Partito il tavolo tecnico per l’attribuzione di compiti e funzioni ai civili. Manca la calendarizzazione, occorre fare presto

Notiziario n. 79 del 16 luglio 2015 –

La dr.ssa A. Fava con la sen. Pinotti nel saluto dopo la nomina della Ministra

La dr.ssa Fava con la sen. Pinotti nel saluto al Gabinetto dopo la nomina a Ministra

Prima riunione, oggi, del tavolo tecnico finalizzato ad esaminare e approfondire temi e problemi legati all’individuazione dei “criteri”  per  l’“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile di livello dirigenziale e non dirigenziale”, da inserire nel “Regolamento” ex art. 1 del D. Lgs n. 7/2014.

Come si ricorderà, questa previsione normativa aveva costituito l’approdo certamente più significativo del confronto tra A.D. e OO.SS. nazionali sugli schemi di decreti attuativi della delega (luglio 2013), accompagnato dall’impegno dell’allora Sottosegretario Pinotti ad avviare il confronto con il Sindacato subito dopo la loro entrata in vigore.  Impegno poi disatteso sino ad oggi, nonostante quella Sottosegretaria fosse nel frattempo diventata Ministra e nonostante, in sede di presentazione del proprio programma, avesse avuto parole nuove e significative sulla necessità di valorizzazione della componente civile (audizione del 15 marzo 2014).  Quindici  mesi e oltre trascorsi invano, nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni venute per quasi un anno dalla sola FLP (ne fanno fede i diversi comunicati pubblicati nei diversi siti),  ora però fortunatamente in ottima compagnia di tutte le sigle sindacali che, all’unisono, rivendicano oggi la messa a punto di questo Regolamento come la prima e più importante delle questioni da affrontare. Un ritardo che abbiamo scontato anche in questi ultimi tempi: quando molto giustamente OO.SS., nazionali e locali,  denunciano la scarsissima civilizzazione nell’operazione di riordino degli Stabilimenti industriali (Poli ed Arsenali), è di tutta evidenza che se il Regolamento ci fosse stato, gli esiti sarebbero stati certo diversi. Ma tant’è, oramai quello che è fatto è fatto,  e allora cogliamo il positivo nell’avvio di questo tavolo. Che però dovrà camminare speditamente, evitando così di aggiungere ulteriori ritardi a quelli già registrati.

La riunione tecnica di oggi è stata presieduta dalla Vice Capo di Gabinetto, dr.ssa Antonietta Fava, che ha portato il saluto del Sottosegretario Rossi, ed è stata quindi introdotta dalle relazioni tecniche del 1° Reparto di SMD attraverso gli interventi prima del gen. U. Baldi e poi del col. A. Genovese, che hanno fatto una fotografia dell’esistente e messo a fuoco aspetti e analisi sottese al lavoro del tavolo tecnico.

Fotografia attuale: il personale civile della Difesa risulta oggi impiegato in tre macrosettori: il primo, quello amministrativo (gestione patrimoniale e finanziaria; gestione personale e matricola; contenzioso; contrattualistica e procurement); il secondo, quello tecnico (ricerca e sperimentazione; informatica; logistica; manutenzioni; meteorologia e antinfortunistica);  in ultimo , quello sanitario.   In base ai dati forniti da SMD, il personale civile con incarichi di responsabilità sarebbe oggi pari al 70% nel settore amministrativo,  al 72 % in quello tecnico e solo al 25% in quello sanitario. SMD non ha riferito in che modo e attraverso quali criteri sia stata operata detta rilevazione sulle posizioni di responsabilità,  che a lume di naso,  a noi sembrano francamente  ottimistiche.  Ci sarà però modo e tempo per comprenderlo.  Per quanto attiene alle questioni sottese al lavoro del tavolo tecnico, SMD ha indicato la necessità di approfondire alcuni aspetti (rimodulazione dei settori d’impiego; l’impiego in altri settori anche nuovi, come la cooperazione internazionale; l’incremento di responsabilità per il personale di area 3^; la connessione tra profili professionali e incarichi di responsabilità)  e di operare le scelte all’interno di un quadro di situazione  che tenga dentro più cose: la funzionalità degli Enti; le diverse tipologie di incarichi di responsabilità, alcune tipizzabili come civili in senso stretto e altre ascrivibili ad una linea di confine; la connotazione militare per alcuni incarichi in alcuni settori; l’armonizzazione con il modello a 20.000 previsto dalla legge 244/2012; infine, la previsione di procedure alternative in caso di mancata copertura di incarichi di responsabilità. Gli obiettivi finali da traguardare, ha concluso SMD, sono la valorizzazione del personale civile, l’attribuzione di maggiori responsabilità e infine, una maggiore integrazione tra componente militare e componente civile.

E’ poi seguito il giro di tavole con gli interventi di tutte le OO.SS. che hanno sostanzialmente parlato all’unisono e, pur con differenti sottolineature, rappresentato posizioni tra loro unitarie  e convergenti.

