Le disposizioni in legge di stabilità che interessano la nostra Amministrazione e più direttamente il personale civile e militare.

Notiziario n. 11 del 26 gennaio 2015 –

Il premier Renzi e il Ministro Padoan

Il premier Renzi e il Ministro Padoan

Seconda puntata dedicata alle novità introdotte dalla legge di stabilità 2015  (L. 23.12.2014, n. 190, il cui testo ripubblichiamo su questa stessa pagina). Con il Notiziario n. 5 del 12 gennaio u.s., abbiamo già fornito alcune informazioni di carattere generale, e in particolare i numeri del bilancio previsionale 2015 della Difesa, contenuti nella “Tabella 11”  allegata al Decreto MEF del 29.12.2014,  un bilancio che si attesta quest’anno poco al di sotto dei 20 mld di euro. Di questi,  13,5 mld ca. sono destinati alla c.d. “funzione difesa”, al cui interno crescono ancora le spese per il personale, viaggiando verso il 72% (personale militare, naturalmente, con un costo per gli ufficiali praticamente uguale a quello della truppa e quello per i marescialli quattro volte superiore a quello per i sergenti), mentre le spese di esercizio subiscono ulteriori e preoccupanti tagli. Per quanto riguarda la spesa per investimenti, il taglio di 550 mlm circa trova ampia compensazione attraverso il bilancio del MISE (Ministero per lo sviluppo economico) che da anni gestisce fondi destinati ad acquisti legati all’industria della Difesa (quasi 3 mld di euro, con un incremento di oltre 200 mln sul 2014): è qui che si trovano i finanziamenti per Eurofighter e investimenti aeronautici per le fregate FREMM, per il programma di blindati VBM e per le nuove navi della Marina. Se comprendiamo anche queste voci, la spesa destinata a nuovi sistemi d’arma supera allora i 5, 5 mld, francamente non poco dati i tempi che corrono.

Il “Fondo per le missioni internazionali di pace”  registra quest’anno un incremento di 850 milioni (sul 2015 e sul 2016),  in aggiunta ai 49,9 milioni di cui il capitolo risulta già dotato.

Questa seconda puntata, come anticipato, la dedichiamo invece ai provvedimenti d’interesse diretto del personale del Ministero Difesa, riproducendo lo schema già seguito nell’ illustrazione dei contenuti del disegno di legge di stabilità assegnato alla Camera dopo l’adozione in Consiglio dei Ministri del 15 ott. u.s.

DISPOSIZIONI A CARATTERE GENERALE

  • Il c.d. “bonus fiscale di 80 €”, originariamente previsto per il solo anno 2014, assume una connotazione organica ed entra stabilmente in busta paga.
  • Dal 1 lug. p.v., ritoccato il tetto di esenzione (da 5,29 a 7 €) per i buoni pasto in formato elettronico.

PUBBLICO IMPIEGO

  • Proroga del blocco economico dei contratti di lavoro del personale pubblico a tutto il 31.12.2015.
  • Estensione al 2018 della norma che prevede  il computo dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC)  in godimento al 31.12.2013, e dunque conseguente blocco del suo pagamento per il 2015, norma quest’ultima che presta il fianco a ipotesi di  ulteriori proroghe del blocco dei rinnovi dei CCNL..
  • Sbloccate per il personale del comparto sicurezza e difesa gli aumenti derivanti da promozioni, assegni di funzione, indennità operative, scatto parametro e rimosso il blocco delle retribuzioni al 31.12.2010 del personale contrattualizzato, e dunque anche dei dipendenti ministeriali, disposto dall’art. 9, comma 1, del DL 78/2010 per il quadriennio 2010-2013,  e successivamente esteso fino al 2014. Dunque, si potrà avviare una  nuova fase di passaggi interni, come la nostra O.S. ha già richiesto (vds. Notiziario n. 7/2015).

