Incontro con il Sottosegretario Rossi. Mancano ancora risposte risolutive, in particolare quelle necessarie alla chiusura dell’accordo nazionale sul FUA 2015

Notiziario n. 112 del 14 ottobre 2015 –

Il Sottosegretario Rossi saluta un militare in servizio

Il Sottosegretario Rossi saluta un militare

Un’altra riunione interlocutoria, quella di oggi pomeriggio con il Sottosegretario Rossi, ancora una volta priva di risposte esaurienti e risolutive in ordine alle questioni da noi poste.  E’ questo il succo del confronto odierno con l’on. Rossi,  peraltro molto franco e approfondito, che è servito a mettere sul tavolo le rispettive posizioni e a noi di operare alcune riflessioni.  Ma andiamo per ordine sugli argomenti trattati.

FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE (FUA) 2015

E’ il problema con i maggiori caratteri di urgenza.  E’ la prima volta in assoluto che,  a metà ottobre, non si sia ancora chiusa la trattativa nazionale,  motivo per il quale i tavoli locali sono in una situazione di blocco,  atteso che la trattativa locale è necessariamente subordinata a quella nazionale.  Dei problemi che ne sono alla base,  abbiamo ampiamente riferito nel Notiziario n. 105 del 29.09.2015  diffuso dopo la seconda riunione a PERSOCIV.  Il primo di questi problemi ha trovato fortunatamente oggi risposta da parte del Sottosegretario: la dotazione del FUA 2015 (parte fissa), inizialmente calcolata in 52.860.917 €,  godrà di una implementazione di circa 6 mln in conseguenza del ricalcolo operato in applicazione della circolare MEF n. 20/2015.  Era quello che avevamo ipotizzato nel Notiziario sopra richiamato, e che oggi ha trovato conferma.  Rimane  però ancora aperto il problema del taglio delle risorse variabili dei Fondi Unici di Amministrazione  contenuto nel DDL di assestamento del bilancio 2015 (per il nostro FUA, nel 2014 sono state pari a € 1.128.838),  la cui risposta deve però venire dal Parlamento.  Ancora buio, invece, sul fronte relativo ai criteri di distribuzione del FUS, che blocca allo stato la definizione dell’accordo nazionale, in quanto non esiste al momento un sistema di valutazione in ambito difesa che fissi i criteri per la distribuzione selettiva del FUS (Fondo di Sede). Cancellata dalla FP la norma fissata negli accordi FUA precedenti (distribuzione FUS con range tra 1 e 1,50),  e non ancora varato il sistema di valutazione della performance individuale dopo la sospensione decisa nel 2012 dal Sottosegretario Magri, non esiste allo stato nell’AD un sistema di valutazione cui far riferimento per la distribuzione del FUS.  Per il 2014, il problema era stato superato con la determina firmata dall’on. Rossi in data 15.02.2015, che recuperava il sistema di valutazione cassato dalla FP;  per il 2015, invece, non c’è ancora nulla, atteso che la determina firmata dal Sottosegretario in data 1.08.2015 impegna l’AD al finanziamento della produttività progettuale del 2016,  ma nulla dice invece sui criteri di distribuzione per il  FUS 2015. Un buco enorme, reso ben evidente nella bozza di accordo predisposta da PERSOCIV dai puntini sospensivi e dalla mancanza della data che chiude l’art. 12, comma 2,  che FLP DIFESA ha chiesto venga rapidamente risolto e rispetto al quale l’on. Rossi si è impegnato ad approfondire la questione e a dare risposta.

L’ultima questione  rappresentata da FLP DIFESA fa riferimento ai passaggi interni con decorrenza 1.1 2015 previsti dalla bozza di accordo presentata da PERSOCIV. Come già precisato nel Notiziario n. 105,  il numero dei passaggi interni previsti risulta complessivamente pari a n. 1095,  numero che trae origine dalla attuali disponibilità di fascia derivanti al 1.01.2015 dal rapporto tra l’organici di fascia di cui al DM 19.11.2014 e presenze effettive, ricomprendendo nel calcolo anche gli ipotizzati transiti dalla fascia inferiore.  Un numero, però,  decisamente basso rispetto alla attese dei colleghi, dopo 6 anni di blocco di contratti e retribuzioni,  e che pertanto deve essere incrementato. La nostra idea, coerente con quanto abbiamo sostenuto ai tavoli con SMD sullo schema del DM,  è di attribuire una connotazione meramente ricognitoria  ai numeri di fascia in esso contenuti,  affinché  la contrattazione nazionale fissi un numero di passaggi superiori,  accantonando le occorrenti relative somme. Ne riparleremo sul tavolo a PERSOCIV.

TABELLA DI CORRISPONDENZA MILITARI CIVILI.

