Mobilità interna volontaria del personale civile della Difesa. Molti i ritardi e parecchie le criticità emerse nella realizzazione del primo bando. FLP DIFESA scrive al Sottosegretario e chiede la verifica prevista dal protocollo in previsione del bando 2017 che dovrebbe partire a febbraio p.v.

Notiziario n. 8 del 13 gennaio 2017 –

Come noto, il 21 dicembre u.s. sono state pubblicate le graduatorie provvisorie del primo bando di mobilità interna volontaria del personale civile della Difesa (si veda il nostro Notiziario n. 146 di pari data).  Detta pubblicazione, pur relativa a graduatorie ancora provvisorie, segnava di fatto il compimento della prima esperienza di mobilità interna con le nuove regole stabilite attraverso il protocollo del 29.09.2015.

Come già ricordato nel sopra richiamato Notiziario, dopo un confronto durato oltre quattro anni  e in tutto quel periodo sempre arenatosi sul nodo dei “pareri” degli Organi programmatori, in data 29.09.2015 è stato sottoscritto dal Sottosegretario Rossi e dalle OO.SS. nazionali il Protocollo d’intesa tra l’A.D. e le organizzazioni sindacali rappresentative del personale civile non dirigente”, che ripubblichiamo ad ogni buon conto su questa stessa pagina in allegato 2, il quale reca le nuove procedure per i reimpieghi (all. A),  per la mobilità volontaria ordinaria (all. B)  e  straordinaria (all. C),  e il prospetto con i criteri e i punteggi per la formazione delle graduatorie (all. D), e del quale avevamo a suo tempo riferito nel Notiziario n. 106 del 1.10.2015.

Un “protocollo” per certi versi storico nella vita della nostra Amministrazione,  e di questo va certamente  dato atto al Sottosegretario Rossi che lo ha fortemente voluto e poi sottoscritto, atteso che per la prima volta la mobilità interna del personale civile sarebbe stata gestita finalmente attraverso regole ben chiare e definite, con tutti i lavoratori interessati collocati sulla stessa linea ai nastri di partenza, come peraltro avviene da sempre nelle altre AA.PP., e non più attraverso i ben noti pareri discrezionali degli Organi Programmatori (O.P.), in alcuni casi anche troppo  discrezionali e come tali alquanto opinabili,  e per questo non sempre di facile comprensione nell’osservazione e nel raffronto con situazioni analoghe.

Quel “protocollo” è stato allora giudicato positivamente da FLP DIFESA, che lo ha sottoscritto, accompagnando comunque da alcune perplessità sulla nuova procedura di reimpiego conseguente ai riordini.

La gestione della nuova procedura ha evidenziato, però, in questi mesi, ritardi cospicui e criticità varie.

Per quanto riguarda i ritardi registrati, si deve ricordare che la pubblicazione del bando di mobilità interna per l’anno 2016 è avvenuta non già entro il 28 febbraio, come era previsto dal “protocollo”, ma – dopo diversi rinvii – solo a luglio 2017 (esattamente giorno 11 di quel mese), e dunque in pieno periodo estivo, il che ha in un qualche modo obbligato la D.G. all’opportuno differimento di 30 giorni del termine di presentazione delle istanze di partecipazione, originariamente fissato dal bando al 9 agosto. La pubblicazione delle graduatorie provvisorie è però poi avvenuta sostanzialmente entro i termini temporali previsti dal bando, e di questo va dato certamente atto alla nostra Direzione Generale.

Sul piano delle criticità, invece, se ne sono osservate parecchie, e non certo di poco conto. Innanzitutto, sono stati fissati dagli Organi Programmatori (O.P.) “gradi di scopertura organica massima sostenibile per ciascun Ente e per singolo profilo professionale” davvero alti, in non pochi casi incomprensibilmente alti, che hanno alzato molti muri rispetto alle legittime aspettative di tanti lavoratori. E’ un problema che abbiamo segnalato sin da subito, insieme a quello relativo ai colleghi ex militari transitati innescato dalla circolare D.G.. 11523 del 23.02.2016 con il risultato di ottenere poi l’allineamento alle regole generali del “protocollo”,  ottenendo in questo caso qualche correzione significativa, in particolare con riferimento all’area di SEGREDIFESA. Ma i gradi di scopertura sono rimasti lo stesso complessivamente molto alti, “viziando” in un qualche modo la procedura. E di criticità se ne sono viste altre, e su di esse si dovrà riflettere in modo approfondito, trovando gli aggiustamenti del caso per il bando 2017.

Per quanto sopra, abbiamo inviato all’on. Rossi in data 9 u.s. la nota che pubblichiamo su questa stessa pagina un allegato 1, con la quale chiediamo la “verifica circa la necessità di revisione” della procedura, per come previsto dal protocollo del 29.09.2015.  

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 09.01.2017-lettera al SSS Rossi per verifica protocollo mobilità

Allegato 2: Protocollo 29.09.2015 mobilità interna e rempieghi con firme