sui reati commessi all’estero e sulle navi ed aeromobili che si trovino in acque e spazi internazionali. I magistrati degli Enti soppressi dovrebbero permanere nei ruoli della Magistratura mil., ancora capienti nonostante gli organici vengano ridotti da 58 a 47,  mentre il personale civile non dirigente verrebbe trasferito in mobilità volontaria alla Giustizia, e in misura non inferiore alla metà di quello attualmente impiegato.   In merito alla riduzione degli Uffici Giudiziari militari, che segue quella del 2008 ex L. 244/2007,  ci riserviamo di approfondirne i diversi aspetti nei prossimi giorni attraverso uno specifico Notiziario.
  • Accelerazione ed efficientamento delle procedure di dismissione in corso degli immobili del MD, inclusi quelli a carattere residenziale, i cui proventi verranno integralmente e definitivamente versati all’entrata del bilancio dello Stato, e non più riassegnati al nostro Ministero. In aggiunta, i bandi di gara verranno effettuati con prezzi-base ridotti del 20%. Infine, sono destinati all’entrata del bilancio dello Stato le risorse derivanti dalla cessione di quote di fondi comuni di investimento immobiliare
  • Abrogazione della norma che prevede l’attribuzione del grado di tenente generale o corrispondente, ancorchè non organicamente previsto, agli Ufficiali più anziani di vari Corpi (TRAMAT, Commissariato, Sanità, Capitanerie di Porto e ruolo armi AM) se in possesso di un’anzianità minima pari a un anno nel grado di maggiore generale o corrispondente.

 AGENZIA INDUSTRIE DIFESA (comma 20, art. 31 DDL)

  • differimento al 31.12.2016 del termine previsto dall’art. 5 della Legge 24.02.2012, n. 13, che fissa  al 31.12.2014  la “liquidazione”  delle Unità Produttive che a quella data non abbiano raggiunto lacapacità  di  operare  secondo  criteri  di economica gestione”
  • proroga di solo 11 degli attuali 34 contratti in essere presso Agenzia Industrie Difesa;
  • rideterminazione in numero di 12 degli Uffici dirigenziali non generali dell’Agenzia, di cui 4 dirigenti di II fascia amministrativi e 8 dirigenti di seconda fascia tecnici.

Va comunque precisato che dette disposizioni non erano presenti nella bozza entrata in CdM il 15 u.s..  Dunque, parrebbe centrato l’obiettivo della proroga per gli Enti AID,  ancorchè al netto di finanziamenti,  sul quale il nuovo D.G. si era impegnato  proprio su sollecitazione della nostra O.S. (vds. Notiziario n. 98).

 Queste le disposizioni che toccano più da vicino il P.I., su cui CSE/FLP esprimerà nei prossimi giorni la propria valutazione, e su quelle che toccano la Difesa.  Cosa dire di queste ultime? L’impressione è che, per la prima volta pur se in modo ancora insufficiente, si vada nella direzione, da noi sempre sollecitata, di intaccare alcuni privilegi borbonici e di ridurre gli sprechi nel MD. A tal proposito, nel rinviare a successivi approfondimenti,  invitiamo tutti i colleghi a partecipare al sondaggio pubblicato sulla home page del nostro sito.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: DDL Stabilità 2015 – Articolato