Riunioni tecniche a PERSOCIV. Per il “problema insalubri”, chiesto il rinvio al tavolo politico. Avviato il confronto (senza dati, al momento) su Posizioni Organizzative e Turni/Reperibilità/PPL.

Notiziario n. 118 del 12 ottobre 2016 –

L'entrata del Pirotecnico di Capua, uno dei sei "polverifici" del M.D.

L’entrata del Pirotecnico di Capua, uno dei sei “polverifici” del M.D.

Si è tenuto oggi il primo incontro del tavolo tecnico per la “verifica, in chiave riduttiva, in relazione alle effettive esigenze di funzionalità dei servizi degli Enti dell’AD. e alle reali attività svolte nei medesimi, delle posizioni organizzative, delle particolari posizioni di lavoro, dei turni e della reperibilità”  (Nota congiunta n. 1  all’Accordo definitivo FUA 2016, siglato il 30 settembre u.s.).  Come si ricorderà, la FLP DIFESA non ha sottoscritto quell’accordo, con le motivazioni riportate nella nota a verbale  (Notiziario n. 112 del 30/09/2016), ma ha comunque condiviso l’impegno contenuto nella predetta Nota congiunta, auspicando, al contempo, che il tavolo tecnico potesse raggiungere quegli obiettivi di razionalizzazione di P.O. e Turni/Reperibilità/PPL tante volte invocata e mai compiutamente realizzata (si veda l’ultimo capoverso della nota a verbale FLP DIFESA allegata al CCNI, che ripubblichiamo su questa stessa pagina).

A detto incontro, ha partecipato per la nostra O.S. il collega F. Cesaretti, che ha redatto queste note.

Nel merito, l’incontro ha avuto un contenuto meramente interlocutorio, atteso che A.D. – attraverso gli interventi di SMD e SGD – ha rappresentato di non aver ancora concluso la propria attività di verifica sugli istituti in esame, necessaria a presentare alle OO.SS le proprie proposte in materia e pertanto si è riservata di fornire al più presto alle parti Sociali le risultanze di tali lavori. Tuttavia, è emerso in modo abbastanza evidente l’orientamento di A.D. di intervenire prevalentemente sulle P.O. e sulla Reperibilità,  attraverso una razionalizzazione ed attualizzazione di tali istituti, anche alla luce delle riorganizzazioni/accorpamenti che hanno interessato un numero significativo di Enti, piuttosto che su PPL e Turni, in cui maggiori appaiono i vincoli di natura normativa e di garanzia di funzionamento degli Enti.

Su tali considerazioni si è registrata una sostanziale convergenza delle OO.SS., ma la discussione di merito è stata rinviata ad un nuovo incontro, preceduto dall’invio alle OO.SS. della documentazione prodotta dall’A.D. Ed è proprio alla luce di tale convergenza che appare ancor più incomprensibile la richiesta di CGIL-CISL e UIL che i prossimi incontri (tecnici!) avvengano a tavoli separati. Perché? Lo abbiamo già detto più volte: non crediamo che sia questo il modo migliore per tutelare gli interessi dei Lavoratori (“divide et impera”, diceva qualcuno), ma la risposta la lasciamo a chi tavoli separati li chiede!!

In occasione dello stesso incontro, si è poi affrontata la spinosa questione dei “Benefici pensionistici derivanti da supervalutazione di periodi di servizio in lavori insalubri, polverifici, imbarchi”  e della relativa circolare della D.G. n. 16749 del 14.03.2016.  Il confronto in sede tecnica non ha portato ad alcun progresso,  atteso che A.D. ha ribadito la propria posizione in merito al contenuto ed agli effetti della circolare (Notiziario n. 52 del 28.04.2016), ritenendo la stessa il frutto del portato normativo e della giurisprudenza affermatasi con la nota sentenza della Corte dei Conti. Sul punto, tutte le OO.SS., sia pure con qualche distinguo, hanno ritenuto che i veri nodi da sciogliere siano da ricercare nella vetustà della norma di riferimento – difficilmente applicabile alle condizioni di lavoro presenti nell’A.D. e in mancanza del decreto attuativo mai adottato – e nel riferimento ad un sistema di classificazione dei lavoratori – l’ex carriera operaia – che non trova riscontro in una realtà che dagli anni ’80 ad oggi ha visto susseguirsi ben tre diversi sistemi di classificazione del Personale (312/80, NOP, NSC).  Questioni che necessitano di specifici strumenti normativi e che esulano, quindi, dalle possibilità di un tavolo tecnico.  Proprio per questo, la richiesta di parte sindacale, che anche in questo si è ritrovata concorde, è stata quello di ricondurre la discussione al più consono tavolo politico, l’unico capace di individuare le iniziative, anche di carattere legislativo, idonee a tutelare quei lavoratori che hanno operato in condizioni gravose e che hanno già visto o potrebbero vedere allontanarsi di colpo la prospettiva di benefici pensionistici.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA

Allegato: ccni-fua-2016-nota-a-verbale-flp-difesa