Interrogazione parlamentare sulla gestione della mobilità dei civili. Ora la risposta alla Ministra

Notiziario n. 109 del 16 ottobre 2014 –

La dr.ssa Preti in prima fila all'IGM tra vari Ufficiali

Il D.G. E. Preti in una manifestazione all’IGM  tra  Ufficiali

Un gruppo di senatori del M5S ha presentato una interrogazione al Ministro (la n. 1219, pubblicata in data 17 settembre u.s.)  per avere risposte in merito ad alcune problematiche relative alla gestione della mobilità dei lavoratori civili della Difesa. Ne riportiamo di seguito uno stralcio abbondante:

 ”  Premesso che:

  • le disposizioni recate dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104, sono il riferimento legislativo “per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”, che prevede che il dipendente pubblico, a domanda, possa essere trasferito presso altra sede o altra amministrazione, anche di diverso comparto, previo assenso del Ministero di appartenenza;
  • l’art. 42-bis del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, recante “Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53”, prevede che il dipendente pubblico, a domanda, possa essere assegnato temporaneamente presso altra amministrazione, anche di diverso comparto, previo assenso del Ministero di appartenenza;
  • risulta agli interroganti che il Capo di SMD avrebbe inviato una e-mail in data 7.04. 2014 nelle caselle di posta elettronica di tutto il personale del M.D. civile e militare, in cui dichiara di voler agevolare le famiglie e applicare le leggi citate per la tutela degli invalidi e dei figli minori fino a 3 anni;
  • ……….

considerato che, risulta agli interroganti:

  • ……….
  • presso il Ministero della difesa la mobilità temporanea (comandi) è disciplinata da una circolare interna di SEGREDIFESA datata 28.03.2011, prot. M_D GSGDNA 0518641, recepita e diramata il 26 maggio 2011, protocollo 0036713, dalla Direzione generale per il personale civile che ne favorisce l’adozione;
  • ………….;

considerato inoltre che:

  • le richieste provenienti dal personale civile, riferito al personale ex militare che mantiene la sede dell’ultimo impiego in servizio, soprattutto quello assegnato agli enti tecnici, vengono spesso respinte dalla Direzione generale per il personale civile, non di meno quelle provenienti dagli arsenali militari marittimi, cagionando gravi ripercussioni familiari, in palese contraddizione con le indicazioni del Ministro della difesa e le indicazioni del capo di Stato maggiore della difesa;
  • l’aumentare del contezioso giudiziario, derivante dal mancato accoglimento delle richieste, genera una microconflittualità pregiudizievole per la funzionalità delle strutture e produce un aumento dell’intasamento dei tribunali già oberati di procedimenti del giudice del lavoro,

si chiede di sapere quali urgenti iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere al fine di evitare in futuro analoghi provvedimenti contradditori da parte delle strutture del Ministero deputate alla gestione del personale civile, onde garantire il buon andamento e l’efficienza della pubblica amministrazione”

 Attendiamo ora di conoscere la risposta della Ministra, che  renderemo nota ai colleghi aggiungendovi anche alcune nostre considerazioni al riguardo della gestione complessiva della mobilità del personale civile.

                                                                                           IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA