Sciopero Generale il 12 dicembre contro le politiche del Governo e per il rinnovo dei contratti.

Purtroppo vano il nostro sforzo di andare ad un'unica giornata di lotta. Saremo in piazza a difesa dei diritti e del lavoro, contro i contenuti della legge di stabilità 2015, l’attacco all’articolo 18, lo smantellamento dello Stato sociale, per valorizzare veramente scuola e ricerca e per dire basta al blocco dei contratti dei lavoratori pubblici

Notiziario n. 124 del 27 novembre 2014 –

sciopero-generaleRiportiamo di seguito il Comunicato Stampa diffuso dalla  CSE in data odierna con il quale viene annunciata la decisione della nostra Confederazione di proclamare lo sciopero generale per il 12 dic. p.v.  di tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati.

In questi giorni, come avevamo anticipato con il comunicato stampa del 19 novembre, abbiamo cercato con tutte le nostre forze di far confluire all’interno di un’unica, grande giornata di lotta, le iniziative e gli scioperi preannunciati e/o indetti per i giorni 1 e 12 dicembre, convinti come siamo che, pur permanendo notevoli differenze di  approccio e di obiettivi tra le diverse confederazioni sindacali, la spinta che viene dal basso, dai posti di lavoro va tutta nella direzione di una risposta  compatta di tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato.

Abbiamo con impegno lavorato per una mobilitazione generale che fosse veramente in grado di costringere il Governo e le controparti a modificare quei provvedimenti che invece di intaccare privilegi, rendite parassitarie, evasione, sprechi e corruzione,  diminuiscono invece i diritti dei più deboli, rendono più precaria la condizione di vita e di lavoro di  milioni di giovani, più poveri e indifesi i pensionati, non investono su scuola, ricerca e sanità e smantellano i presidi di legalità sul territorio, applicando tagli selvaggi alle Pubbliche amministrazioni.

Purtroppo in qualcuno ha prevalso la logica di scioperi settoriali che, ben lungi dal caratterizzare le peculiarità, rischiano di perpetuare steccati e divisioni e oggettivamente dividono la forza e la qualità della risposta del mondo del lavoro.

Una scelta che non potevamo in alcun modo condividere.

Ecco il perché, pur consapevoli delle differenze che ci sono e che permangono  rispetto alle altre Confederazioni che hanno indetto lo sciopero generale per il giorno 12 dicembre, non abbiamo esitato per un solo istante a proclamare lo sciopero generale nazionale dei lavoratori pubblici e privati nella stessa giornata, convinti che, pur nelle diversità, debbano prevalere le ragioni della lotta e della mobilitazione unitaria dei lavoratori.

Saremo in piazza in tutta Italia il 12 dicembre  a difesa dei diritti e del lavoro, contro i contenuti della legge di stabilità 2015, l’attacco all’art. 18, lo smantellamento dello Stato sociale, per valorizzare veramente  scuola e ricerca, per dire basta al blocco dei contratti dei lavoratori pubblici, per dare certezze e stabilizzazione alle centinaia di migliaia di precari e sottoccupati, per offrire prospettive di lavoro ai tanti giovani in attesa di essere assunti nelle pubbliche amministrazioni “

Si prega di dare al presente Notiziario la massima diffusione tra tutti i lavoratori.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA