Il documento programmatico pluriennale per la Difesa relativo al triennio 2018-2018, con le spese in bilancio per l’anno 2016

Notiziario n. 71 del 10 giugno 2016 –

Caccia F-35 in volo

Caccia F-35 in volo

La Ministra della Difesa ha recentemente presentato al Parlamento il “Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2016-2018” (DPP) che reca lo stato di previsione della spesa per l’anno finanziario 2016 e per il bilancio pluriennale 2016-2018, come fissato dalla Leggi 28 dicembre 2015, n. 208 (Legge di Stabilità) e n. 209 (Legge di Bilancio). In quanto tale, rappresenta un documento fondamentale per comprendere lo situazione finanziaria dell’Amministrazione Difesa, sia in termini consuntivi  che previsionali sul triennio, con riferimento alle attività nelle quali è attualmente impegnata.

Lo pubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1 e in copia scanner, atteso che non risulta ancora disponibile sul sito del Ministero della Difesa.

Il DPP di quest’anno appare fortemente intrecciato con il “Libro Bianco per la Sicurezza internazionale e la Difesa”  che ha visto la luce ad aprile 2015, rappresenta il progetto di difesa nel contesto di un orizzonte quindicinale e darà luogo ad una revisione della governance, dei flussi finanziari (l’idea è quella di superare la storica tripartizione del bilancio e di prevedere una legge sessennale sugli investimenti) e, infine, dell’assetto tecnico-operativo delle FF.AA. (ancora allo studio la  RSD – Revisione Strategica Difesa).

Il DDP 2016 si compone di tre parti: la prima, delinea il quadro generale con gli impegni operativi, le esigenze, le prospettive di sviluppo, gli obiettivi strategici e le priorità connesse all’attività dello strumento militare;  la seconda, è dedicata alle missioni e ai programmi del Dicastero, e contiene le previsioni di spesa distinte per la “funzione difesa” e la “funzione sicurezza del territorio” e articolate nei tradizionali capitoli (personale; esercizio; investimento); la terza, infine, reca un “appendice” con diversi grafici e tabelle.

Interessanti i dati relativi al 2016, nel raffronto con il 2015, per ciò che attiene la“funzione Difesa”:

  • le spese per il personale sono pari a 9.927,2 M€ (mil.€) e crescono significativamente rispetto al 2015 (+263,5 M€, il 2,7% in più), un classico, questo, nel bilancio del MD italiano dovuto alla costante lievitazione dei trattamenti militari, atteso che per noi civili la dinamica salariale è rigidamente ferma al palo da anni;
  • le spese per l’esercizio sono pari a 1257,0 M€ e, rispetto al 2015, crescono un pò (+107,2 M€ pari al +9,3%), segnando una tendenza al rialzo che certo allieverà un po’ le forti criticità registrate nel passato;
  • le spese per l’investimento sono pari invece a 2176,2 M€ e evidenziano un decremento sul 2015 (-196,5 M€ pari a un -8,3%), che però verrà compensato dall’integrazione di 235 M€ disposta dalla L. di Stabilità.

Per completare il quadro di bilancio 2016, si deve ricordare che, sempre in base alla Legge di  stabilità, il MD subirà il blocco nel 2016 di 300 M€ per le disposizioni relative alle dismissione di immobili.

Ebbene, con riferimento agli investimenti e cioè alle risorse destinate “all’ammodernamento quantitativo dello strumento militare, al suo rinnovamento e alla ricerca”, dobbiamo dire che il DPP rappresenta un documento di fondamentale importanza per chi voglia addentrarsi nelle pieghe della spesa militare italiana, anche perché in esso vengono indicate le dotazioni finanziarie finalizzate all’acquisizione degli armamenti, anche per quanto attiene la quota parte delle risorse provenienti dal MISE.  Proprio per questo, pensiamo, il documento di che trattasi dovrà essere attentamente studiato e analizzato dal Parlamento al quale, alla luce delle novità introdotte con la Legge n. 244/2012, spetta comunque l’ultima parola in materia di spesa per armamenti.

All’interno della voce “investimento”, un posto particolare, anche in ragione dell’acceso dibattito politico sin qui registrato, spetta alla vicenda legata all’acquisto dei caccia F-35 (programma JSF), a cui peraltro il DPP dedica per la prima volta una scheda specifica. Al riguardo, il DPP prevede nel 2016 una spesa di 630 mln di €, e identiche risorse vengono imputate anche per i due anni successivi (2017 e 2018). Ma sugli F-35 ci sono ancora tanti interrogativi aperti e domande irrisolte, che hanno trovato spazio in un  interessante articolo comparso sul sito “Altreconomia”, che per gli interessati pubblichiamo su questa stessa pagina (vai al link, allegato 2).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa 2016 – 2018

Alleato 2: Articolo sulla spesa per gli F-35 comparso su Altreconomia.it