Via libera con rilevi, da MEF e FP, all’accordo definitivo sul FUA 2016. Il testo definitivo firmato, che FLP DIFESA non ha sottoscritto. Appello alle Rappresentanze locali: difendiamo la contrattazione dai tentativi di liquidarla

Notiziario n. 112 del 30 settembre 2016 –

rp_Foto-FUA-per-sito4-300x213.jpgCon mail del 27 u.s., PERSOCIV ha informato le OO.SS. nazionali che l’Ipotesi di accordo relativa alla distribuzione del FUA 2016 siglata il 3.08.2016  aveva avuto il sostanziale via libera di M.E.F. e F.P. (vds allegato 1) e che, pertanto,  il testo dell’accordo, “conformato secondo le indicazioni ricevute dagli Organi certificatori”, sarebbe stato messo in firma alla Parti sindacali nei giorni 29 e 30 c.m. (vds allegato 2).

Ebbene, coerentemente con le posizioni assunte durante tutto il corso della trattativa nazionale di cui c’è ampia traccia nei nostri Notiziari diffusi a conclusione di ogni riunione,  e in linea peraltro con la scelta conclusiva operata dalla nostra Delegazione nazionale in ordine all’Ipotesi di accordo,  FLP DIFESA non sottoscriverà l’accordo definitivo per i motivi ben noti ai colleghi e specificati nella “Nota a verbale” (in allegato 3), che abbiamo già inviato a PERSOCIV per essere allegata al C.C.N. Integrativo FUA 2016.   

A nostro giudizio, la trattativa negoziale con l’A.D. per la distribuzione del FUA  si è conclusa quest’anno nel peggiore dei modi, con un accordo decisamente al ribasso che prevede per l’anno in corso un  numero di passaggi economici decisamente insufficienti,  la cancellazione di fatto della contrattazione locale per la distribuzione del FUS, addirittura con la previsione vergognosa di un possibile affidamento fiduciario al Dirigente delle relative risorse  in abbinata a quelle destinate alla remunerazione della performance,  e con la prepotente entrata in scena della valutazione della predetta performance,  sia per quanto riguarda la gestione del 15% delle risorse locali che, ancor di più,  per quanto attiene il suo peso all’interno dei criteri che presiederanno ai passaggi economici, decisamene sovradimensionato (50 punti, gli stessi di titoli e esperienza professionale!). Un mezzo disastro, sia per gli effetti che prevedibilmente produrrà sulla  nostra gente che, ancor di più,  per i pericolosi lasciti sul fronte delle relazioni sindacali.

A fronte di questi pesantissimi approdi negoziali, non potrà allora che apparire logica e coerente la scelta unanime della delegazione FLP DIFESA, peraltro condivisa e sostenuta da tutto il nostro gruppo dirigente,  di non sottoscrivere il predetto CCNI.  Un scelta di differenziazione alla quale la nostra O.S. non è usa, avendo sottoscritto responsabilmente tutti gli accordi degli ultimi quindici anni, ma che quest’anno, altrettanto responsabilmente, ha scelto di non sottoscrivere per non diventare complice di un’operazione che segna, a nostro avviso, il punto più basso degli accordi nazionali di questi anni.

Come si ricorderà,  la trattativa era partita il 21 giugno u.s. (vds Notiziario n. 77 di pari data) ed era apparsa già segnata in partenza dalla “intesa programmatica”  di cui all’art. 16  dell’accordo FUA 2015, che confermava i 7.002  passaggi economici 2016 richiesti da CGIL-CISL-UIL Difesa nella riunione del  21.01.2016 (vds comunicato di pari data) e seduta stante generosamente accolti dalla dr.ssa Corrado.

La vicenda rovinosa dei passaggi non può comunque, in nessun caso, far passare in second’ordine le due cadute verticali altrettanto rovinose richiamate in apertura,  la prima legata all’avvento corposo su FUS e passaggi economici della performance individuale e la seconda, certo di maggior rilievo,  che comporta il rischio della cancellazione di fatto della contrattazione locale per la distribuzione dl FUS.

A tal riguardo, ci permettiamo di rivolgere un appello a tutte le Rappresentanze locali affinchè non seguano la sollecitazione delle Parti firmatarie dell’accordo FUA (art. 14, comma 2) a valutare la possibilità di “destinare le somme del medesimo a incremento del trattamento economico accessorio correlato alla performance individuale di cui al precedente art. 12”.  Andare su questa strada significa di fatto azzerare la contrattazione locale in materia di distribuzione delle risorse destinate ai progetti locali che è prevista dai nostri CCNL, in un momento in cui  la richiesta di tutti i Sindacati del P.I. è rivolta alla modifica del D.Lgs. 150 e al recupero pieno della contrattazione (vds. IL SOLE 24 ORE del 28.09.2016) attraverso il nuovo CCNL.

Le contrattazioni FUS vanno pertanto mantenute, a tutti i costi!

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: certificazione-fua-2016-da-fp-e-mef

Allegato 2: ccni-fua-2016-testo-definitivo-articolato-allegati

Allegato 3: ccni-fua-2016-nota-a-verbale-flp-difesa

3.10.2016 – Pubblichiamo il testo dell’accordo FUA 2016 con le firme delle Parti aderenticcni-fua-2016-del-30-09-2016