Finalmente è chiaro a tutti: solo annunci in salsa renziana, gli impegni di dicembre 2015 della Ministra. Rispettiamo le scelte di altre sigle, ma diciamo la nostra su stato di agitazione e interruzione trattative. Oggi, per noi, è assolutamente prioritario mettere in sicurezza gli accordi FUA 2017 e FUS 2016

Notiziario n. 15 del 6 febbraio 2017 –

La Ministra Pinotti con sullo sfondo i caccia F-35

CGIL FP, CISL FP e UIL PA Difesa hanno dichiarato “lo stato di agitazione di tutto il  personale civile della Difesa”.  Lo hanno fatto separatamente, con due distinte lettere alla Ministra Pinotti entrambe datate 1.02.2017, la prima di CGIL-UIL e la seconda di CISL, diverse in molti giudizi  e soprattutto negli approdi finali (molto pesanti nel merito, quelli di CGIL-UIL; molto più temperati, invece, quelli di CISL).

La storia, per tutte e tre le sigle, inizia dal 14.12.2015, quando sarebbero state  “invitate” dalla sen. Pinotti (lo affermano  però solo CGIL e UIL, non CISL). Ci chiediamo: a fronte di quale esigenza era maturato questo “invito ad siglam” che, così tanto esibito, non ha precedenti nelle relazioni sindacali del Ministero Difesa? E quale è stato il do ut des  (“do perché tu dia”)?  A nostro avviso la Ministra ha invitato quelle sigle e assunto gli impegni di cui alla nota Gabinetto 14.12.2015, che ad ogni buon conto ripubblichiamo in allegato 1 su questa stessa pagina, a fronte della pesantissima rinuncia da parte di CGIL-CISL-UIL al Regolamento sulle funzioni civili, esito per noi il più importante dei confronti di luglio 2013 e poi inserito come previsione nell’art.1 D. Lgs. n. 7/2014, che poi dal 14.12.2015  è stata derubricato a “protocollo d’intesa”.  Quando è arrivata a suo tempo la nota del Gabinetto di pari data, il giudizio di FLP DIFESA è stato netto sin da subito, ed è poi stato riassunto nel titolo che abbiamo dato al Notiziario n. 136 del 22.12.2015 redatto dopo l’incontro in quella data con la Ministra: “La politica  (renziana) degli annunci sbarca anche nel Ministero difesa”, corredato dalle nostre perplessità e riflessioni in merito ai diversi impegni assunti dalla sen. Pinotti.

A distanza di ben tredici mesi, possiamo dire che non avevamo visto male, nel senso che, uno dopo l’altro, di quegli impegni è rimasto nulla o quasi. La tabella di corrispondenza militari/civili ancora non ha visto la luce;  nessun percorso è stato avviato per il transito del personale di 1^ area in area 2^ ;  ancora in mente dei la crescita del nostro trattamento economico civile ; nessun confronto sul Libro Bianco i cui provvedimenti attuativi (DDL delega) sono già impacchettati, e non si sa che fine abbiano fatto i contributi richiesti alle OO.SS. e il confronto promesso dall’on. Rossi; delle risorse per il FUA, elevate al 10% dei risparmi originati dai riordini e anticipati al 2016 (frutto, val la pena di ricordarlo, di una nostra richiesta al Sottosegretario – vds Notiziario n.123/2015 -, poi accolta) neanche a parlarne;  riordini delle FF.AA. che procedono al netto di confronti degni di questo nome, e oggetto solo di informazione successiva e neanche sempre, come sta avvenendo in Marina (vds. Notiziario n. 11 del 23.01.2017);  un sistema di valutazione della performance individuale  che, a fronte dei tanti problemi generati, oggi sembra non avere più padri, neanche coloro che ai tempi di Brunetta inondarono le bacheche degli Enti con locandine con la scritta“benvenuta performance” di cui conserviamo gelosamente copia; relazioni sindacali locali in sofferenza, che solo da qualche mese vengono denunciate (e neanche da tutte e tre le sigle..), dopo anni nei quali la denuncia è venuta solo da FLP DIFESA, sin dal primo momento (Notiziario n. 68 del 23.06.2014) e reiteratamente.

Prendiamo atto, e davvero con piacere, che dopo gli osanna iniziali alla Ministra, su quegli impegni assunti dalla sen. Pinotti c’è oggi un diffuso e trasversale giudizio negativo, pur con diversi gradi. Dobbiamo però al tempo stesso osservare come CGIL, CISL e UIL continuino invece ad esprimere un giudizio positivo sui 7.002 sviluppi economici realizzati nel 2016 (per noi, un’operazione al limite del masochismo!) e anche, ancorchè più sfumato, sul protocollo d’intesa sulle funzioni civili (davvero è più esigibile un protocollo che un DPR?). CISL inoltre estende il proprio giudizio positivo anche alla norma sull’incremento e anticipazione dei risparmi da riordini destinati al FUA, e noi siamo d’accordo, ma sarà bene, prima di ogni giudizio, aspettar di vedere i soldini, atteso la fine (zero euro) che hanno avuti analoghi impegni (vds protocollo OO.SS.-AD 13.02.2013, che ripubblichiamo su questo stessa pagina in allegato 2).

Se però sul piano dei contenuti ci sono tra le tre sigle punti in comune e distanze ancora significative, enormemente divergenti appaiono invece i giudizi politici sul vissuto di questi tredici mesi.

Per CGIL e UIL, l’azione di AD è stata caratterizzata da “immobilismo” e “irresponsabilità”, dunque “un disastro”  e un “fallimento politico istituzionale” (testuali): come non essere d’accordo da parte nostra? Sottoscriviamo in pieno questi giudizi, che da mesi FLP DIFESA propone ai colleghi in conseguenza di tutte le omissioni, gli impegni disattesi e i colpevoli ritardi che hanno contraddistinto sin qui l’epoca pinottiana. Ma, allora, in modo sommesso, possiamo dire che FLP DIFESA non aveva visto male a connotare gli impegni del 14.12.2015 come semplici annunci in salsa renziana? E che, strada facendo nel corso di  tutti questi mesi, non abbia poi fatto così male a segnalare omissioni e ritardi di AD, anche a fronte dei giudizi positivi di CGIL-CISL-UIL, in particolare dopo incontri con  l’on. Rossi che, oggi lo dicono pure loro, ha accuratamente evitato ogni risposta e fatto dei continui rinvii il connotato fondamentale del suo rapporto con le OO.SS.?   A differenza di CGIL-UIL, la CISL propone invece nella sua lettera alla Ministra giudizi più ovattati e meno cruenti che fatichiamo a capire,  con un’operazione “tagli e cuci”  che CGIL e UIL hanno con forza stigmatizzato con la loro nota del 3.02.2017 resa pubblica (evitiamo ovviamente ogni commento al riguardo).

Conclusivamente, possiamo comunque affermare che, con le iniziative di CGIL-UIL da una parte e di CISL dall’altra, pur diverse tra loro nei toni e nelle valutazioni, sul fronte sindacale del Ministero Difesa si sta delineando e consolidando sempre più un giudizio palesemente negativo sull’operato di questa Amministrazione che, non abbiamo difficoltà a dirlo, a noi pare la peggiore dai tempi di Andreatta in avanti. Soprattutto per ciò che attiene al metodo nelle relazioni sindacali: essere convocati e avere in media solo 20 minuti a disposizione per sigla, appare irriguardoso nei confronti del ruolo delle OO.SS. e negatore di ogni vero confronto. C’è qualcuno che ha opinioni diverse? Pensiamo di no, eppure, sul punto, non abbiamo mai sentito o letto obiezioni……

