Il generale Danilo Errico nominato dal Consiglio dei Ministri nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito

Notiziario n. 21 del 23 febbraio 2015 –

Il gen. CA Danilo Errico, nuovo Capo di SME

Il gen. CA Danilo Errico, nuovo Capo di SME

Il generale di C.A. Danilo Errico è il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. E’ stato nominato, su proposta della sen. Pinotti,  dal Consiglio dei Ministri nel corso dell’ultima riunione del 20 u.s., in sostituzione del gen. Claudio Graziano, che dal 28 p.v. assumerà l’incarico di Capo di Stato Maggiore Difesa.

La riunione del Consiglio dei Ministri era particolarmente attesa per il preannunciato varo definitivo dei decreti legislativi del c.d. “Jobs Act”,  recanti disposizioni attuative in materia del “contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti” introdotto dalla legge delega per la riforma del mercato del lavoro, Legge 10.12.2014, n. 183.  Come è noto ai colleghi, le scelte operate dal Governo con questa legge  sono state fortemente contrastate dalla nostra Confederazione CSE,  che ha chiamato allo sciopero il 12 dicembre u.s.  i lavoratori che sono scesi in piazza per cambiarle, ma evidentemente il Governo è andato in tutt’altra direzione.  Alcune novità recate dai decreti attutivi appaiono  molto gravi,  e, tra queste,  la conferma dei licenziamenti collettivi e la non reintegra nei licenziamenti disciplinari, nonostante il diverso parere del Parlamento.  Una vicenda, questa,  che dovremo seguire da vicino stante l’annunciata intenzione del Governo di estenderne alcune norme anche al P.I., introducendole all’interno del “d.d.l. Madia” attualmente in Senato.

Ma torniamo alla nomina del gen. Errico.  Era uno dei papabili, come avevamo anticipato nel nostro Notiziario n. 10 del 22 gennaio 2015,  anche se il nome più gettonato allora era quello dell’attuale Segretario Generale/DNA, gen. E. Stefanini. Ma, come si sa, chi entra in conclave da papa ne esce spesso da cardinale…

Queste alcune sue brevi note biografiche, tratte dal web. Sposato con due figli, il gen. Errico è nato a Torino l’11 luglio 1953 ed ha frequentato il 155° corso dell’Accademia Militare di Modena. Tenente dei Bersaglieri, nel 1983 diventa pilota d’elicotteri in seno all’Aviazione dell’Esercito.  Promosso Generale di Brigata nel 2003, ha comandato la Brigata italiana in Kossovo e, successivamente,   prima la brigata italo-tedesca in Kosovo nell’ambito della missione KFOR, e dopo nel 2006 la regione Ovest di Isaf a Herat in Afghanistan. Promosso Generale di Divisione nel 2008,  è stato Capo del III Reparto SME (Impiego delle Forze e Centro Operativo Esercito),  quindi Comandante del 1° Comando Forze di Difesa in Vittorio Veneto (TV); infine, da gennaio 2013,  ha assunto e sinora disimpegnato l’incarico di Sottocapo di SMD.

Verosimilmente,  il gen. Errico assumerà l’incarico di nuovo Capo di SME il 28 p.v., in coincidenza con l’abbandono dell’incarico da parte del gen. Claudio Graziano, nominato nuovo Capo di SMD in sostituzione dell’amm. Binelli Mantelli dal Consiglio dei Ministri tenutosi la vigilia di Natale.  E lo assumerà  in un momento particolarmente complesso nella vita dell’Esercito,  che  è chiamato da qui al 2019 ad un profondo riassetto organizzativo in chiave fortemente riduttiva, in attuazione della Legge 244/2012 e del D. Lgs. n. 7/2014.

A giorni si attendono alcuni decreti estremamente importanti, già firmati dalla Ministra Pinotti e in fase di registrazione alla Corte dei Conti, il primo dei quali riguarderà importanti provvedimenti di riorganizzazione/soppressione previsti per il 2015   e, ancora,  i quattro importantissimi decreti ministeriali di riordino dei Poli dell’Esercito (POLMANT NORD di Piacenza; POLMENT SUD di Nola; POLMANTEO di Roma e PMAL di Terni), a seguito della cui entrata in vigore verranno avviati  i tavoli di confronto con le OO.SS., prima sul livello nazionale e successivamente sui livelli locali con OO.SS./RSU, con l’obiettivo  di discutere e definire la configurazione di ciascun Polo a valle degli Uffici.  A fronte di queste scadenze, siamo convinti che, anche con il nuovo Capo di SME continueranno i rapporti molto positivi che hanno contraddistinto in questi ultimi anni  le relazioni sindacali nazionali con SME, e in primis con RPGF e DIPE.

(Giancarlo Pittelli)