Proseguono i lavori del tavolo tecnico sull’attribuzione di funzioni e compiti al personale civile. Si è discusso molto del nodo “protocollo d’intesa”

Notiziario n. 14 del 28 gennaio 2016 –

Un dipendente civile "anziano" con il SSS Rossi

Un dipendente civile “anziano” con il Sottosegretario alla Difesa D. Rossi

E’ proseguito, in data odierna, il confronto con l’Amministrazione  in materia di attribuzione di funzioni e compiti al personale civile, dirigente e non, del Ministero della Difesa.  Si è trattato di una riunione a tavoli uniti molto breve,  che è servita alla delegazione di parte pubblica, guidata dalla Vice Capo di Gabinetto dr. Fava e che ha visto anche in questa circostanza la presenza al tavolo di esponenti di SMD, SGD e PERSOCIV,  a consegnare alle OO.SS. un documento di lavoro licenziato solo qualche ora prima, che la dr.ssa Fava ha presentato come punto di sintesi della discussione sin qui fatta e  delle posizioni sin qui emerse al tavolo,  a partire naturalmente dai contributi iniziali offerti dalle Parti sociali e, per FLP DIFESA, espresse nel  documento titolato “Idee e proposte per una effettiva ed efficace civilizzazione” che è stato inviato all’attenzione del Sottosegretario alla Difesa Domenico Rossi nel lontano dicembre 2014 (si veda il Notiziario n. 130 dell’11.12.2014), al quale naturalmente rinviamo i colleghi interessati.

A puro titolo di cronaca, ricordiamo che la riunione di oggi è la quarta in ordine di tempo, dopo le   tre precedenti, la prima in data 16.07.2015 (vds Notiziario 79 di pari data) nella quale l’A.D. aveva presentato la fotografia attuale della situazione d’impiego del personale civile,  la seconda del 22.10.2015 (vds Notiziario 114 di pari data) che aveva avviato la discussione di merito e la terza, quella avvenuta in data 19 u.s.,  dedicata all’esame delle “attività” e ai “settori” d’impiego del personale civile (vds. Notiziario n. 8 di pari data), una riunione che abbiamo giudicato in modo positivo (“forse si è innestata la marcia giusta”).

Nel merito del documento di lavoro presentato dall’Amministrazione,  le Parti sociali si sono riservate di approfondirne i contenuti e di presentare, entro il 2 febbraio p.v., eventuali osservazione e proposte modificative o/e integrative, che saranno poi oggetto di approfondimento nel corso degli incontri bilaterali già fissati per il giorno successivo.  La prossima riunione a tavolo unito è già stata fissata per il 9 febbraio.

Nel suo intervento, la nostra O.S. ha ribadito la propria condivisione,  gia’ espressa nella  precedente riunione, in ordine all’impostazione “areale” nell’individuazione dei settori d’impiego del personale civile,  attesa la storica e consolidata tripartizione esistente in ambito Difesa (area tecnico-amministrativa al cui vertice è posta SGD;  area tecnico-operativa al cui vertice è posto SMD;  area c.d. “industriale”, posta sotto i Cdi Logistici di FA, che ha peculiarità tutte proprie), che presentano caratteristiche in alcuni casi anche molto diverse l’una dall’altra, e di conseguenza anche problematiche diverse. Abbiamo detto di condividere anche l’individuazione degli impieghi per macro settori, che avevamo sollecitato nella precedente riunione di fronte di una elencazione troppo parcellizzata di una realtà d’impiego molto complessa e composita, che è a nostro avviso utile ricomporre in una quadro più  unificante.  Naturalmente, nel merito del documento presentato, anche FLP DIFESA si è riservata di presentare proprie osservazioni e proposte.

La seconda parte della breve riunione di oggi è stata impegnata a discutere sulla finalizzazione di questo lavoro. La posizione dell’Amministrazione è apparsa molto chiara: lo sbocco conclusivo di questo lavoro deve essere un “protocollo d’intesa”, così come “comunicato” alle OO.SS. dal Gabinetto con nota 47764 del 14.12.2015, che seguiva a stretto giro di tempo un comunicato di analogo contenuto di CGIL-CISL-UIL successivo all’incontro del 14.12.2015 con la Ministra.  A tal riguardo, FLP DIFESA ha ribadito una posizione molto ferma:  siccome c’è una norma legislativa (art. 1 del D.Lgs. n. 7/2014) che prevede che l’attribuzione di compiti e funzioni al personale civile debba essere attuato attraverso un “Regolamento”, non si comprende per quale arcano motivo detto strumento normativo, sempre esigibile dal lavoratore, debba lasciare il posto a un atto sostanzialmente politico, per sua natura difficilmente esigibile, anche alle luce delle esperienze nel tempo maturate in Difesa.

Un ripensamento si impone, e noi pensiamo che ci sarà.

(Giancarlo Pittelli)