Riunione a PERSOCIV. Niente passaggi economici con decorrenza 1.1.2015, ma impegni precisi per le progressioni 2016 dopo il nuovo DM sugli organici.

Notiziario n. 5 del 12 gennaio 2016 –

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgQuarta riunione negoziale, oggi pomeriggio a Persociv,  per la distribuzione del FUA 2015, che ha fatto segnare un deciso passo in  avanti verso la chiusura dell’accordo nazionale, posto che sul nodo dei “passaggi economici” si è verosimilmente trovata la quadra. Ma andiamo con ordine.

In apertura,  il Direttore Generale di Persociv che ha presieduto la riunione ci ha comunicato che l’Ispettorato Generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico (IGOP)   ha fatto presente alla D.G. per le vie brevi l’improponibilità di progressioni economiche con decorrenza 1.1.2015,  atteso che il relativo accordo non è stato sottoscritto entro lo stesso anno 2015,  e che pertanto non avrebbe certificato alcuna ipotesi di accordo sottoscritta nel 2016 recante il finanziamento di passaggi economici con decorrenza 1.1.2015.  Nel merito della posizione IGOP,  è ben vero che c’è un precedente al riguardo (la tornata di passaggi con decorrenza 1.1.2010 è stata avviata con ipotesi di accordo A.D.-OO.SS. sottoscritto in data 4.11.2010), ma è anche vero che non se ne comprende il fondamento normativo (le finalità appaiono invece ben chiare: lasciare le risorse ancora per un anno nel FUA).  A nostro giudizio, però, e lo abbiamo detto al tavolo, questa interpretazione restrittiva di IGOP, che in altre Amministrazioni è stata contestata dal fronte sindacale,  può paradossalmente farci comodo in questa  circostanza, facendoci uscire dalle secche nelle quali siamo scivolati a seguito delle improvvide scelte (da noi allora contestate) che l’AD ha operato nella messa a punto del DM 19.11.2014 sulle ripartizione degli organici attribuiti dal DPCM 22.01.2013.

Si deve infatti ricordare che quel DM fissa anche gli organici ripartiti per fasce retributive, che pertanto verrebbero a costituire un punto di riferimento obbligato per la determinazione del numero dei passaggi, che andrebbero fissati sulla base della differenza tra organici di fascia e presenze effettive ricomprendendosi nel calcolo anche gli ipotizzati transiti dalla fascia inferiore. Questo anche in ragione del fatto che l’Amministrazione non ha inteso recepire la proposta della nostra O.S. (vds. Notiziario n. 112 di pari data) e solo della nostra O.S., di attribuire una connotazione meramente ricognitoria  ai numeri di fascia contenuti nel DM 19.11.2014 .   Con i numeri del 2015,  allora,  l’approdo finale sarebbero i 1.095 passaggi previsti dalla bozza di ipotesi di accordo predisposta dall’A.D. che ripubblichiamo su questa pagina in allegato 1,  che FLP DIFESA ha sin da subito (si veda il Notiziario n. 105 del 29 set. 2015)  giudicato comunque irricevibili anche in relazione alle attese dei colleghi,  tenuto conto che la prima ed unica tornata di passaggi interni (decorrenza 1.1.2010)  ha visto la realizzazione di un numero infinitamente superiore (ben 21.826) e che la parte di lavoratori che a suo tempo non ne ha beneficiato ha dovuto poi subire ben 4 anni di blocco (2011-2014). Dunque,  gran parte dei lavoratori  oggi verrebbero esclusi dai passaggi economici, dovendosi rispettare  quei limiti numerici. Meglio allora star fermi un giro.

Abbiamo però proposto che, all’interno dell’ipotesi di accordo FUA 2015 o anche con accordo separato, le Parti si impegnino ad avviare un numero di passaggi con decorrenza 1.1.2016 congruo alle attese dei colleghi e che l’AD si impegni, espressamente e preliminarmente, a modificare il DM 19.11.2014, ridefinendo la ripartizione degli organici in termini meno vincolanti e comunque senza alcun riferimento alle fasce retributive, come hanno intelligentemente fatto altre AA.CC.  Per esempio il MIUR (si veda il DM che pubblichiamo su questa pagina in allegato 2),  che ha ripartito i propri organici solo su base regionale, consentendo così che in quella Amministrazione sia già stata sottoscritta una ipotesi di accordo che, rispetto alle 5.978 posizioni in organico, prevede n. 2328 passaggi (il 38%).  Con il DM attualmente vigente, invece, la percentuale nel MD sarebbe stata ben diversa (il 3,9 %, 1095 passaggi rispetto ai 27.894 in organico).

Ecco perché ci vuole subito un nuovo DM sugli organici del MD.   Su questo tipo d’impostazione, la delegazione di parte pubblica si è dichiarata d’accordo.  Proprio per questo,  possiamo considerare sostanzialmente chiusa la trattativa sul FUA 2015, con lo stralcio dell’art. 10 della bozza predisposta dall’AD qui pubblicata (passaggi 2015) e l’inserimento degli impegni di cui sopra sui passaggi 2016, rispetto ai quali  pubblichiamo su questa stessa pagina l’allegato 3 con i dati, da noi richiesti e ottenuti dalla DG, relativi alle presenze nelle diverse fasce al 1.1.2016. La prossima riunione, quella immaginiamo conclusiva, è già stata fissata per il 21 p.v. .

