Terza riunione per il FUA 2016. Ancora un nulla di fatto, non si chiude sulla scelta dei 7.002 passaggi 2016. Prime crepe e primi dubbi tra i sostenitori dell’ipotesi minimalista?

Notiziario n. 89 del 20 luglio 2016 –

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgTerza riunione, stamattina a PERSOCIV, per la definizione dell’ipotesi di accordo sulla distribuzione del FUA 2016,  ancora però non risolutiva pur a fronte del fatto che la dr.ssa Corrado aveva sciolto, con la mail a sua firma del 15 u.s., il dilemma relativo al numero dei passaggi economici da realizzare con decorrenza 1.1.2016,  posizionando alla fine l’Amministrazione sulla richiesta di gennaio 2016 di CGIL-CISL-UIL per 7.002 posti a concorso e abbandonando per strada l’opzione dei 16.974 da noi avanzata e, ad un certo punto, sviluppata dalla stessa D.G. con rinvio alla “discussione“ delle Parti. Dunque, una riunione imprevedibilmente ancora interlocutoria, che è segno evidente di una qualche difficoltà di qualcuna delle Parti a chiudere un accordo così al ribasso.  Ma andiamo per gradi.

LE NOVITA’ CONTENUTE NELLA TERZA BOZZA DELL’IPOTESI DI ACCORDO

Queste le più importanti novità presenti nell’ultima bozza predisposta di PERSOCIV anche sulla scolta delle risultanze del precedente confronto del 6 luglio u.s. (vds Notiziario n. 82 di pari data):

  • raccolto, ancorchè solo parzialmente, l’invito della nostra O.S. a non ridurre gli accantonamenti per turni, che pertanto crescono rispetto alla seconda bozza di 727.196 € al lordo AD, rimanendo però del tutto invariata la spesa per reperibilità e PPL (Particolari Posizioni di Lavoro). Abbiamo pertanto riproposto la nostra iniziale richiesta di destinare ai turni lo stesso finanziamento 2015 e 2014, anche per evitare esternalizzazioni e militarizzazione dei servizi, e un minor accantonamento per le reperibilità;
  • ripristinato, come da noi ripetutamente richiesto, il requisito dei 30 KM (nelle prime due bozze era 50 KM) nei trasferimenti conseguenti ai riordini per l’attribuzione della c.d. indennità di mobilità;
  • rivista la percentuale di ripartizione delle somme destinate alle Sedi: 20% (era il 25 nella seconda bozza, nella prima addirittura il 50%) alla remunerazione della performance individuale e 80% al Fondo di Sede, un passetto in avanti però ancora per noi insufficiente, motivo per il quale abbiamo riproposto la nostra richiesta di ripartire il 10% alle performance e il restante 90% al FUS; infine, l’articolazione a scalare dei compensi per la performance  (45/60/80/100%), che riteniamo però troppo schiacciata verso il basso, motivo per cui abbiamo ribadito la richiesta di alzarne le percentuali (70/80/90/100%);
  • criteri per l’attribuzione dei passaggi economici 2016: ridotto da 0.70 a 0.50 pro anno il punteggio per la competenza professionale nella stessa area, e introdotto un punteggio (0.25 pro anno) per la competenza nell’area inferiore; differenziata l’anzianità nella fascia retributiva con l’introduzione di un maggiore punteggio per le anzianità di fascia superiori ai 6 anni; introdotta, ed è una novità assoluta, l’anzianità di ruolo in altra P.A. (0.40 punti pro anno, max 12 punti, non poco dunque), che immaginiamo non farà contenti i colleghi ex militari transitati: perchè si matura punteggio per il pregresso servizio poniamo nel Ministero dei Beni Culturali e non  anche per il pregresso servizio nell’Amministrazione militare?;  mantenuti i  punteggi per la valutazione dell’apporto partecipativo individuale (media tra 2014 e 2015),  ancorchè ridotte  le fasce  da cinque a tre,  e accorpati  ai titoli di studio,  e a tal riguardo  abbiamo riproposto alla dr.ssa Corrado, per i motivi già richiamati nei nostri precedenti Notiziari,  la necessità di espungerli completamente dai criteri, richiesta sulla quale il D.G. si è riservato di verificarne la praticabilità presso la Funzione Pubblica;  eliminate infine le “idoneità conseguite nei concorsi pubblici”, presenti invece nelle prime due bozze.

Queste, in estrema sintesi, le novità della giornata emerse sul nostro tavolo, che ha però visto la gran parte del tempo occupata dalla discussione sulle due questioni che, sin dalla prima riunione del 21 giugno 2016 (vds Notiziario n. 77 di pari data), FLP DIFESA considera al centro di questa complessa trattativa. E anche per questo ne riferiamo in modo dettagliato ai lavoratori.

