Il gran giorno è arrivato, oggi in Consiglio dei Ministri il disegno di legge attuativo del Libro Bianco, che qui pubblichiamo. Ruolo enorme del Capo di Stato Maggiore Difesa, depotenziato il Segretario Generale non più Direttore Nazionale degli Armamenti, carriere della dirigenza militare e formazione a carattere interforze. E per noi civili, altro che valorizzazione! E ovviamente nessun confronto preventivo con le OO.SS.

Notiziario n. 18 del 9 febbraio 2017 –

Il gen. Mosca Moschini, il vero padre del Libro Bianco

Il gran giorno è dunque finalmente arrivato: nella riunione di domani venerdì 10 (si veda l’o.d.g. in allegato 3 su questa stessa pagina), il Consiglio dei Ministri (CdM) esaminerà e verosimilmente adotterà il disegno di legge recante “Riorganizzazione dei vertici del Ministro difesa e delle relative strutture. Deleghe al Governo per la revisione del modello operativo delle Forze Armate, per la rimodulazione del modello professionale e in materia di personale del Ministero della difesa, per la riorganizzazione del sistema della formazione , nonché in materia di semplificazione normativa dell‘ordinamento militare” (sul questa stessa pagina, pubblichiamo in allegato 1 il testo del disegno di legge, ancora suscettibile di modifiche e integrazioni prima dell’invio all’esame delle Camere).

Trattasi del provvedimento che dovrà dare attuazione al “Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la Difesa” (LB)  pubblicato il 30 aprile 2015, e che ad ogni buon conto ripubblichiamo su questa stessa pagina in allegato 2.  Si tratta un provvedimento estremamente pesante che, nelle previsioni, avrebbe dovuto vedere la luce entro ottobre 2015 (leggasi capitolo 10 del LB), ma che le forti resistenze, esterne ed interne allo stesso Ministero Difesa, e  alcune perplessità pare dello stesso ex Premier ne avevano rallentato il corso sino ad oggi.

Il sentore che si era ormai entrati in dirittura d’arrivo era avvertibile già da qualche settimana, e noi l’avevamo puntualmente registrato (vds. Notiziario n. 7 dell’11.01.2017): in particolare, il via libera venuto dal nuovo Premier Gentiloni che, in sede di presentazione in Parlamento del programma di Governo il 13 dic. u.s., aveva fatto espresso riferimento all’attuazione del “Libro Bianco” tra le priorità del nuovo Esecutivo. Dunque, il dado era finalmente tratto, con grande soddisfazione del Capo di SMD gen. Claudio Graziano che, prorogato di 2 anni nella carica, vedrà crescere i suoi poteri in termini mai visti nell’età repubblicana, e della Ministra Pinotti e del suo strettissimo entourage, tra i quali l’amministratore delegato di Difesa Servizi SpA, “con la supervisione e l’autorevole imprimatur dal Quirinale dell’onnipresente Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini”, come abbiamo letto in un giornale on line.

Queste alcune delle scelte “rivoluzionarie” del Libro Bianco : il ruolo preponderante e assoluto del Capo di SMD, il nuovo vero “padrone” della Difesa, in possesso di leve vecchie e nuove (il costituendo Comando Logistico Difesa, in primis), molto più efficaci e operative rispetto a quelle dello stesso Ministro,  che ridurranno fortemente le competenze attuali e l’autonomia delle FF.AA., in primo luogo in  materia di carriere della dirigenza militare e di formazione,  e che produrranno “quell’uomo forte solo al comando” che a noi, convinti che in democrazia è fondamentale l’equilibrio dei poteri, non piace per nulla; il depotenziamento di SEGREDIFESA, che perderà la funzione più importante, la Direzione Nazionale degli Armamenti, che transiterà a SMD,  con tutti gli interessi, legati all’industria della difesa, che si trascinerà dietro; c’è  il rapporto non chiarito con il massiccio riordino in chiave riduttiva (di strutture e di personale) delle FF.AA. avviato dalla Legge 244/2012 e dai tre decreti attuativi (nn. 7 e 8/2014 e n. 91/2016); ci sono le corpose novità in materia di bilancio, non più tripartito; c’è il problema delle risorse che servono per questa riforma e del chi ne paga i costi,  in un momento di grande sofferenza sociale ed economica del Paese; c’è anche dentro il progetto di soppressione dell’area industriale della Difesa, con la previsione di cessione di strutture e personale all’industria privata; e c’è infine, per noi civili, l’ulteriore marginalizzazione della categoria per dare più ruolo e più funzioni ai militari, in primis in area SMD.

Il Sottosegretario Rossi si era impegnato al confronto preventivo con le OO.SS., che non c’è stato, ovviamente.  Immaginiamo che ora il Vertice politico aprirà il solito confronto a posteriori con le Parti sociali: è stato anticipato l’altra sera dalla Ministra nella riunione con i COCER, potrebbe essere avviato già nella prossima settimana.

Ma il confronto vero, a disegno di legge già definito, si avrà ora in Parlamento: chiederemo di essere auditi dalle competenti Commissioni parlamentari,  e cercheremo di sensibilizzare  tutti i Gruppi politici per contrastare o almeno modificare questo DDL.

(Giancarlo Pittelli)

Allegato 1: Il testo del DDL di attuazione del Libro Bianco

Allegato 2: Libro Bianco 2015 per la sicurezza internazionale e la difesa

Allegato 3: Ordine del giorno del Consiglio dei Ministri n. 12 del 10.02.2017

10.02.2017, h. 18.00: pervenuta dal Gabinetto  Lettera convocazione incontro del 28.02.2017 con la Ministra sul DDL Libro Bianco