Le idee e le proposte di FLP DIFESA per una effettiva ed efficace civilizzazione nel Ministero Difesa

L'attribuzione di compiti e funzioni ai civili si concretizzerà solo attraverso il Regolamento, che dovrà stabilirne i "criteri", ma il cui confronto non è però ancora partito. I percorsi autonomi di Regolamento e Libro Bianco. Le attività da ''civilizzare'' in termini di direzione,responsabilità e coordinamento. L'importanza della formazione. Il documento è stato inviato al Sottosegretario, ora attendiamo risposte e l'avvio rapido del confronto.

Notiziario n. 130 dell’11 dicembre 2014 –

Immagine_FLP_DIFESA_sulla_civilizzazioneCome da impegno assunto nell’incontro del 21 novembre u.s. (si veda il Notiziario n. 122), FLP DIFESA ha puntualmente  inviato in data odierna al Sottosegretario, e per conoscenza a OO.PP., PERSOCIV e AID,  le “osservazioni scritte”  su temi e problemi legati  alla c.d. “civilizzazione”  del Ministero della Difesa.

Un tema antico e caro ai colleghi, quello della “civilizzazione”, e cioè la necessità di riconoscere pienamente il  ruolo e di attribuire funzioni e compiti adeguati al personale civile  (che, proprio per questo, è  tema connesso ed intrecciato con il controverso rapporto con il personale militare, certo molto più garantito e tutelato),  che è stato l’obiettivo non raggiunto  della prima riforma c.d. Andreatta (1997) e dei processi di ristrutturazione che si sono succeduti nell’ultimo quindicennio, essendo apparsa ai più:  sul fronte politico, solo un impegno general generico non seguito da scelte normative e operative coerenti e, su quello sindacale, più uno slogan che una rivendicazione seria sulla quale aprire una vertenza altrettanto seria con l’A.D.

Il punto di svolta si è avuto attraverso il confronto tra Amministrazione e OO.SS. sugli schemi dei due decreti attuativi della delega per il riordino in chiave riduttiva delle FF.AA. (si legga il Notiziari n. 2/2014), che il Ministro Mauro e l’allora Sottosegretaria on. Pinotti hanno voluto e avviato e che è servito a mitigare in modo anche significativo gli effetti negativi di una legge delega, la n. 244/2012,  che noi abbiamo giudicato pessima sotto il profilo dell’attenzione al lavoro civile e contro la quale FLP DIFESA organizzò il 6 luglio 2012 una grande manifestazione nazionale.  Particolarmente importante è apparso a tutti il contenuto dell’art. 1,  comma 2-bis, let. e) del D. Lgs. 28.10.2014, n. 7  che prevede l’“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile di livello dirigenziale e non dirigenziale”.  Una novità significativa, frutto positivo di una azione unitaria, che giustamente le OO.SS. nazionali allora rivendicarono in pieno.

Piccolo, ma non insignificante problema: lo stesso articolo rinviava ad apposito “Regolamento” l’individuazione dei criteri per l’“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile”,  passaggio dunque cruciale e decisivo per dare gambe e concretezza alla “civilizzazione”,  rispetto al quale  il Vertice politico di allora, e in particolare l’allora Sottosegretaria Pinotti,  si era impegnato ad aprire rapidamente il confronto con le OO.SS. dopo l’entrata in vigore dei due decreti attuativi della delega.

E’ esattamente quello che non è avvenuto sinora, nonostante i ripetuti richiami venuti da FLP DIFESA,  e di cui c’è ampia traccia in tutti i nostri Notiziari sugli incontri con Ministra e Sottosegretario. Spiace constatare che quei richiami siano venuti solo dalla nostra O.S., e ne fanno fede i comunicati diffusi da CGIL-CISL-UIL dopo gli stessi gli incontri, dove il tema “Regolamento” sembra scomparso dall’agenda, compreso l’ultimo relativo alla riunione del 3 u.s. dal titolo consolatorio “Finalmente si comincia a ragionare”. 

Si comincia a ragionare de ché?  Sui soprannumeri, i dati forniti dall’A.D. sono vecchi come il cucco (31.12.2013)  e non più attuali;  sulla tabella di equiparazione,  a distanza di oltre un anno dall’accordo con l’allora Sottosegretario Pinotti (12.11.2014),  non si sa nulla;  sulle reinternalizzazioni,  il solito rinvio sine die e nessuna risposta sull’attuazione delle disposizioni recate dal D.Lgs. n. 8 (art. 2259-sexies COM);   sui permessi di servizio, a distanza di sei mesi dall’esplodere del problema, ancora nessun risultato pratico;  sul Regolamento,  infine,  e cioè sulla partita più importante, se ne parlerà a febbraio, e cioè dopo il Libro Bianco che recherà le scelte sul sistema Difesa dei prossimi quindici anni. Ma non sarebbe meglio discuterne prima,  per evitare di trovarci di fronte a scelte già operate, anche  con l’avallo del Parlamento,  e fissate da un Libro Bianco  le cui linee guida (si legga il Notiziario n. 71 del 3.07.2014) affermano che bisognerà  scegliere “quali ruoli prevedere per il personale civile della Difesa”. Insistiamo: non è meglio parlarne prima?   Ecco perché la  FLP DIFESA  non  ha condiviso la scelta del Sottosegretario,  apprezzata pare da CGIL-CISL-UIL, di differire il confronto sulla civilizzazione a febbraio e, dunque, a dopo il Libro Bianco.

Ma il Sottosegretario Rossi, da buon politico e da esperto in relazioni con la controparte essendo stato Presidente del COCER,   è stato  molto fine: da una parte ha rinviato a febbraio e cioè a dopo il Libro Bianco  il confronto sul Regolamento, dall’altra ci ha dato lo zuccherino invitandoci a fornire,  entro il 10 dicembre, “osservazioni scritte” sui temi della civilizzazione e ai fini della redazione del “Libro Bianco”.

La nostra O.S. ha risposto con garbo e disponibilità, nonostante la palese ed indigeribile scelta di differire ulteriormente il confronto, e si è da subito impegnata a fornire le proprie “osservazioni scritte” . Cosa che abbiamo puntualmente fatto, producendo (ed anche entro i termini di tempo fissati)  il documento che alleghiamo al presente Notiziario che reca “idee e proposte per una effettiva ed efficace civilizzazione”, un documento corposo, volutamente dettagliato, che rappresenta il nostro contributo alla discussione che verrà (si spera) per dare finalmente ruolo, funzioni e prospettive al personale civile. Attendiamo ora di conoscere i documenti delle altre sigle, invitate dall’on. Rossi a fornire i loro contributi.

Nell’invitare tutti i colleghi a leggere il nostro documento e a fornirci le loro considerazioni al riguardo, e ovviamente anche eventuali critiche e suggerimenti,  proviamo a darne  una rapidissima sintesi:

  • la “premessa” definisce, anche sotto il profilo storico, i temi e i problemi legati alla “civilizzazione” e segnala la “svolta” avvenuta con il D. Lgs. n. 7 (“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile di livello dirigenziale e non dirigenziale”) e con gli impegni programmatici espressi in Parlamento della Ministra, che, però,  non hanno ancora avuto alcun seguito;
  • il punto 2 ricorda l’importanza delle scelte ricondotte al Regolamento previsto dall’art. 1 del D.Lgs. n. 7, nel quale dovranno essere fissati i criteri” per l’attribuzione di compiti e funzioni al personale civile, e sostiene l’autonomia del percorso “Regolamento” rispetto a quello, definito parallelo dallo stesso on. Rossi, del “Libro Bianco” e pertanto chiede l’avvio del confronto tra le Parti anche prima di febbraio;
  • rispetto alle scelte più importanti demandate al “Regolamento”, la nostra O.S. esprime con chiarezza e con il supporto di argomentazioni riteniamo valide e convincenti, le seguenti posizioni e richieste:

     – conferma dell’attuale ripartizione di competenze tra area tecnico- operativa e area tecnico-amministrativa, e dunque tra SEGREDIFESA E STAMADIFESA, contro il dichiarato tentativo del Capo di SMD di depotenziare PERSOMIL e PREVIMIL alleggerendo così significativamente l’area del Segretariato, e cioè dell’area dove attualmente maggiore e  più qualificata è la presenza civile: si può pensare di civilizzare il Ministero  partendo dalla decivilizzazione di quel poco che oggi c’è?

     – preso atto che la pur importante previsione del D.Lgs. n. 7 e le linee programmatiche della Ministra non hanno modificato, allo stato, le scelte degli Organi Programmatori che, nella sostanza, disegnano e ridisegnano Enti a forte connotazione militare anche con riferimento a compiti e funzioni tecnico-amministrativi, si esprime il convincimento che solo la fissazione di criteri precisi e vincolanti – in primis per i Dirigenti – da recepire nel redigendo “Regolamento”, possa risolvere la partita;

      – afferma, e questo rappresenta per noi un punto davvero decisivo, che l’“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile” debba riguardare non solo i lavoratori di area 3^, ma anche quello delle altre aree, in particolare della 2^ area, all’interno della quale operano professionalità alle quali l’ordinamento assegna la possibilità di essere posti a capo di unità operative;

       – elenca minuziosamente le aree di attività all’interno della quali possano essere affidate ai lavoratori civili la direzione, la responsabilità e il coordinamento di Servizi/Sezioni e Reparti: lavorazioni; manutenzioni; infrastrutture; sperimentazioni; sanità; supporto; vigilanza; benessere; trasporti; amministrazione ed economato; governo del personale; formazione; logistica e gestione materiali; assicurazione qualità; sistemi informatici e antinfortunistica e igiene ambientale;

      – segnala le attuali criticità e formula alcune proposte in materia di formazione, atteso che non può esserci un serio processo di civilizzazione senza una formazione altrettanto seria  e adeguata.

     Questo il contributo di una O.S. che ha tenuto fede ai propri impegni; attendiamo ora una risposta altrettanto seria da parte del Sottosegretario, con le proposte dell’AD e il più rapido avvio del confronto.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 10.12.2014 Idee e proposte di FLP DIFESA sulla civilizzazione