Proseguiamo allora questo Notiziario informando i colleghi sugli altri aspetti affrontati in riunione.

Partiamo innanzitutto dalla conferma definitiva della riassegnazione al FUA 2015 del Ministero della Difesa  di 6.104.074 euro,  che avevamo in un qualche modo anticipato sin dalla prima riunione di luglio (si veda il Notiziario n. 84 del 30.07.2015) e confermato nella successiva (si veda il Notiziario n. 105 del 29.09.2015).  La conferma ufficiale viene dal DPCM 12.11.2015 pubblicato nella G.U n. 303 del 31.12.2015, che ad ogni buon conto pubblichiamo anche su questa stessa pagina in allegato 4.  Va comunque rilevato che, a seguito dello stralcio dei passaggi economici 2015, i 2.025.112,64 euro lordo oneri AD che avrebbero dovuto finanziarli porteranno ad un incremento dei Fondi di sede (FUS), con conseguente crescita della quota media pro capite di circa una ottantina di euro sempre al lordo oneri AD. Un modestissimo incremento (6 € circa) della quota pro capite FUS ci sarà inoltre per i circa 140.000 €  transitati  dal FESI al FUA ex art. 1805/bis del C.O.M. introdotto dal D.Lgs. n. 8/2014 (nel 2015, ai sensi al D.I.M. 18.04.2002, sono transitati nei ruoli civili n. 186 ex militari, di cui  36 dall’Arma dei Carabinieri).

Una novità certamente positiva emersa in riunione riguarda il fatto che finalmente l’ipotesi di accordo FUA 2015 sarà accompagnata dal dettaglio delle somme che alimentano il  FUA 2015.  Trattasi di una richiesta antica della nostra O.S.,  avanzata invano negli ultimi due anni e non accolta con la scusante che il MEF non forniva i dati,  e che quest’anno invece la dr.ssa Corrado ha deciso di soddisfare impegnando i propri Uffici a tal proposito. Gliene diamo ampiamente atto, atteso che appariva illogico, oltre che poco trasparente, il dover distribuire somme sulla base di dati non noti e verificabili.

Novità di un certo interesse anche per quanto riguarda turni, reperibilità e Particolari Posizioni di lavoro (PPL). Come si ricorderà, gli accantonamenti presenti nella bozza della ipotesi predisposta dall’AD per la riunione del 29 set. u.s. prevedono incrementi rispetto al 2014 per tutte le fattispecie, essendo state recepite tutte le esigenze segnalate dagli Organi Programmatori, e al netto delle decurtazioni operate negli anni precedente (-16% reperibilità, -8% per PPL e -6% per turni).  Colpisce in particolare l’incremento dell’assegnazione alla “reperibilità”  di ben oltre il 25% (€ 4.530.497,39 €  rispetto ai 3.582.900,00 €  del 2014),  che pare quasi tutto dovuto alle richieste di SMM (peraltro contestate dallo stesso COM LOG MM, si veda il foglio che pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 5),  e di cui francamente non comprendiamo le ragioni atteso l’utilizzo eccessivo che di questo istituto si fa in ambito MD.  A tal riguardo,  la nostra O.S. aveva espresso sin dalla prima riunione le proprie riserve, posto che ogni incremento di somme per la reperibilità comporti una corrispondente riduzione del FUS.

Ora, però, dobbiamo responsabilmente fare i conti con il ritardo (siamo già nel 2016) con cui vengono assegnate i finanziamenti per queste fattispecie lavorative, trattandosi di attività di lavoro già effettuate negli Enti del MD che andranno necessariamente pagate (ove non lo si facesse, bisognerebbe pescare nei FUS entro i  limiti previsti, che potrebbero anche non essere sufficienti, con danno evidente per i lavoratori).  E dunque: per il 2015, le somme assegnate al finanziamento di PPL, turni e reperibilità dovrebbero rimanere le stesse (forse, una riduzione potrebbe riguardare il finanziamento della sola reperibilità). Ma per il 2016 la musica dovrebbe cambiare: abbiamo infatti chiesto e ottenuto dalla dr.ssa Corrado un impegno preciso dell’Amministrazione affinché, prima della solita ricognizione annuale delle esigenze avviata dalla D.G. (nel 2015, con la circolare n. 21105 del 24.03.2015), vengano definite in apposito tavolo nazionale delle linee guida e fissati dei paletti precisi, con particolare riferimento all’istituto della reperibilità, con l’obiettivo di ridurne il finanziamento 2016 rendendo così disponibili le somme risparmiate per altri impieghi, in primis per passaggi economici e FUS (si ricordi che nel 2016 ci sarà pure la performance…….).

In ogni caso, prima della sottoscrizione dell’ipotesi di accordo FUA 2015, avremo i dati da noi richiesti nelle precedenti riunioni sulle somme assegnate agli Enti del MD per PPL, turni e reperibilità relativi all’anno 2015.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Bozza ipotesi di accordo FUA 2015 – Versione per la riunione del 29-09.2015

Allegato 2: DM di ripartizione degli organici del MIUR

Allegato 3: Presenze effettive all’interno delle fasce retributive alla data del 1.1.2016

Allegato 4: DPCM 12 11 15-Incremento disponibilità FUA Ministeri

Allegato 5: Foglio COM LOG MM del 3.07.2015 su teruni e reperibilità 2015