L’audizione in Commissione Difesa della Camera del Capo di SMD. Scarsa attenzione alle questioni del Libro Bianco

Notiziario n. 87 del 10 agosto 2015 –

Il gen. Graziano in audizione alla Camera il 6 agosto 2015

Il gen. Graziano in audizione alla Camera il 6 agosto 2015

Era molto attesa l’audizione in Commissione Difesa della Camera del Capo di SMD, gen. C. Graziano, e cioè del Comandante in capo delle FF.AA.italiane. Già programmata per il 31 luglio u.s., l’impegno era poi stato annullato per un problema tecnico  e quindi riprogrammata al 6 agosto dal nuovo Presidente, l’on. Francesco Saverio Garofani.

Diciamo subito che la “performance” del gen. Graziano non è piaciuta granchè.  Doveva essere il Libro Bianco, con le problematiche annesse e connesse che si porta dietro, ad essere al centro del confronto, e in particolare lo sviluppo dei lavori del Comitato Guida  e dei diversi “gruppi” che vi stanno lavorando intensamente in SMD.  Invece il gen. Graziano ha parlato più di scenari e criticità nei teatri internazionali, in particolare nell’area euro-mediterranea (ad un certo punto, è sembrato quasi di ascoltare l’audizione del Ministro degli Esteri),  lasciando così al Libro Bianco – forse volutamente – un posto del tutto secondario.

Il gen. Graziano ha parlato molto dei rischi legati alla situazione internazionale, in particolare quella libica, di cui ha elencato le diverse criticità;  ha quindi affermato che, “è evidente la necessità di definire con coerenza e chiarezza quelle che sono le aree di prioritario interesse nazionale in cui essere in grado di intervenire”, anche perché mentre “aumentano i rischi per la sicurezza, diminuiscono le risorse finanziarie”, segnalando che le spese per il personale hanno già superato il 73%, con una grave contrazione dell’ esercizio.  Ha poi delineato il quadro degli impieghi operativi attuali: 12.000 gli uomini impiegati, di cui 5000 nelle missioni all’estero e i restanti 7000 in operazioni in Patria (“strade scure”; “mare sicuro”; etc.).  Infine, ha fatto un excursus storico che, partendo dalla riforma Andreatta e passando attraverso l’introduzione del modello professionale,  è poi approdato alla L. 244/2012 (riassetto delle FF.AA.), di cui il gen. Graziano ha però dato una lettura riduttiva in chiave solo economicistica. Infine ha parlato del LB  (“molto atteso da noi militari”), il cui obiettivo è una  “razionalizzazione e modernizzazione delle FF.AA.” per cui occorre dare “massima priorità al processo di integrazione interforze”  e consolidare “nel vertice delle FF.AA. il ruolo di una “unica regia” (quello del CaSMD, appunto).  Solo un fugace accenno, invece,  ad alcune delle novità epocali in esso contenute (DNAL che accorpa DNA e Logistica, alle dipendenze del CaSMD) e invece proprio nulla su:  crescita  del ruolo  del CaSMD e connesso depotenziamento delle FF.AA.; incremento incarichi di vertice;  LB come “direttiva ministeriale”  e non coinvolgimento del Parlamento sulle scelte riformatrici; etc. etc..

Sul personale civile, il solito richiamo alla necessità di “valorizzarne il ruolo”,  zero richiami alla c.d. “specificità” e l’auspicio di “più integrazione con i militari”   e  per l’“attribuzione di incarichi di maggiore responsabilità”.

Di questo tentativo da parte del gen. Graziano di eludere nella sostanza i temi veri della discussione sul LB,  se ne è accorto subito l’on. G. P. Scanu, di nuovo capogruppo PD in Commissione, che ha innanzitutto chiarito che ci sarà certamente bisogno di ulteriori approfondimenti (prevista a settembre una nuova audizione),  ha contestato decisamente la lettura economicistica data dal CaSMD sulla L. 244 che “ha invece operato scelte strutturali, conferendo al Parlamento un ruolo essenziale nelle scelte in materia di Difesa” e ha concluso dicendo che il LB “non è un atto legislativo, ma un atto del Governo”,  le cui scelte dovranno passare in Parlamento. Parole nette e chiare, nelle quali ci ritroviamo pienamente atteso che sono le cose che FLP DIFESA ha detto sin da subito, e che danno anche il senso del tentativo di fuga in avanti operato dalla Ministra  che rischia però ora di trovare sul LB contrasto e opposizione nelle Camere,  come è dimostrato dal fatto che l’intervento dell’on. Scanu  è stato ripreso e dichiaratamente condiviso da altri parlamentari, a partire dall’ex Presidente Vito di FI.  A settembre ne vedremo delle belle, Ministra avvisata mezza salvata…

Un’ ultima annotazione: l’on. Vito ha  protestato perché la vicenda dei fucilieri MM Latorre e Girone non ha trovato alcuno spazio nell’intervento iniziale del gen. Graziano. E la cosa è apparsa davvero un po’ strana…..

(Giancarlo Pittelli)

*   Il video integrale dell’audizione del CaSMD del 6 agosto 2015 in Commissione Difesa della Camera  (clicca e ascolta)