Passaggi 2016, contrattazione locale sul FUS e valutazione performance i veri buchi neri dell’Ipotesi di accordo FUA 2016. Quattro solo le sigle firmatarie e note a verbale di ben sei sigle su sette: danno la misura esatta delle criticità e dei problemi innescati

Notiziario n. 96 del 5 agosto 2016

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgPERSOCIV ci ha inviato ieri il testo integrale – con i relativi allegati – dell’Ipotesi di accordo sulla distribuzione del FUA 2016 con le firme delle Parti accettanti  (A.D. e, sul fronte sindacale, CGIL, CISL, UIL e UNSA), che abbiamo tempestivamente pubblicato sul nostro sito e che ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 1. Come noto, FLP DIFESA non ha sottoscritto detta Ipotesi  e ha presentato una nota a verbale (qui ripubblicata in allegato 2) per le ragioni illustrate nel Notiziario n. 95 del 2 u.s.,  e lo stesso hanno fatto USB e INTESA, quest’ultima pare proprio al fotofinish.

Si è chiusa  così una trattativa lunga e impegnativa,  che ha avuto un percorso davvero tortuoso e in alcuni tratti anche ondivago, con cambi di rotta repentini e una mole di polemiche e di comunicati  (nella circostanza anche poco unitari), che danno il senso dello scontro di idee che si è consumato nei confronti di A.D. e anche dentro le stesse OO.SS., le cui divisioni finali ne sono la prova evidente. L’Ipotesi  reca note a verbale di ben sei sigle su sette (cosa mai vista), che danno la misura delle criticità delle scelte operate e segnano anche una sconfitta per chi ha gestito la trattativa, alla fine scontentando tutti o quasi.

Ciò premesso, come abbiamo sempre fatto in passato, proponiamo ai colleghi alcune sottolineature sui contenuti  che riteniamo importanti dell’accordo,  condite da alcune nostre ulteriori considerazioni.

Partiamo innanzitutto dalla dotazione del FUA:  le somme certe del FUA 2016 sono pari quest’anno a € 57.142.318,00 al lordo oneri a carico dell’A.D., e dunque con una differenza in negativo di € 994.133 €, dovuta in parte alla diminuzione del personale in servizio pari a 238 unità in meno sul 2015 (ripubblichiamo su questa pagina in allegato 3 la tabella di dettaglio delle somme che formano il FUA fornita dalla D.G. nella riunione del 6 luglio u.s.).  Rispetto a questa dotazione del FUA 2016, la distribuzione delle somme prevista dal prospetto allegato 13 dell’Ipotesi ripropone il modello consolidato di ripartizione, con una riconferma degli stanziamenti 2015 per Posizioni Organizzative (€ 2.525.281,00), Turni (€ 7.271.960,00) e PPL (3.158.260,00)  e una riduzione degli accantonamenti per  l’indennità di mobilità (€ 170.000, rispetto ai 370.000 del 2015 ) e reperibilità (€ 3.299.926,03 rispetto ai 3.666.584,48 del 2015), per come richiesto da FLP. Infine, il Fondo per Agenzia Industrie Difesa è pari a € 2.285.3692,72 (il solito 4%)

Ciò premesso, ci soffermeremo ora sugli aspetti più “pesanti” dell’Ipotesi 2016, che riguardano: passaggi economici e criteri selettivi; la contrattazione per il FUS.; la remunerazione della performance.

PASSAGGI ECONOMICI

Come si ricorderà, inizialmente il numero di passaggi previsti per il 2015 e poi 2016 era complessivamente pari a 1.095 (vds Notiziario n. 105 del 29.09.2015), conseguenza obbligata  in rapporto all’organico di fascia che AD volle a suo tempo inserire nel DM 19.11.2014.  Preso atto del limite che ciò comportava, AD si rese disponibile su nostra richiesta a predisporre e modificare il predetto DM mantenendo invariati i complessivi volumi organici ma cancellando l’organico di fascia (il provvedimento, firmato dalla Ministra, è ora al vaglio della Corte dei Conti, e solo dopo la sua entrata in vigore sarà possibile realizzare i 7.002 passaggi 2016). Ricordiamo questa storia, peraltro ben nota,  a chi  in queste settimane si è addirittura vantato di aver convinto l’AD ad aumentare  i passaggi 2016 dagli iniziali 1.095 ai 7.002 oggi previsti…..