La novità, se così possiamo chiamarla, è la lettera prot. 1191 di ieri inviata dall’on. Rossi alla Ministra della FP Madia, nella quale, dopo aver confermato la proposta convenuta in data 22.11.2013 dall’allora Sottosegretario Pinotti con le OO.SS. nazionali, chiede di accelerare al massimo i tempi di recepimento in DPCM e suggerisce di incontrare le rappresentanze civili e militari. Tutto qui.  Nel suo intervento, FLP DIFESA ha preso atto dell’iniziativa, che però giunge un po’ tardiva, attesi i quasi due anni trascorsi invano e che il DPCM con le tabelle di corrispondenza tra i comparti del P.I. hanno già visto la luce.  La nostra O.S. ha espresso comunque apprezzamento al Sottosegretario per la riconferma delle scelte che sottendono quella tabella (U. in area 3^, SU in area 2^) e ha rappresentato la necessità che il DPCM veda preso la luce.  FLP DIFESA ha quindi riproposto la richiesta già avanzata con la nota del 14 set. u.s. di un tavolo tecnico specifico in merito alle problematiche legate al transito del personale ex militare nei ruoli civili ex DIM 18.04.2002, per fare un punto di situazione sulle posizioni in soprannumero dopo la “sanatoria” del 2012 post DL 95, che ha indirettamente prodotto quasi 1.500 eccedenze civili ancora non definitivamente azzerate e che altre potrebbe produrne, e di altre problematiche comunque legato al transito nei ruoli civili. Il Sottosegretario ha risposto positivamente alla nostra richiesta e ha impegnato SMD a indire a breve una riunione.

REGOLAMENTO SU FUNZIONI E COMPITI DEL PERSONALE CIVILE

Come da nostra richiesta, il Sottosegretario ha confermato la ripresa dei lavori del tavolo tecnico OO.SS./AD, coordinato dal Vice Capo di Gabinetto, che ha il compito di esaminare e approfondire temi e problemi legati all’individuazione dei “criteri”  per  l’“attribuzione di compiti e funzioni tecnico-amministrativi al personale civile di livello dirigenziale e non dirigenziale”, da inserire nel “Regolamento” ex art. 1 del D. Lgs n. 7/2014.  La prima riunione, avvenuta  a oltre 18 mesi dall’entrata in vigore del D.Lgs n. 7. nonostante le nostre ripetute sollecitazioni al riguardo e di cui c’è traccia nei Notiziari, si è tenuta solo in data 15.07.2015  (si veda il Notiziario n. 79 di pari data) e non  ha ancora avuto seguito. Quando  si dice la tempestività!  In materia di personale civile non manca mai, come la storia purtroppo insegna!

PROBLEMATICHE INTERNET

Il Sottosegretario ha confermato che sono in via di soluzione le problematiche innescate dalle restrizioni imposte da SMD nell’accesso ai siti web,  che hanno creato notevoli problemi all’interno dei nostri Uffici limitandone l’operatività e le attività d’istituto, come da noi segnalato con nota all’on. Rossi del 31 luglio. Resi accessibili a tutti gli operatori i siti web di tutte le OO.SS., ivi compreso naturalmente il nostro.

“SPECIFICITA’” DEL PERSONALE CIVILE DEL M.D.

IL Sottosegretario ha confermato la road map già nota: il “Gruppo di lavoro” costituito con DM 15.06.2015 dovrebbe concludere il suoi lavori entro fine ottobre/metà novembre (la seconda riunione, prevista per oggi, è comunque saltata…);  poi si aprirà il confronto con le OO.SS. per l’esame delle proposte del Gruppo;  infine, in ordine alle scelte finali, la verifica di sostenibilità in sede MEF e FP.  Va precisato che il Sottosegretario non ha mai parlato in riunione di “specificità” o di transito nelle categorie speciali; inoltre, che ha dato all’iniziative dell’AD una connotazione essenzialmente economica senza però mai dare cifre  (i famosi 220 mln ipotizzati da qualcuno), ben consapevole che nel momento in cui si tagliano in finanziaria le risorse per il MD e si rendono disponibili  solo 4/500 milioni per il rinnovo contrattuale di 2,5 mln di lavoratori pubblici,  parlare di  220 milioni da destinare al solo personale civile della Difesa appare operazione né facile nè agevole. Come già detto nel Notiziario n. 108 sull’argomento (oltre 1500 accessi sul nostro sito in pochissimi giorni!),  attendiamo le proposte e poi diremo la nostra.

Questi gli argomenti trattati, rispetto ai quali le risposte venute dal Sottosegretario sono apparse ancora interlocutorie, motivo per il quale abbiamo espresso la nostra insoddisfazione e quella crescente dei lavoratori che sono stanchi di attendere da oltre un anno e mezzo risposte che non arrivano. L’on. Rossi ha riconosciuto le non risposte e i ritardi,  riconducendoli però al Libro Bianco (pubblichiamo su questa stessa pagina il goglio i gruppi di lavoro costituiti, consegnato in riunione)  che, andando a modificare il modello difesa, obbliga gli attori ad attenderne gli approdi operativi finali, prime di operare le scelte.  Una motivazione che FLP DIFESA non condivide per le evidenti ragioni più volte evidenziate, ma che se rispondesse al vero, avrebbe comportato il fermo di tutta una serie di altre operazioni, per es. soppressioni e riorganizzazioni, che invece proseguono puntualmente e speditamente.     Convocheremo a breve i nostri Organismi Nazionali e decideremo le più utili iniziative al riguardo, perché di tempo ne è passato troppo, gli impegni disattesi, e di risposte non ne sono ancora arrivate.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: Gruppi di lavoro per l’attuazione delle Libro Bianco