MINISTERO DELLA DIFESA

  • Taglio di oltre 500 mln. di € della dotazione finanziaria della Difesa (vds. elenco 3 della L.190, che pubblichiamo su questa stessa pagina).
  • Blocco degli automatismi stipendiali per il personale dirigente non contrattualizzato (anche FF.AA.) previsti dalla L. 448/1998, e pertanto il 2015 non sarà utile ai fini della maturazione di classi/scatti.
  • Abrogazione delle norme che prevedono per il personale delle FF.AA. (Ufficiali e per il ruolo di marescialli, Ispettori, sergenti, e altri) la promozione il giorno precedente la cessazione del servizio.
  • Riduzione dal 70 al 50% dell’indennità di ausiliaria, calcolata quale differenza tra il trattamento di quiescenza e quello del parigrado in servizio. Dunque, solo un piccolo segnale nella riduzione di questo privilegio di casta, che nel 2015 costerà allo Stato ( e a tutti i cittadini) oltre 440 mln di euro!
  • Riduzione del 50% degli incentivi per piloti (Ufficiali in SPE) e di quella per i controllori di volo (Ufficiali e Sottufficiali in SPE) e abolizione dei premi residuali.
  • Riduzione (-119 mln €) dell’autorizzazione di spesa relativa al riordino delle carriere del personale non direttivo/dirigente delle FF.AA., con trasferimento al bilancio dello Stato dei residui 2011-2014.
  • Abrogazione dell’indennità di trasferimento in patria di personale FF.AA., pari a trenta diarie intere di missione per il primo anno e del 30 % per il secondo, dopo l’impiego in Enti/organismi internazionali
  • Prolungamento da tre a quattro anni del personale trasferito all’estero e riduzione del 10% degli organici civili presso gli Uffici degli Addetti militari all’Estero.
  • Riduzione del 20% del personale assegnato agli Uffici di diretta collaborazione del Ministro.
  • Abrogazione dei c.d. “stage difesa”  nell’ambito delle iniziative di pubblicizzazione delle FF.AA. .
  • Medaglie mauriziane, concesse al personale militare con 10 lustri di servizio, coniate non più in oro.
  • Vietata la possibilità di esperire nuove gare o rinnovare i contratti in scadenza al 31.12.2014 per l’affidamento a terzi del servizio di trasporto collettivo del personale del MD mediante linee bus.
  • Energica riduzione del numero di alloggi ASIR (di rappresentanza), dagli attuali 55 a soli 6, che saranno assegnati solo ai Vertici mil. (Capo SMD; Capi SS.MM; Segr. Gen. e Cte Gen. Arma CC), con contestuale recupero ai fini della loro valorizzazione degli alloggi oggi in uso a Cti territoriali e altri.
  • Ulteriore taglio degli oneri per la progressiva riduzione dell’organico complessivo delle FF.AA. nella misura di 62,3 mln di € per l’anno in corso e del 12% a partire dal prossimo anno.
  • Accelerazione ed efficientamento delle procedure di dismissione in corso degli immobili del MD, inclusi quelli a carattere residenziale, i cui proventi verranno integralmente e definitivamente versati all’entrata del bilancio dello Stato, e non più riassegnati al nostro Ministero. In aggiunta, i bandi di gara verranno effettuati con prezzi-base ridotti del 20%. Destinati all’entrata del bilancio dello Stato anche le risorse derivanti dalla cessione di quote di fondi comuni di investimento immobiliare. Il MD dovrà mettere a reddito, vendendo o affittando,  i propri immobili per circa 220 mln di € e ove tale somma non dovesse arrivare, è previsto il blocco di una somma pari nel bilancio della Difesa.
  • Abrogazione della norma che prevede l’attribuzione del grado di tenente generale o corrispondente, ancorchè non organicamente previsto, agli Ufficiali più anziani di vari Corpi (TRAMAT, Commissariato, Sanità, Capitanerie di Porto e ruolo armi AM) se in possesso di un’anzianità minima pari a un anno nel grado di maggiore generale o corrispondente.
  • Assegnazione a Difesa Servizi SpA delle risorse aggiuntive, rispetto a quelle iscritte a bilancio, derivanti dai servizi resi a terzi e dalla gestione economica dei beni del Ministero difesa.

Come si ricorderà, invece, le norme destinate  al nuovo  riordino in chiave riduttiva degli Uffici Giudiziari e quelle che riguardavano la riduzione del numero di delegati e delle spese delle Rappresentanze Militari, entrambe presenti nel d.d.l. originario del Governo, dovrebbero trovare in altri veicoli normativi.

AGENZIA INDUSTRIE DIFESA

  • differimento al 31.12.2016 del termine previsto dalla L. n. 13/2012 per la “liquidazione”  degli Enti che non abbiano raggiunto la capacità  di  operare  secondo  criteri  di economica gestione”.
  • proroga di solo un terzo dei contratti attualmente in essere in Agenzia;
  • riduzione non inferiore al 60% delle spesa 2014 per il personale con contratto a tempo determinato
  • rideterminazione in numero di 12 degli Uffici dirigenziali non generali dell’Agenzia.

Che dire,?  Innanzitutto che i tagli sono di entità modesta,  e non quelli paventati dai Vertici.  In secondo luogo,  che si colgono certamente alcuni segnali volti alla riduzione dei tanti privilegi e sprechi che ancora esistono da noi,   ma che sono, purtroppo, ancora timidi e poco incisivi (si pensi solo all’ ausiliaria). Ci sarebbe voluto ben altro!  Sulla nostro sito, parte alta della home page, abbiamo aperto un sondaggio, al quali vi invitiamo a partecipare.

Dunque, un bilancio Difesa in linea con le scelte di bilancio dello Stato: tanto fumo e davvero poco arrosto!

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: L.23.12.2014, n.190 – Legge di stabilità 2015

Allegato 2: Riduzione dotazione finanziaria Ministero Difesa (elenco n.3, L.190-2014)