Rimossa la condizione ostativa che impediva la realizzazione di un numero di passaggi superiori ai 1095, si è posta allora  la domanda: quanti passaggi realizzare con decorrenza 1.1.2016? E qui iniziano purtroppo i nostri guai: CGIL-CISL-UIL, nella riunione del 21.01.2016, ne chiedono 7.000 alla dr.ssa Corrado e la dr.ssa Corrado – seduta stante – accoglie la proposta (si veda il comunicato unitario CGIL-CISL-UIL di pari data), rimodulando i numeri in addirittura…. 7.002  (invitiamo i colleghi a non sorridere troppo).

La formalizzazione dei numeri avverrà poi attraverso l’art. 16 dell’Ipotesi FUA 2015, e anche qui su espressa richiesta di CGIL-CISL-UIL che la dr.ssa Corrado,  inizialmente orientata a non scrivere numeri precisi ma solo ad un impegno per un “congruo numero” , alla fine accetta. Sulla predetta “intesa” , di cui all’art. 16 dell’Ipotesi e poi anche dell’Accordo FUA 2015,  la nostra O.S. espresse allora totale discordanza attraverso le “note a verbale” allegate, la prima all’Ipotesi e la seconda all’Accordo 2015. Altre sigle, oggi ricredutesi, hanno siglato quell’Intesa  senza dire nulla, ma non certamente FLP DIFESA. Anche questo vogliamo ricordare a qualcuno che in questi giorni, in modo platealmente strumentale, ci ha associato alle sigle che hanno condiviso l’Intesa ex art 16: non trucchiamo le carte per favore, e anche per decenza!

Del tutto ovvio e naturale dunque, per noi, sin dall’avvio della trattativa FUA 2016, riprendere la nostra battaglia per aumentare il numero di passaggi 2016, e questa volta anche con il conforto delle migliaia di lavoratori sentiti attraverso le centinaia di assemblee fatte in primavera e pubblicizzate sul nostro sito.

Il resto è storia recente, si rileggano i Notiziari con i contenuti e gli esiti delle riunioni (Notiziario n 77  del 21 giugno;  Notiziario n. 86 del 6 luglio, Notiziario n. 89 del 20 luglio, Notiziario n. 91 del 27 luglio e, ultimo, il Notiziario n. 95 del 2 u.s.).

Sulla nostra proposta di sommare i numeri previsti per i passaggi 2016 (7.002) con quelli quantificati per il 2017 (9.972),  portando così il totale passaggi con decorrenza 1.1.2016 al numero di 16.974, c’è stata una iniziale apertura e disponibilità da parte della dr.ssa Corrado, confermata dall’invio, a tutte le sigle con mail a firma dello stesso D.G. del 4 luglio u.s. ,per la visione e la successiva discussione nel prossimo incontro, le bozze di un, eventuale, nuovo art.10, punto 2 dell’Ipotesi di Accordo e di un nuovo Allegato 13 contenenti la previsione di sviluppi economici per 16.974 dipendenti (63% circa)”,  e dunque con una copertura molto superiore a quella con i 7.002 passaggi 2016 che risulta pari ad uno striminzito e ridicolo 26,06 %.

Ma la fiera opposizione di CGIL CISL UIL Difesa, che hanno giudicato questa proposta addirittura “scandalosa”  e “irricevibile”,  l’ha bloccata subito. Qui ci sarebbe voluto più coraggio da parte dello stesso D.G., che invece ha riposto subito nel cassetto la proposta a 16.974 quasi chiedendo scusa e mettendo in campo giustificazioni che non reggono neanche sul piano della logica più elementare: se il ritorno ai 7.002 è giustificato con la necessità di mantenere risorse adeguate per finanziare performance  e FUS, quando nel 2017 i passaggi totali da finanziare raggiungeranno il numero di 19.002 e le quote pro capite saranno dunque inferiori a quelle che sarebbero state quest’anno con 16.974 passaggi, allora il problema non si porrà? Allora basteranno le risorse rimanenti per performance individuale e progetti? E perché ora no?