Nel suo intervento, la nostra O.S. ha innanzitutto dato atto della portata in un qualche modo storica del tavolo odierno, che finalmente, a oltre vent’anni dalla riforma Andreatta,  affronta per la prima volta l’argomento civilizzazione.  Non va però dimenticato  il corposo ritardo con il quale questo tavolo comunque parte,  quindici mesi dopo l’entrata in vigore del D. Lgs. 7,  che obbliga tutti gli attori a intensificare al massimo i tempi del confronto tecnico per poter rapidamente poi andare al tavolo politico, che è poi quello delle scelte finali. Occorre dunque fare presto, e pertanto serve sin da subito decidere una programmazione dei lavori molto stretta, sul tipo di quella positivamente sperimentata ai tempi del confronto tecnico sugli schemi dei DD. LLgs. attuativi della delega (anche allora era luglio, anno 2013). Come allora, anche ora c’è la necessità di fare presto, e dunque occorre procedere con estrema speditezza.

Ma per farlo, occorre confrontarsi su una base concreta. FLP DIFESA ha apprezzato lo sforzo di SMD di definire il quadro di situazione di partenza: la fotografia dell’esistente, le problematiche in campo, gli aspetti da approfondire, gli obiettivi da fissare. Uno sforzo serio, apprezzabile e da noi apprezzato,  che rappresenta certo una buona base di partenza, ma che presenta un unico vero limite: la mancanza di un ben definito orizzonte temporale (“quanto tempo ci diamo”?).  Un limite, questo, da colmare subito. E, subito dopo, l’AD deve iniziare a mettere sul tavolo le proprie proposte concrete: le OO.SS. hanno da tempo avanzato le proprie, per quanto ci riguarda FLP DIFESA ha predisposto un documento molto dettagliato nei contenuti (vds Notiziario n. 130 del 12.12.2014), inviato al Sottosegretario in pari data data  e che ad ogni buon conto ripubblichiamo su questa stessa pagina,  e anche altre sigle (poche, per la verità) lo hanno fatto. Dunque, noi la nostra parte l’abbiamo fatta, ora è davvero tempo che l’AD faccia la propria. E la faccia, guardando certamente all’area 3^ per l’individuazione delle posizioni di responsabilità, ma anche all’area 2^ all’interno della quale, ordinamento professionale e declaratorie alla mano, ne dovranno essere individuate.

Quello che a nostro avviso non deve più accadere è subordinare il confronto sul Regolamento al Libro Bianco: l’AD lo ha già fatto una volta, era il 22 novembre 2014, quando il Sottosegretario  Rossi espresse l’avviso che l’avvio del tavolo sul Regolamento dovesse essere posticipato all’uscita del Libro Bianco.  In quella circostanza (si veda il Notiziario n. 122 di pari data), esprimemmo l’idea (e fummo allora purtroppo i soli a farlo) a che il “confronto sul “Regolamento” accompagni,  e non segua,  il “Libro Bianco” , atteso che “il Regolamento ex art. 1  D. Lgs. n. 7, rappresenta davvero la “madre di tutte le questioni”, e che  i due percorsi possono avere  “percorsi paralleli”, che quindi possono (e per noi devono) rimanere separati, anche se poi non potranno non incrociarsi tra loro”.  Continuiamo a pensarla così, anzi le nostre convinzioni, alla luce di quanto avvenuto,  si sono addirittura rafforzate.  Se qualcuno pensa di utilizzare strumentalmente il Libro Bianco per un ulteriore rinvio sine die della partita sul Regolamento, troverà in noi un contrasto forte:  d’altronde, è ben nota la nostra fermissima opposizione alle scelte del Libro Bianco (avremo già scritto una diecina di Notiziari al riguardo), figuriamoci se possiamo immaginare di attendere l’attuazione delle infelici scelte del Libro Bianco per discutere di civilizzazione……..

Avviare una discussione che abbia l’obiettivo di traguardare una efficace civilizzazione, significa però porsi anche il problema legato alla tabella di corrispondenza tra gradi militari e posizioni civili. La proposta convenuta e condivisa con l’AD (allora Sottosegretario Pinotti) prevede il transito dei Sottufficiali in area 2^ e degli Ufficiali in area 3^: era il 22 novembre 2013, si veda il Notiziario n. 122 di pari data. Dopo di allora nulla, e le risposte fornite dall’AD alle ripetute sollecitazioni delle OO.SS. sono state del tipo “la tabella è ferma in FP”. Sono passati 20 mesi 20, la cosa comincia francamente a puzzare un po’,  e dopo aver letto il Libro Bianco (art. 217, dove si parla di incarichi di responsabilità per i Marescialli) ) ancor di più.  Non è che ci troveremo di fronte a qualche spiacevole sorpresa, magari scaricata sulla FP? In ogni caso, parlare di civilizzazione significa anche parlare di tabella di coorrispondenza, atteso che la stessa rappresenta un punto di riferimento in materia di  configurazione e assegnazione delle responsabilità.

Infine abbiamo ricordato all’AD. che, giusta risposta dell’on. Rossi alla nostra domanda, il tavolo tecnico dovrà occuparsi pure delle riorganizzazione e delle competenze dell’area TA, con la rivisitazione del DM 22.01.2013.

Infine, preso atto che tutte le OO.SS. hanno posto come prioritaria la “questione tempi”, la dr.ssa Fava si è riservata, entro i primi giorni della prossima settimana, di comunicarci la calendarizzazione dei lavori del tavolo.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Il documento di FLP DIFESA con le proposte sulla c.d. civilizzazione (inviato al Sottosegretario il 12 dicembre 2014)