AID: previsti solo 94 passaggi interni nel 2016, meno del 10% del personale effettivo. Programmazione 2016-2018 del fabbisogno di personale e criticità dello Spolettificio

Notiziario n. 50 del 26 aprile 2016 –

AID 2Il Direttore Generale di Agenzie Industrie Difesa (AID) e il Responsabile del Personale hanno incontrato separatamente le OO.SS. naz. . Questi gli argomenti affrontati e le risultanze del confronto.

IPOTESI DI ACCORDO FUA 2015: la bozza presentata dal D.G. AID, che pubblichiamo su questa pagina in allegato 1, recepisce in toto i contenuti dell’ipotesi di accordo 01.03.2016 relativa al personale Difesa (si veda il Notiziario n. 25 di pari data), rimodulato ovviamente nei numeri e negli importi per tutte le fattispecie destinatarie degli accantonamenti  (P.O.  e PPL/turni/reperibilità).  Per quanto attiene al  FUS,  l’importo pro capite lordo oneri AID è pari ad € 1045,45,  e dunque inferiore al FUS Difesa che è di € 1461,30: perché?

Come già avvenuto per il FUA della Difesa, la vera novità dell’ipotesi di accordo AID 2015 sta all’art. 6-Intesa programmatica sugli sviluppi economici 2016,  e ripropone tout court l’impianto di quello della Difesa: il numero di passaggi previsto è davvero misero: solo 94 progressioni di fascia rispetto ai 960 dipendenti che ci risultano effettivi al 1.1.2016, con una copertura addirittura inferiore al 10%, e dunque ancor più giù rispetto alla percentuale Difesa che è pari al 25.53%. Un vero e proprio record in negativo,  tenuto anche conto delle percentuali ben superiori di altre AA.CC.  di cui abbiamo riferito nel Notiziario sopra richiamato, che in alcune ha superato il 75% !. Continuiamo a non comprendere scelte di questo tipo che penalizzano i lavoratori, bloccati da anni dal fermo di stipendi e retribuzioni.

Abbiamo pertanto riproposto all’ing. Anselmino la stessa richiesta avanzata a Persociv: alzare significativamente i numeri, dando certo priorità ai passaggi degli esclusi nel 2010,  ma avviando sin da quest’anno la prima parte della seconda fase dei passaggi; inoltre abbiamo espresso discordanza rispetto alla decisione di fissare i numeri scontestualizzandoli da criteri e punteggi per le selezioni.

Il D.G. ha preso atto delle nostre considerazioni e richieste, e si è riservato di darci risposta  dopo aver sentito tutte le altre OO.SS.  Non ci facciamo però alcuna illusione, il numero dei passaggi sarà verosimilmente quello, e con quel numero sarà ben evidente il segnale negativo che AID lancerà ai propri dipendenti che, dopo sei anni di blocco, solo in 94 potranno raggiungere la fascia superiore!

FABBISOGNO PERSONALE 2016-2018: in considerazione dei vincoli assunzionali imposti dalla Legge di stabilità 2016 (L. 208/2015, comma 228) pari al 25% dei cessati dell’anno precedente, la D.G. AID presenterà alla F.P. una programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2016-2018 articolato nei seguenti contingenti: per il 2016, n. 15 assunzioni (n. 13 di 3^ area e n. 2 di 2^ area);  per il 2017, n. 18  assunzioni (n. 16 di 3^ area e n. 2 di 2^ area);  per il 2018, n. 18 assunzioni (n. 16 di 3^ area e n. 2 di 2^ area). Trattasi essenzialmente di stabilizzazioni (trasformazione di contratti da tempo determinato in indeterminato), che per il 2016 copriranno in toto le assunzioni previste e che poi proseguiranno nel 2017  e 2018 al fine di traguardare la stabilizzazione nel triennio di tutti i lavoratori precari, un intento che ovviamente condividiamo. I profili professionali interessati, quasi tutti di area 3^, sono prevalentemente tecnici.

AID procederà anche ad assunzioni tra le c.d. categorie protette, ma solo dopo l’approvazione del piano da parte della FP.

SPOLETTIFICIO DI TORRE ANNUNZIATA: su nostra richiesta, AID ha confermato che la situazione di attuale eccedenza tra dotazione organica ed effettivi non produce alcun effetto, atteso che l’Agenzia  presenta una situazione complessiva di carenza di personale  nel calcolo di tutte le UU.PP.

Il dr. Anselmino ha anche confermato la situazione di permanente criticità che lo Stabilimento continua a vivere, il che lascerebbe prevedere il non raggiungimento della condizione di economica gestione al 31.12.2016 imposta dalla L. 190/2014.  Il progetto sul “fuori uso” (vds. Notiziario n. 133/2010) e il nuovo progetto “dematerializzazione” sul tipo Gaeta non hanno evidentemente ancora prodotto quegli effetti positivi che speravamo.

 (Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 26.04.2016 – Proposta AID ipotesi di accordo FUA 2015