Risibile poi il troppo rabberciato tentativo di difesa da parte di alcune sigle firmatarie che, per giustificare la scelta folle dei 7.002, hanno fatto appello al senso di responsabilità di chi sta con i piedi per terra e si batte per accordi sostenibili e praticabili:  se 12.000 sono i passaggi previsti per il 2017, allora se  ne sarebbero potuti fare 12.000 anche quest’anno, o no?  E perché non lo si è voluto fare? Va detto che la proposta dei 16.974 passaggi 2016 era stata ovviamente valutata e verificata dalla D.G. anche sotto il profilo della praticabilità economica e normativa, e sappiamo tutti che se la dr.ssa Corrado l’ha poi ritirata è solo perchè CGIL-CISL-UIL Difesa hanno alzato il muro o opposto fierissima resistenza.

Il risultato pratico di questa follia è presto detto: se si fossero fatti 16.974 passaggi 2016, altrettanti lavoratori avrebbero avuto l’incremento stipendiale dal 1 gennaio 2016, con tutte le ricadute in prospettiva (liquidazione e previdenza). Averne voluto fare solo 7.002, significa aver di fatto negato a quasi 10.000 lavoratori l’incremento stipendiale già da quest’anno. E un danno, si o no?  I lavoratori non hanno dubbi: è un danno, e anche grave. Da qui l’ incazzatura,  i segnali negativi alle OO.SS. responsabili, i connessi tentativi di distrazione di massa (“19.000 passaggi in due anni”) e i diversi conflitti interni.

Quello che appare incomprensibile è invece l’atteggiamento di A.D.  che, dopo i gruppi di lavoro e gli annunciati  impegni per far crescere il trattamento economico dei civili, alla prima favorevole occasione si tira indietro, mostrando la sua vera faccia da autentica matrigna. Un’occasione persa, dunque, e una grave sconfitta per la categoria, rispetto alla quale siamo fieri  di esserci opposti con tutte le nostre forze.

In merito ai criteri per le selezioni (allegato 12), nei precedenti Notiziari abbiamo puntualmente riferito delle novità intervenute a seguito dei confronti con l’Amministrazione,  nei quali crediamo di aver comunque dato come FLP DIFESA un contributo serio. Dobbiamo solo informare i colleghi sulle novità maturate nell’ultimo tavolo: la rimodulazione dei numeri di cui all’art. 19 (intesa sui 12.000 passaggi 2017); la cancellazione di P.O. e corsi ISSMI dai punteggi per le selezioni in 3^ area; il riferimento al miglior punteggio del 2014-2015 conseguito nella valutazione dell’apporto partecipativo ai progetti locali; infine, l’impegno (dichiarazione congiunta n. 1) ad attivare il tavolo su P.O. e Turni/Reperibilità /PPL in ottobre.

CONTRATTAZIONE SUL FONDO DI SEDE

La vicenda passaggi, ovviamente la più sentita dai colleghi, rischia di metter in secondo piano altre scelte perdenti dell’Ipotesi di accordo, quelle riferibili agli artt. 14  (FUS) e 12 (performance individuale). Iniziamo dalla prima, la distribuzione del FUS, alla quale viene destinato l’85% delle risorse che perverranno all’Ente (la quota pro capite FUS sarà quest’anno pari a € 763,71 lordo AD) mentre il restante 15% sarà destinato invece alla performance.  Desideriamo chiedere alle RSU e a tutti i Rappresentanti sindacali locali: quando verrete convocati per il FUS, cosa ci andrete a fare?  Di fatto, solo a ratificare le decisioni del Dirigente!  Il Dirigente proporrà i progetti; il Dirigente costruirà autonomamente i percorsi per valutare la loro realizzazione; il Dirigente peserà gli apporti partecipativi  di ciascun e darà i voti, senza neanche un confronto generale, anche minimo, con le Rappresentanze locali (OO.SS. territoriali e le stesse RSU elette direttamente dai lavoratori per rappresentarli). Inoltre  (udite, udite),  sarà addirittura possibile che le Rappresentanze affidino fiduciariamente al Dirigente anche le risorse del FUS per farlo decidere direttamente anche sul FUS. Uno sconcio!

