In dirittura d’arrivo lo schema di decreto con il “Testo Unico sul Pubblico Impiego” (TUPI), in Consiglio dei Ministri già nella prossima settimana. Nuovo attacco ai lavoratori pubblici, e dire che il Governo aveva promesso il rinnovo dei contratti. Comunicato stampa FLP. Lunedì, forse, l’incontro con i Sindacati

Notiziario n. 17 del 9 febbraio 2017 –

La Ministra alla PA Marianna Madia in riordino alla Camera

Si riporta di seguito il testo del “comunicato stampa” diffuso in data di ieri dalla FLP in merito alla preannunciata presentazione da parte della Ministra Madia dello schema di decreto legislativo, attuativo della legge 124/2015, che reca il “Testo Unico sul Pubblico Impiego” (TUPI), di cui abbiamo più volte parlato nei nostri precedenti Notiziari.

 “L’invio alle Camere, per il prescritto parere, del Decreto delegato di riordino del Testo unico dei dipendenti civili dello Stato è l’ennesima occasione per un nuovo, ingiustificato, attacco al lavoro e ai milioni di lavoratori e lavoratrici dei settori pubblici.

Invece di mettere in campo le azioni prodromiche e necessarie per l’apertura del negoziato all’Aran delle trattative per il rinnovo dei contratti pubblici, e a prevederne il dovuto finanziamento – afferma Marco Carlomagno, Segretario Generale della FLP – la Ministra della Funzione Pubblica licenzia un testo che non solo non supera le parti punitive volute da Brunetta all’atto della rilegificazione del lavoro pubblico, ma le peggiora, inserendo una serie di norme sulle presenze, l’assenteismo e la valutazione della perfomance individuale, assolutamente ingiustificate e non motivate.

I fenomeni di assenteismo e di mancata rilevazione delle presenze, che noi condanniamo fermamente – continua Carlomagno – sono assolutamente residuali rispetto alla platea di lavoratori e in netta diminuzione in questi anni. Non giustificano quindi il clima di caccia alle streghe e di criminalizzazione di questi mesi. Così come prevedere il licenziamento in caso di presunta valutazione negativa o di mancata accettazione della mobilità “selvaggia”, toglie  solo diritti e non da alcuna garanzia, in mancanza di modalità applicative uniformi di tali istituti che resterebbero assolutamente discrezionali.

La verità – prosegue Carlomagno – è che in questo modo il Governo cerca l’alibi per reiterare il vergognoso blocco dei contratti che dura ormai da 8 anni, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale che a giugno 2015 si pronunciò proprio sul ricorso della FLP.

Altro che rinnovo dei contratti e modifica delle leggi Brunetta che CGIL, CISL, UIL e CONFSAL sbandierarono a fine Novembre 2016 quando firmarono l’incredibile patto preelettorale che nelle intenzioni di Renzi doveva servire a vincere il referendum e che invece si è rivelato, come era del tutto prevedibile, solo un’ennesima beffa per i lavoratori.

Roma, 8 febbraio 2017                                                                                                                         

L’UFFICIO STAMPA “

Lo schema di decreto dovrebbe approdare il Consiglio dei Ministri la settimana p.v. Lunedì forse l’incontro con i Sindacati. Seguiremo molto da vicino l’iter di questo provvedimento, anche per le più volte richiamate implicazioni e ricadute sulla partita degli sviluppi economici 2017 in corso nella Difesa, e ne daremo come al solito puntualmente conto ai lavoratori.

IL COORDINAMENTO NAZIONALE FLP DIFESA