Se comunque sul piano dei contenuti e dei giudizi FLP DIFESA conviene con CGIL e UIL nei termini sopra richiamati, esprimiamo invece delle riserve in merito alle loro scelte di carattere operativo (“stato di agitazione nazionale di tutto il personale civile Difesa, e la conseguente sospensione di tutte le attività/contrattazioni sull’intero territorio”). Ci chiediamo e chiediamo: giunti a questo punto, serve questa alzata di tiro?  Risulta utile oggi uno stato generale di agitazione proclamato nei confronti di una Ministra che è in scadenza di mandato, in quanto se va bene ha ancora davanti a sé dieci mesi di attività e se invece va secondo i desideri dell’ex premier Renzi e non solo, durerà solo qualche mese (fino a maggio?). Posta in questi termini, allora, sembra quasi una protesta postuma, e pertanto non molto credibile, buona magari a marcare una decisa inversione di marcia e va anche bene, ma allo stato con scarse prospettive di successo.

FLP DIFESA ha invece operato una scelta diversa: con lettera alla Ministra del 9 gennaio u.s. (vds. Notiziario n. 6 di pari data), lettera che ad ogni buon conto ripubblichiamo in allegato 3 su questa stessa pagina, abbiamo sì ricordato i ritardi e le omissioni di A.D., ma anche realisticamente preso atto che di tempo oramai ce n’è davvero molto poco e che, in questo poco tempo, occorra selezionare gli obiettivi, da noi poi indicati. Tra questi, in via prioritaria, l’accordo FUA 2017 e gli sviluppi economici 2017 con criteri certo modificati, che consentano ad almeno altri 12.000 dipendenti civili di traguardare l’agognato passaggio di fascia, dopo esserne stati esclusi nel 2016 per volontà di AD e delle sigle firmatarie.

Diamo atto che A.D. questa volta è partita con il piede giusto: dopo la riunione del 18 u.s., ci sarà mercoledì 8 p.v. il secondo confronto negoziale sulla base di una bozza di ipotesi di accordo già messa a punto da PERSOCIV.  Si può chiudere presto, si deve chiudere presto, anche per evitare la tagliola del limite max del 20% di sviluppi rispetto al personale effettivo, che dovrebbe essere contenuto nel D. Lgs attuativo della legge delega Madia, che il Consiglio dei Ministri adotterà a breve, pare entro metà febbraio.

Per evitare quella tagliola, che ridurrebbe a meno di 6.000  i 12.000 sviluppi economici previsti per il 2017,  occorrerà chiudere rapidamente e responsabilmente la trattativa. Se questo è il quadro, è di tutta evidenza che ove la scelta di CGIL-UIL di “sospendere le attività /contrattazioni” fosse recepita dalla maggioranza delle altre sigle sindacali, l’effetto indotto sarebbe la non sottoscrizione dell’ipotesi di accordo FUA 2017 e la conseguente non realizzazione dei 12.000 sviluppi economici previsti per il 2017. Dunque,  al danno già procurato per gli errori e i ritardi del passato, si aggiungerebbe la beffa, ancora masochistica, di rinunciare ai 12.000 sviluppi dopo i miseri 7.002 del 2016.  Non si può, non si deve, per cui noi parteciperemo regolarmente al confronto nazionale.

Inoltre, invitiamo le Rappresentanze a non disertare i tavoli locali, perché vanno chiusi gli accordi FUS 2016 che, già gravate da un accordo nazionale penalizzante sul lato trattativa FUS, non è pensabile lasciare ora alle sole scelte dei Dirigenti.

Queste, allo stato, le nostre riflessioni e indicazioni, in attesa (se arriva) dell’incontro richiesto al Vertice politico.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: 14.12.2015 – Nota Gabinetto su problematiche personale civile e impegni Ministra

Allegato 2: Protocollo A.D-OO.SS. 13.02.2013 sui risparmi da destinare al FUA provenienti dal riordino della Sanità militare

Allegato 3: 09.01.17- lettera FLP DIFESA a Ministra, obiettivi 2017 e richiesta incontro