Il Governo latita sui problemi del Pubblico Impiego. Per FLP, la risposta non può che essere una nuova stagione di lotta

Notiziario n. 100 del 22 settembre 2015 –

imagesRiportiamo di seguito il Notiziario FLP n. 39 del 17.09.2015 con il quale la nostra Federazione fa un punto di situazione, mentre il Governo sta mettendo a punto la manovra finanziaria 2016, sulle problematiche vecchie e nuove che affliggono  il pubblico impiego e sulle necessarie iniziative di contrasto da porre in essere urgentemente.

” Nonostante la sentenza della Corte che si è pronunciata positivamente sul ricorso della FLP mirato a ottenere lo sblocco dei contratti nazionali di lavoro nel pubblico impiego, il Governo continua a fare orecchie da mercanti e lancia segnali sempre più preoccupanti che lasciano intravvedere una volontà, neanche troppo mascherata, di arrampicarsi sugli specchi e non ottemperare, o a farlo solo apparentemente, a quanto disposto dalla Corte.

Come se non bastasse,  nella legge di assestamento di bilancio, approvata nei giorni scorsi al Senato e ora all’esame della Camera, il Governo per cercare di fare quadrare i conti in rosso a causa delle stime sbagliate derivanti da un calo delle entrate fiscali, dovuto in buona parte all’indebolimento delle politiche di contrasto all’evasione fiscale, ha pensato bene di non attribuire circa 80 milioni di euro ai Fondi di amministrazione, con il risultato di tagliare in modo ancora più drastico le già esigue risorse destinate alla produttività.

Una manovra inaccettabile che va respinta con forza.

E diciamo anche con chiarezza che nessuno pensi di barattare il reintegro di queste risorse, che ci spettano e sono già nostre, con un ulteriore rinvio dell’apertura della fase negoziale per il rinnovo dei contratti nazionali.

O che questo possa giustificare l’ignobile silenzio del governo sul rinnovo contrattuale!

L’iniziativa sul salario e sui diritti si intreccia con la difesa dei livelli di presenza e di democrazia sui territori.

Sta entrando infatti prepotentemente nella fase operativa l’operazione voluta da Monti con la spending  review di smantellamento degli Uffici sul territorio e di sostanziale depotenziamento delle Amministrazioni centrali.

L’inaccettabile operazione di chiusura di 23 Prefetture che segue di qualche mese quella delle Ragionerie territoriali dello Stato ( che già avevano visto scomparire qualche anno fa le Direzioni Provinciali del Tesoro) da il segno di quanto sta già avvenendo e  dovrà avvenire nei prossimi mesi con controriforme dipinte come azioni di rinnovamento  che non razionalizzano un bel nulla, non rendono più operative e fruibili le strutture, ma tagliano servizi, presidii  di legalità e colpiscono nella carne viva i diritti di decine di migliaia di lavoratori  e lavoratrici, alle prese con spostamenti di centinaia di chilometri per mantenere ( per quanto ?) il posto di lavoro, dopo essersi visto ridurre drasticamente lo stipendio.

La nostra opposizione a queste politiche miopi viene da lontano e le nostre iniziative in questi mesi si sono dispiegate su vari fronti:

  • Mobilitazione negli Uffici e sui territori;
  • Iniziative, anche giurisdizionali, contro le ingiustizie e le sopraffazioni perpetrate ai danni dei lavoratori per vedere riconosciuto il diritto alla contrattazione, alla professionalità ed alla dignità del nostro lavoro;
  • Sensibilizzazione della società civile , delle associazioni, dei gruppi parlamentari per cercare di uscire dall’isolamento in cui hanno cercato di rinchiudere il lavoro pubblico, testimoniando in tutte le sedi possibili le nostre buoni ragioni;
  • Partecipazione ad iniziative di democrazia diretta e di difesa della partecipazione e dei diritti come ad esempio l’adesione alla campagna referendaria di Possibile contro il JobsAct e la “buona” scuola, che  lo ricordiamo è ancora in corso (la raccolta di firme termina a fine settembre)  e per la quale chiediamo a tutti i lavoratori di continuare a firmare;
  • Contrasto alla politica di divisione tra pubblico e privato, garantiti e non garantiti, cercando di trovare un terreno comune di iniziativa e di proposta.

 Su questa strada intendiamo andare  avanti con convinzione e decisione, perché la situazione è certamente difficile, ma è anche più in movimento di quanto non lo fosse fino a qualche mese fa, prima della pronuncia della Corte.

Nelle prossime ore comunicheremo in dettaglio a tutte le nostre strutture le iniziative che come FLP metteremo in campo da subito per ridare fiato, forza e gambe alle nostre proposte e rivendicazioni.

                                         LA SEGRETERIA GENERALE FLP”