Rinnovo del contratto del P.I. . Risorse scarse e leggi Brunetta i veri nodi alla vigilia dell’apertura delle trattative con ARAN. Servono molti più soldi e occorre recuperare spazi importanti di contrattazione

Notiziario n. 110 del 26 settembre 2016 –

Rino Di Meglio, Segretario Generale di CGS

Rino Di Meglio, Segretario Generale di CGS

Si riporta di seguito il testo del “comunicato stampa” della Confederazione Generale Sindacale diffuso in data 23 u.s., nel quale il Segretario Generale della CGS pone in particolare l’accento sulla necessità che, attraverso il nuovo contratto,  si recuperino spazi ampi di contrattazione,  oggi ridotti al lumicino dalle norme introdotte dal 2009 al 2011 dall’ex Ministro alla P.A., R. Brunetta.

“La strada che dovremo percorrere per arrivare al rinnovo del contratto del pubblico impiego, scaduto ormai da sei anni, si profila già tortuosa e in salita”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, Segretario Generale della CGS, che individua i due ostacoli maggiori nell’esiguità dei fondi messi a disposizione dal Governo e nell’indeterminatezza degli ambiti di contrattazione.

“Le risorse stanziate finora, appena 300 milioni di euro per tutti i comparti del pubblico impiego, – spiega il segretario generale della CGS – sono insufficienti persino per risarcire i dipendenti pubblici della mancata applicazione dell’IPCA (Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Unione Europea), cioè circa 130 euro netti pro capite.

Inoltre, a causa di una normativa che ha provocato continue incursioni legislative, manca del tutto la preliminare e fondamentale certezza del diritto su quali siano gli ambiti riservati alla contrattazione”.

Per creare le condizioni che rendano possibile l’apertura del tavolo negoziale, quindi, secondo Di Meglio “occorre modificare la legge Brunetta e ripristinare il valore della contrattazione e della rappresentanza dei lavoratori. Contratti a costo zero, o con scarsi soldi solo per pochi, non sono la soluzione dei problemi del pubblico impiego. La dignità del lavoro non è in svendita e il nostro impegno è di tutelarla in tutte le sedi”.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA