Passaggi economici con decorrenza 1 gennaio 2016: 7.002 o 16.974 i numeri complessivi? La nostra risposta a CGIL e UIL DIFESA: le bugie hanno le gambe corte!

Notiziario n. 85 del 12 luglio 2016 –

La dr.ssa Anita Corrado, Direttore Generale PERSOCIV

La dr.ssa Anita Corrado, Direttore Generale di PERSOCIV

Venerdì 8 u.s. è comparso sul sito della CGIL Difesa, poi replicato in quello della UIL Difesa con testo del tutto identico anche nelle virgole a parte intestazione e firma,  un comunicato dal titolo “Chiarezza” che recava un attacco duro a “qualche sindacato autonomo” (leggi FLP DIFESA, disturba anche il solo pronunciarne il nome?)  e alla sua battaglia per far crescere il numero dei passaggi economici 2016. Certo un evento, atteso che quelle sigle non usano occuparsi delle posizioni di altre OO.SS, e dietro il quale c’è il tentativo di fornire una versione assolutoria della vicenda.

I termini sono ben noti ai lavoratori: c’è una “norma programmatica sottoscritta” da A.D. e quelle sigle, inserita nell’accordo FUA 2015, per realizzare n. 7.002 passaggi economici nel 2016 e c’è poi oggi una “nuova ipotesi di accordo”  venuta da PERSOCIV per realizzare n. 16.974 passaggi che “sconfessa la norma programmatica” di cui sopra e che viene considerata addirittura “scandalosa” e “irricevibile” (i virgolettati sono tutti tratti dal comunicato di CGIL-CISL-UIL del 6 u.s.).  Di fronte alla comprensibile reazione dei lavoratori civili del M.D., e anche dei loro iscritti, sono stati costretti a prendere carta e penna per fornire una versione di comodo e a scagliarsi contro “qualche sindacato autonomo”, al solito brutto e cattivo,  e nella circostanza irresponsabile e addirittura “sciacallo”!!!!!!!!

La versione fornita ai lavoratori nella nota di CGIL e UIL DIFESA addossa le responsabilità della scelta dei 7.002 passaggi tutte sulle spalle della dr.ssa Corrado, che, a loro dire, nel “primo incontro utile”,  avrebbe “ufficializzato di essere in grado di sostenere 7.000 passaggi” solamente,  e dunque ha reso in un qualche modo obbligata quella loro scelta. Una versione che, fossimo nella dr.ssa Corrado, riterremmo offensiva del buon nome della D.G. da Lei diretta: se PERSOCIV nel 2011 è riuscita a gestire e realizzare ben 21.826 passaggi, come mai oggi  sarebbe in grado di  gestirne solo 7.002? E’ così messa male oggi la nostra PERSOCIV?  No, non può essere così,  la dr.ssa Corrado non ha potuto dire una cosa del genere. Dunque, tutt’altro che “chiarezza” ma solo una grande bugia, e la conferma viene proprio da un comunicato congiunto di CGIL-CISL-UIL del 21 gennaio 2016 dal titolo “FUA 2015” che pubblichiamo su questa stessa pagina e che, al punto 3, così recita testualmente: “è stato prevista la norma programmatica relativa agli sviluppi economici all’interno delle aree, con decorrenza 1 gennaio 2016. Al riguardo, è stata altresì accolta la richiesta sindacale di prevedere un numero di progressioni pari agli esclusi dalle procedure effettuate nel 2010, che dovrebbero aggirarsi intorno alle 7.000 unità. Nel merito, nei prossimi giorni l’Amministrazione effettuerà una verifica e fornirà un prospetto con il numero complessivo, suddiviso anche per aree e fasce economiche”. Dunque, è stata la “richiesta sindacale” di CGIL-CISL-UIL a portare alla previsione dei 7.002 passaggi 2016, non il supposto e irrealistico “non possumus” dell’attuale Direttore Generale che, forse, ha avuto solo il torto di aver accettato una richiesta al ribasso, oggettivamente non all’altezza delle attese dei lavoratori.

Se oggi la D.G. ha messo in campo una nuova “proposta”,  quella a 16.974 passaggi dal 1.1.2016 (elevata a dignità di “proposta”, e dunque legittimata come tale, proprio dal comunicato di CGIL-CISL-UIL del 6 luglio u.s.),  lo ha fatto innanzitutto perché è concreta e fattibile (altrimenti perché mai proporla?), ma anche perché, strada facendo, sono emersi i limiti oggettivi della scelta dei 7.002 passaggi previsti dalla norma programmatica:

  • vi è il rischio concreto di non potere assicurare in modo certo il transito in fascia superiore a tutti i 7000 lavoratori esclusi nel 2010, priorità questa condivisa da tutto il tavolo sindacale e dalla stessa A.D., e questo per il fatto che i passaggi vengono attribuiti, oggi come allora, utilizzando criteri che combinano esperienza professionale e titoli/incarichi, che allora hanno fatto la differenza e potrebbero continuare a farla anche oggi. In queste condizioni, alzare i numeri dei passaggi significa anche abbassare il rischio, garantendo di più proprio tutti i 7000 esclusi del 2010;
  • con la previsione di 7.002 passaggi, pari ad una copertura di solo il 26,06% nel rapporto tra numero di passaggi previsti e personale in servizio, il Ministero Difesa ha la maglia nera tra le Amministrazioni Centrali che vantano percentuali enormemente superiori (MEF al 67%; MISE al 75%; etc.). Perché allora, dopo 6 anni di blocco, dobbiamo limitarci a fare solo 7.002 passaggi nel 2016, rinviando all’anno successivo il transito di altri 9.972 lavoratori e con esso l’incremento retributivo? Ma non ci lamentiamo spesso per le basse retribuzioni civili? Ed ora che si presenta concretamente la possibilità di alzare il trattamento fondamentale, perché lo limitiamo solo a 7.002 colleghi? C’è una logica in questo?

Noi pensiamo che, anche sulla base di queste riflessioni portate da FLP DIFESA sul tavolo a PERSOCIV del 21 u.s., sia maturata la nuova “proposta” della D.G. che la dr.ssa Corrado ha offerto alla “discussione” dei tavoli. Pensava, forse, la dr.ssa Corrado, di fare cosa buona e giusta, ma non aveva messo in conto la reazione di chi ha ritenuto “scandalosa”  quella proposta, scandalosa non certo nel merito ma forse solo a causa del “vulnus” creato dal fatto che la sollecitazione era venuta da  altro tavolo, e era alternativa a quella di CGIL-CISL-UIL. La storia così è, anche se non vi pare!

Oggi, comunque, in campo ci sono due opzioni: la prima per 7.002 passaggi e la seconda per 16.974 passaggi, questo dato appare ormai acquisito e ineludibile. Non ci vuol poi molto a capire quale sia la scelta più utile per la nostra gente e quale opzione sceglierebbero i lavoratori in un ipotetico referendum (potrebbe anche essere un’idea….). Guardiamo allora solo a questo, guardiamo solo alla sostanza, e lasciamo da parte tutto il resto. Quale è l’opzione migliore?  Semplice: quella che traguarda il maggior numero di passaggi nel 2016, anche perché crescono i rumors su ipotizzati nuovi blocchi conseguenti alla Brexit. Non perdiamo l’occasione, i lavoratori non ce lo perdonerebbero mai!

Sappiamo che nella riunione del 6 u.s., CGIL-CISL.UIL Difesa hanno messo in campo una nuova opzione: andare oltre i 16.974. Bene, noi ci siamo già detti d’accordo, e siamo disposti a sottoscrivere qualsiasi accordo che preveda un numero di passaggi superiori a 16.974,  scelgano loro quanti.  Se per una volta abbandonassimo le beghe tra Sindacati e guardassimo alla sostanza vera…..

Infine, una brevissima, ma doverosa  replica alle velenose accuse a noi dirette da CGIL e UIL Difesa, che offrono la solita rappresentazione di sempre: la responsabilità e la lungimiranza accorta e avveduta delle loro iniziative a cui si contrapporrebbe l’irresponsabilità (nella circostanza, addirittura lo “sciacallaggio”) di sigle autonome brutte e cattive; le loro proposte “serie e realizzabili” contrapposte alla non serietà e realizzabilità delle nostre; la rabbia che ci avrebbe presi nel vederci esclusi da un “protocollo”  mai esistito (c’è stata solo una riunione di pochi minuti), e che alla vicenda passaggi 2016 non ha portato alcun valore, posto che si stanno facendo in tutte le Amministrazioni Centrali

In ogni caso, una rappresentazione stile anni 90, dove ci sono loro, che contano e fanno accordi responsabili, e poi tutte le altre sigle che arrancano e fanno addirittura male alla causa.  Cari amici di CGIL e UIL, il mondo è cambiato da tempo, e con Renzi/Pinotti ancora di più, dovreste saperlo bene…

In ogni caso, noi non accettiamo lezioni di buon sindacato. L’impegno di FLP DIFESA è visibile e misurabile: attraverso la ricchezza della nostra apprezzata informazione (anche da parte di tanti iscritti CGIL e UIL); attraverso la qualità della nostra interlocuzione riconosciuta anche dalla controparte; infine, attraverso le diverse proposte che mettiamo in campo. Forse sarebbe molto più utile alla causa se, invece di esibire muscoli oramai flaccidi e di vantare meriti imperituri a fronte delle supposte nefandezze altrui, ci si misurasse sui problemi: abbiamo letto quelle di CISL, siamo ancora in attesa di conoscere le proposte CGIL E UIL su FUA 2016, performance, Libro Bianco, etc.

Invitiamo i colleghi a partecipare al nostro sondaggio sui passaggi 2016 che è accessibile da questa stessa pagina (vds in alto a sinistra).

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: 21.01.2016 – Comunicato CGIL-CISL-UIL Difesa