PASSAGGI ECONOMICI 2016

Abbiamo pubblicato sul nostro sito,  non appena pervenuta,  il testo della mail che la dr.ssa Corrado  ha inviato alle OO.SS. nazionali nella quale, rispetto alle due ipotesi in campo, il D.G. afferma che “l’AD ha sempre voluto dar corso” all’impegno di realizzare nel 2016 n. 7002 passaggi di fascia. A tal proposito, abbiamo detto alla dr.ssa Corrado che l’impressione che ne avevamo ricevuta, noi e peraltro non solo noi, dopo l’invio della “proposta” di 16.974 passaggi “per la discussione” delle Parti, era francamente diversa.

La proposta  dei 16.974 passaggi appare la più ragionevole perché consentirebbe: di anticipare al 2016 il passaggio di fascia per 9.972 lavoratori in più rispetto ai 7.002 di partenza, assicurando sin da quest’anno bei soldini in busta paga dopo 6 anni di blocco;  di traguardare un grado di copertura (rapporto tra passaggi previsti e personale in servizio) più vicino a quello realizzato in altre AA.CC. e anche nella stessa Agenzia Industrie Difesa; infine, di garantire maggiormente, al 100% si può dire, il passaggio di fascia del personale bloccato nel 2010, il che costituisce  una priorità condivisa (se si realizzano solo 7.002 passaggi, non è poi così sicuro che i beneficiati siano solo i bloccati 2010).  Una apertura importante, ci era sembrata quella della dr.ssa Corrado, che l’A.D. non ha avuto il coraggio di portare fino in fondo  facendo marcia indietro al primo richiamo all’ordine venuto da alcune sigle che hanno gridato addirittura allo “scandalo”. E a pagare saranno certo i lavoratori.

Poco convincenti anche le motivazioni fornite dal D.G. per il ritorno all’opzione 7.002, che giustificherebbero  la scelta di questi numeri con la necessità di mantenere risorse adeguate per finanziare performance  e FUS.  Vien da chiedersi:  e nel 2017, quando comunque i passaggi totali da finanziare raggiungeranno il numero di 16.974, questo problema non si porrà più, magari di fronte ad  un FUA meno dotato di quello 2016?  Allora basteranno le risorse rimanenti per performance individuale e progetti? E perché ora no?

Letti i diversi comunicati sindacali sinora pubblicati,  ci sembra che gli esiti della riunione odierna denotino che anche sul fronte più favorevole, emerga qualche distinguo e comunque ci sia ancora qualche problemino a sottoscrivere la scelta dei 7.002.  Per quanto ci riguarda, preso atto che la partita dei passaggi 2016 non è ancora chiusa,  abbiamo riproposto alla dr.ssa Corrado la nostra ben nota posizione: subito 16.974 passaggi con decorrenza 1.1.2016 o, in  alternativa, numeri superiori, di poco o di molto, nel quadro di una “intesa programmatica triennale che fissi i numeri relativi al triennio 2016-2018, con l’obiettivo di traguardare, entro quest’arco temporale, un secondo passaggio di fascia per tutti i lavoratori” come abbiamo scritto nella “nota a verbale” predisposta da FLP DIFESA e allegata all’accordo FUA 2015. Un’intesa che non potrà riguardare però solo 25.000 passaggi, come qualcuno chiede, perché questo significherebbe un passaggio di fascia per tutti, con riproposizione, a  fine triennio, della situazione di oggi: un terzo di lavoratori penalizzati con un solo passaggio rispetto ai due passaggi degli altri due terzi.

FUS E CONTRATTAZIONE LOCALE

La terza bozza predisposta da PERSOCIV riproponeva in toto l’impianto delle precedenti, a parte gli importi, come si può evincere dalla lettura degli artt. 13 e 14. Abbiamo pertanto ribadito alla dr.ssa Corrado il nostro grido d’allarme sul fatto che, in particolare il combinato disposto tra i commi 2 e 3 dell’art. 14, avesse come effetto quello di “cancellare la contrattazione locale prevista dai nostri contratti, e che fino ad oggi ha governato la distribuzione del FUS“:  cosa andranno a fare le OO.SS locali e le  RSU, se tutto è affidato al giudizio e alle scelte del Dirigente? Non si può chiedere alle OO.SS. nazionali di mettere una firma sulla cancellazione della contrattazione locale sul FUS, che ne diventerebbe la conseguenza automatica.  Nel corso del confronto, è emersa comunque la disponibilità della dr.ssa Corrado a sopprimere il comma 2.  Preso atto di questo, e ribadito da parte nostra la richiesta di cancellare anche il comma 3  che ci appare quasi offensivo per le Parti locali, abbiamo allora chiesto alla dr.ssa Corrado la riscrittura del comma 2  attraverso un nuova formulazione  che recuperi ruolo sostanza e dignità dei tavoli locali e definisca lo specifico del confronto negoziale locale con il Dirigente per l’attribuzione del FUS,  atteso che i criteri di distribuzione delle somme non potranno che essere quelli fissati dalla Direttiva performance del 10.11.2015, che nessuno, tranne FLP DIFESA, a suo tempo ha contestato.

Prossima riunione, il 27 p.v.: si troverà la quadra per chiudere il cerchio sul numero di passaggi 2016?

(Giancarlo Pittelli)

Le bozze predisposte da PERSOCIV per la riunione di oggi