E’ in via di notifica a Ministra e Sottosegretario l’atto di diffida di FLP DIFESA per il buco relativo al sistema di valutazione per il FUS 2015

Notiziario n. 130 del 4 dicembre 2015 –

Roberta Pinotti (Ministro Difesa), Domenico Rossi (Sottosegretario Difesa) e Debora Serracchiani (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) alla celebrazione del Ministra e Sottosegretario all'esibizione delle Frecce Tricolori a Rivolto a settembre scorso

La Ministra e Sottosegretario all’esibizione delle Frecce Tricolori a Rivolto a settembre scorso

E’ in via di notifica alla Ministra della Difesa R. Pinotti e al Sottosegretario delegato D. Rossi l’atto predisposto dal nostro legale con il quale, visto che siamo oramai arrivati a fine anno,  la nostra O.S. diffida Ministra e Sottosegretario “affinché procedano senza ulteriore indugio alla formulazione della direttiva relativa al sistema di valutazione per la distribuzione del FUS, atto  preliminare alla definizione dell’accordo nazionale,  in conseguenza del quale, da una parte,  si potrà dar corso all’avvio delle progressioni economiche interne alle aree di cui all’articolo 10 della bozza di ipotesi di accordo per il 2015 predisposta da PERSOCIV e, dall’altra, procedere alla definizione  degli accordi locali per la erogazione della retribuzione incentivante a valere sulle risorse del FUS per il corrente anno 2015, al fine di consentire lo svolgimento della autonomia negoziale e di procedere, di conserva, alla erogazione dei  compensi accessori, legati alle progressioni ed alla produttività”.  Vedremo dunque, ora, se la determina mancante vedrà finalmente la luce.

Riprendiamo i fili di una vicenda preoccupante e anche pericolosa, che dimostra la disattenzione del Vertice politico verso le questioni che riguardano i civili.  Come è maturata questa incredibile situazione?

Sino al 2014, i criteri per la distribuzione del FUA/FUS  apparivano sostanzialmente consolidati, e conseguentemente consolidati erano anche i percorsi locali per la messa a punto dei progetti di produttività, la loro realizzazione e  la valutazione dell’’apporto partecipativo del dipendente.  Il modello è entrato in crisi a fine 2014 a seguito del rilievo mosso dalla F.P. in sede di certificazione dell’accordo FUA 2014 con la nota n. 50850 del 13.12.2014, con la quale F.P. ha dichiarato non contrattabile il sistema di valutazione fissato negli accordi FUA.  Eravamo a fine 2014, e dunque del tutto giustificata era apparsa la “soluzione ponte”, poi concretizzatasi nella determina del Sottosegretario Rossi datata 13.02.2015, che recuperava, “in via transitoria per il 2014” , il sistema di misurazione e di valutazione dell’apporto partecipativo del singolo dipendente (“coefficiente compreso tra 1 e 1,5”) previsto dagli accordi FUA precedenti, nelle more dell’ ”aggiornamento in corso del sistema di valutazione della performance individuale”.   Da allora sono passati più di dieci mesi, e nel frattempo l’A.D.: da una parte non ha varato il nuovo sistema di valutazione (quello recentemente pubblicato entrerà in vigore dal 1.1.2016,  per il 2015 permane ancora la sospensione del 2012) e, dall’altra, non ha prodotto alcuna iniziativa tesa a fissare, anche solo in via provvisoria, il sistema di valutazione  per il FUS 2015. Con questo straordinario risultato: che, a meno di 25 giorni dalla fine dell’anno, comprensivi del periodo natalizio, i Dirigenti degli Enti del MD non conoscono ancora i criteri con i quali dovranno valutare l’apporto partecipativo del dipendente ai progetti locali  e i lavoratori non sanno ancora con quali criteri verranno valutati, e, cosa ancor ben più importante, il buco sul sistema valutativo 2015 non consente la chiusura dell’accordo nazionale che è la precondizione per l’avvio delle progressioni interne,  le cui ipotesi di accordo in altre Amministrazioni (per esempio, nel Ministero dei Beni Culturali) sono già siglate. Una inadempienza grave,  gravida di possibili problemi in prospettiva (ci sono molti Enti che ancora non hanno convocato OO.SS./RSU per i progetti, PERSOCIV in primis), che peraltro lede anche l’autonomia negoziale delle Parti sociali e, sul fronte “progressioni”, determina uno stato di dannoso ritardo nell’avvio della procedura.

Da mesi denunciavamo questo incredibile stato di cose, ma invano: il Sottosegretario non ha mantenuto gli impegni con noi assunti (vds. Notiziario n. 112 del 14.10.2015) e nessun riscontro è sinora pervenuto alla nostra nota del 3.11.2015 (che ripubblichiamo su questa pagina in allegato 2). Comportamenti davvero incomprensibili da parte del Vertice politico, viste anche le ripetute sollecitazioni al riguardo venute dagli OO.PP., rimaste anch’esse lettera morta. Disattenzioni gravi e potenzialmente pericolose, come capita sempre più spesso sulle questioni civili.

Da qui la nostra diffida, che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1 per l’opportuna conoscenza di tutti i lavoratori.  Ed ora vediamo un po’ cosa succederà.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Atto di diffida FLP DIFESA a Ministra e Sottosegretario per FUA-FUS 2015

Allegato 2: 03.11.15- lettera FLP DIFESA a Sottosegretario  per la distribuzione FUA-FUS 2015