In Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo che dispone il transito nei ruoli civili della Difesa del personale del Corpo Forestale non idoneo all’impiego militare nell’Arma. I possibile riflessi sul processo di riordino in corso di A.D.

Notiziario n. 108 del 19 settembre 2016 –

corpo-forestaleE’ diventato legge dello Stato il provvedimento che prevede che il “personale appartenente ai ruoli di periti, revisori  e operatori e collaboratori  del Corpo Forestale dello Stato,  transitato nei ruoli forestali  dei Carabinieri  e che durante la frequenza o al termine del corso di formazione militare, dovesse risultare non idoneo a prestare servizio nell’Arma, transiti nei ruoli civili del Ministero della Difesa”. Infatti, nella G.U. n. 213 del 12.09.2016, è stato pubblicato il D. Lgs. 19.08.2016, n. 177 attuativo della L. 124/2015 che reca Disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato……” che, all’art. 18 comma 10, prevede il transito nei ruoli civili del personale non idoneo all’Arma dei Carabinieri (lo pubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina).

FLP DIFESA ne ha dato per prima notizia ai colleghi con il Notiziario n. 21 del 22.02.2016, informando sullo schema di decreto adottato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri che, nelle valutazioni del Governo,  nasceva  dalla necessità di una razionalizzazione delle funzioni di polizia.  Una necessità condivisibile,  anche nell’ottica di una efficace ed efficiente spending review,  ma che, come spesso è successo in epoca renziana,  alla fine del tragitto ha partorito il classico topolino, in quanto nel frullatore c’è finito solo il piccolo “Corpo Forestale dello Stato”, mentre altri pezzi (per esempio la Guardia di Finanza, che rappresenta davvero un unicum sul piano internazionale) ne sono rimasti rigorosamente fuori.

Diamo conto dei numeri e facciamo alcune considerazioni, anche per comprender meglio la dimensione e gli effetti del problema: dovrebbero essere circa 7.000 i lavoratori tecnici interessati al transito; di questi, è presumibile che in larga maggioranza otterranno la necessaria idoneità attraverso gli appositi corsi utili anche ai fini dell’abilitazione al porto e all’uso delle armi; la parte esclusa, invece, una volta certificata l’inidoneità, dovrà transitare nei ruoli civili del Ministero Difesa. Che è poi quel Ministero, questo non va mai dimenticato,  che vive attualmente un profondo processo di riorganizzazione in chiave riduttiva, avviato dalla L. 244/2012, e che prevede una corposa riduzione di strutture (-30% al 31.12.2018) e di personale (dotazioni organiche civili fissate in n. 20.000 al 31.12.2024), processo che potrebbe essere addirittura più incisivo e marcato in chiave riduttiva nel contesto del prossimo ridisegno del M.D. operato dal Libro Bianco.

Diamo i numeri:  i civili della Difesa al 1.01.2016 erano 26.871 (dato FUA PERSOCIV) e dunque, da qui al 2024, quasi 7.000 posizioni dovranno essere soppresse per arrivare ai 20.000 previsti, con le modalità e i percorsi di cui al D. Lgs. n. 8/2014. Ci chiediamo allora: se arriveranno molti ex forestali, e le previsioni ultime – interne al Corpo, ancorchè non ufficiali – parlano di parecchie centinaia, forse di qualche migliaio, che effetti diretti o indiretti si produrranno sull’impiego civile nel MD e sulla gestione delle eccedenze da qui al 2024?  Si deve inoltre tener conto che, oltre alle presenze effettive certificate da PERSOCIV, operano da noi molte centinaia di ex militari transitati all’impiego civile per inidoneità ex D.I.M. 18.04.2002 e che, dall’attuale posizione di soprannumero, dovranno entrare nei ruoli civili. Come si fa allora a non essere preoccupati?  E’ ben evidente come, nelle condizioni date, più presenze potrebbero produrre più eccedenze.

Abbiamo rappresentato sin da febbraio al Sottosegretario Rossi queste preoccupazioni,  ma la risposta sino ad oggi non è ancora arrivata; inoltre, avevamo rappresentato queste preoccupazioni anche al Parlamento (si veda il Notiziario n. 37 del 31.03.2016 o il video dell’audizione di CGIL-CISL-UIL ed FLP che si trova nella home del nostro sito), anche con una nostra proposta emendativa, ma il Governo non ha cambiato strada. In allegato 2, il documento presentato in sede di audizione da FLP DIFESA.

Più recentemente,  nella riunione con il Sottosegretario Rossi del 13 u.s. (vds. Notiziario n 105 di pari data),  abbiamo riproposto il problema,  ma le risposte un po’ minimizzatrici che abbiamo ricevuto non ci hanno convinto.

Al Sottosegretario abbiamo allora risegnalato la necessità di un tavolo tecnico di approfondimento, magari coordinato direttamente dal Comando Generale dell’Arma, che serva a darci numeri e risposte. Il Sottosegretario ci darà riscontro il 28 settembre p.v. .

(Giancarlo Pittelli)

Allegato: decreto legislativo -n-177-19-08-2016-disposizioni-assorbimento-del-corpo-forestale-dello-stato

Allegato 2: 31-03-2016-documento-flp-difesa-x-audizione-decreto-corr