In cosa si traduca questo nuovo modello di relazione sindacale locale, è presto detto: nella cancellazione di fatto della contrattazione locale sul FUS,  che neanche quel sant’uomo di Brunetta aveva osato sopprimere e che invece ora nel MD è avvenuto, attraverso la breccia aperta dalla Direttiva performance del 10.11.2015 (criteri di valutazione per il FUS uguali a quelli della performance) che a suo tempo, a parte FLP DIFESA, nessuna sigla ha osato contestare e che oggi vede invece tanti contestatori (vds note a verbale). Ora, che l’AD proponga questo nuovo modello ultrabrunettiano sul livello locale può essere anche comprensibile; un po’ meno, francamente, che lo facciano proprio i Sindacati nazionali, in particolare quelli che contro Brunetta hanno lottato e protestato, o quelli che oggi (ma solo oggi, però) dicono di non condividere il modello di relazioni sindacali imposto da Brunetta.

Il diritto alla contrattazione è stato affermato dalla Corte Costituzionale nella sentenza di luglio scorso in merito al ricorso FLP e la stessa determina del Sottosegretario Rossi del 4.12.2015 recava il “riconoscimento del valore della contrattazione decentrata di posto di lavoro”.  Se questo è il valore della contrattazione locale, campa cavallo che l’erba cresce!  Un autentico suicidio!

REMUNERAZIONE PERFORMANCE INDIVIDUALE

Passando alla remunerazione della performance,  art. 12 dell’Ipotesi di accordo,  già ora si cominciano a vedere i primi effetti.  Il primo dei quali è che andrà remunerata con risorse del FUA, come prevede il D. Lgs  brunettiano n. 150/2009, e  a tal proposito, l’Ipotesi di accordo prevede che, rispetto al totale delle risorse inviate agli Enti, il 15% sia destinato alla performance (quota pro-capite € 134,77 lordo AD)  con l’accorpamento in tre fasce di punteggi (O-40; 41-70; 71-100) delle cinque fasce previste dalla Direttiva 10.11.2015, il che a noi fa venire qualche dubbio sulla sua praticabilità tecnica.

A FLP DIFESA,  il 15% di risorse appare un po’ sovradimensionato, tenuto conto della sperimentalità del sistema e delle ben note criticità, però non è certo per questo che non abbiamo sottoscritto l’Ipotesi (avevamo proposto il 10%, altri l’1%…).  La cosa per noi incomprensibile e inaccettabile è invece un’altra: è il peso che la valutazione della prestazione individuale (alias performance) avrà all’interno dei criteri selettivi (allegato 12): per la “valutazione della prestazione individuale”, che peraltro non è neanche ricompresa tra i criteri di cui all’art. 16 CCNL 2006/2009, è previsto un punteggio massimo uguale a quello stabilito per esperienza professionale e titoli di studio/professionali (50 punti). A noi sembra troppo sovradimensionato, e inaccettabile inoltre ci sembra che questa scelta di sia stato operata dietro precisa indicazione della FP.

Concludiamo qui questa disamina dell’Ipotesi di accordo,  chiedendo scusa  ai colleghi per la lunghezza di questo Notiziario, comunque necessaria per far comprender al meglio i problemi innescati.

Buone ferie ai colleghi e…… non pensate troppo all’Ipotesi FUA 2016.  Ci sarà tempo a settembre!

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Ipotesi di accordo FUA 2016

Allegato 2: 02.08.2016 – Nota a verbale FLP DIFESA su ipotesi FUA 2016

Allegato 3: Prospetto fornito da PERSOCIV nella riunione del 6.7.2016 delle somme che alimentano il FUA 2016

INVITIAMO TUTTI I COLLEGHI A PARTECIPARE AL NOSTRO SONDAGGIO

SULLE SCELTE DELL’IPOTESI DI ACCORDO FUA 2016

CHE E’ PUBBLICATO NELLA PARTE ALTA DELLA HOME DEL SITO